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Da: Ufficio stampa Città di Bondeno (Ferrara)

Una settimana di grandi appuntamenti.
Fabio Bergamini e Simone Saletti: «Appuntamento che guarda alla tradizione, ma soprattutto al futuro, poiché centrato sull’economia locale»

 
Bondeno (Ferrara), 08-10-2019.
Una settimana di fiera, per parlare di economia, cultura e aspetti sociali del territorio. La centenaria Fiera di Bondeno apre i battenti venerdì 11 ottobre, con il suo vasto programma, che accompagnerà i suoi visitatori fino al 15 del mese. Con iniziative di grande richiamo: venerdì alle ore 17 ci sarà il consueto taglio del nastro e l’apertura del Borgo del Pane, con l’arrivo della delegazione della città gemella di Dillingen, la quale proporrà nel suo stand la birra, il brezel e le altre specialità bavaresi, come al solito a scopo solidale: in questi anni i fondi raccolti sono serviti alla ricostruzione. Sabato, alle ore 16, due importanti appuntamenti: la presentazione in municipio della mostra antologica dedicata a Galielo Cattabriga (allestita in pinacoteca), alla presenza di Daniele Biancardi e del critico d’arte Gianni Cerioli. In contemporanea, al centro 2000, si parlerà di economia e lavoro, con presenti il vicepresidente di Confindustria Emilia, Gianluigi Zaina, il presidente della Camera di Commercio, Paolo Govoni, ed Andrea Pizzardi dei Giovani imprenditori di Confindustria. Tra gli ospiti alla presentazione della fiera, invece, c’erano Annalisa Po, Giuseppe Cavallini, Giuseppe Negrini, Luigi Gessi. «La Fiera di Ottobre si è caratterizzata negli anni per il fatto di rappresentare una vetrina per il territorio: un tempo prevalentemente agricolo, oggi che rispecchia tutti i settori produttivi – ha ricordato il sindaco Fabio Bergamini –. Un programma mai così ricco di appuntamenti, dei quali siamo grati al mondo dell’associazionismo». «La caratterizzazione che abbiamo voluto dare alla fiera – spiega il vicesindaco Simone Saletti – ha permesso di realizzare un evento campionario, in grado di creare una grande “vetrina virtuale” sulle nostre eccellenze produttive. A testimonianza del fatto che Bondeno rimane un territorio con un tessuto produttivo importante, ben rappresentato negli spazi espositivi di 1700 metri quadri complessivi, con 50 aziende presenti». Spazio anche al commercio, con lo “Sbaracco” a cura di Ascom e delle attività commerciali del centro, che offrirà opportunità di acquisto, sabato e domenica, lungo tutta la giornata. Accanto al tartufo, marchio Deco del territorio, e che sarà protagonista per due weekend della Sagra che si svolge al centro 2000, spazio anche al “pane ferrarese”, che avrà i suoi momenti di gloria: con i laboratori dal titolo “Mani in pasta” e con la premiazione delle sculture eseguite a partire dai suoi ingredienti (domenica sera alle 21), per finire con la celebre gara della “Coppia d’oro” (dell’associazione Panarea2 e di Ascom), riservata ai panificatori; ed il gioco a premi: “Pesa la cesta di pane”. A parlare degli appuntamenti gastronomici, ieri in municipio, sono stati Marilena Magagna (Panarea2), Pierluigi Zapparoli (in rappresentanza de Al Ramiol, presieduto da Mattia Bagnolati che, impossibilitato a partecipare, ha inviato un suo saluto). «La Sagra del Tartufo, negli ultimi 15 anni, è cresciuta assieme alla fiera ed al nostro territorio – rivela Pier Luigi Zapparoli (vicepresidente de Al Ramiol) –. Le nostre iniziative si sono concretizzate anche in esperienze di solidarietà, come la recente donazione delle due motoseghe al distaccamento locale dei vigili del fuoco volontari». In merito al menù della Sagra del Tartufo, «è stata rivoluzionata in alcuni punti, con antipasti, miele, e piatti dedicati a vari tipi di tartufo Deco di produzione locale. Compreso il mascarpone al tartufo, tutto da scoprire». «Continueremo a coinvolgere le scuole – dice Marilena Magagna a proposito del Borgo del Pane – per fare scoprire ai bambini come viene lavorato il pane e per far loro “mettere le mani in pasta”, letteralmente, coinvolgendo anche il Gruppo Archeologico. In un percorso che servirà a riscoprire come si utilizzavano nell’antichità i cereali». Nel dettaglio, l’alimentazione degli antichi sarà al centro di un convegno lunedì 14 (ore 13,30) in programma in viale Repubblica, dal titolo: “L’alimentazione nella Terramara di Pilastri: il pane nell’antichità”. Un appuntamento con partecipazione del Gab da non perdere, per gli appassionati di storia ed archeologia. Altri buoni motivi per partecipare? Certamente, l’inaugurazione della sede Unima (in piazza Garibaldi, sabato alle ore 11,30) e la cena di beneficenza a cura dell’associazione Al Ramiol, alla Sagra del Tartufo, in programma mercoledì 16 alle ore 20,30 in collaborazione con la Parrocchia e destinata alla ricostruzione del Cpa di Borgo Paioli. Senza dimenticare il raduno di auto storiche, a cura del Club Vecchie Ruote del presidente Silvano Cornacchini, che avrà luogo domenica, e «permetterà di fare promozione dei prodotti Deco – assicura Cornacchini – ai vari equipaggi che arriveranno da Padova, Vicenza e varie altre località».
 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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