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Da: Organizzatori

Il 10, 11 e 19 novembre, via ai tre nuovi laboratori organizzati da Encanto al Wunderkammer

Scoprire la cultura spagnola attraverso giochi e canzoni, balli e video, colori e creatività. Condivisione, allegria, scoperta e tanto, tantissimo divertimento. Sono in partenza al Wunderkammer i nuovi laboratori pensati per i più piccoli, proposti da Encanto per immergersi nel calore e nella vivacità della Spagna a 360 gradi. Un assaggio dei corsi, pensati per i bambini dai 5 anni in su, si avrà infatti giovedì 10 novembre, con i laboratori di spagnolo e inglese, venerdì 11 novembre, con i laboratori di pittura creativa e tessitura, e sabato 19 novembre, con la prova gratuita di flamenco.
Nata nel 2012 da un gruppo di spagnole provenienti da diverse parti dello stato iberico, ma che da ormai molti anni trasferite a Ferrara, l’associazione culturale Encanto – Centro Interculturale Italo-Español si propone di diffondere la lingua spagnola, attraverso attività per grandi e piccini, con attività e iniziative proposte nella sede dell’associazione, il Wunderkammer di via Darsena 57.
Bilinguismo fin dalla prima infanzia? Si può eccome. Nuova chiamata per tutti i curiosi di parole e mondi nuovi, con i Laboratori di lingua inglese e spagnola con insegnanti madrelingua. Giovedì 10 novembre, alle 17, famiglie e bambini potranno provare cosa significa imparare divertendosi, scoprendo nuove lingue attraverso giochi, canzoni e simpatici video.
Ogni venerdì, invece, partendo dall’11 novembre, la creatività è di casa al Wunderkammer, con il Laboratorio di tessitura e pittura per bambini. Il corso di pittura creativa, alle 17, si forma su quattro incontri ed è pensato per i bambini dai 5 anni, per sviluppare la manualità e la ricerca di un proprio stile.
Ogni materiale è utile per sviluppare la fantasia: acrilici, tempere, acquerelli, pennarelli, ma anche gli oggetti più impensabili, per creare arte con materie di riciclo. Alle 18, invece, si scoprirà il fantastico mondo dei tessuti con il laboratorio di tessitura, quattro incontri pensati per i bambini dai 6 anni. Creando da zero un piccolo telaio e toccando con mano la bellezza delle trame, delle fibre e del lavoro artigianale, i piccoli partecipanti potranno scoprire un mondo antico che accompagna l’uomo da millenni.
Il sabato, invece è per i più vivaci e ballerini. Dalle 10.30 alle 11.30, sabato 19 novembre parte il nuovo Laboratorio di flamenco per bambini con l’insegnante Michela Franceschini (campionessa italiana 2010 nella categoria Flamenco 16/O A solo, nel 2011 per il flamenco nella categoria Maestri a Foligno e nel 2012 ancora campionessa italiana nella categoria Master sia solo che coppia). Il ballo tradizionale della Spagna del sud, strumenti musicali, coreografie e tanta allegria saranno introdotti nelle lezioni di Michela Franceschini, per portare ai piccoli ferraresi un po’ di quella cultura così intensa, com’è quella spagnola.
Il primo incontro di ognuno dei tre corsi è di prova e gratuito. Per maggiori informazioni: associazione.encanto@gmail.com, 366.4803237.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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