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Da organizzatori

Dal 25 aprile al 1° maggio la 28a Fiera dell’Asparago di Mesola
Tante idee per il ponte, tra buon cibo e iniziative alla scoperta del territorio

MESOLA (FE). Al via a Mesola, la 28a Fiera dell’Asparago (25 aprile – 1° maggio). Organizzata da Pro Loco Mesola e Comune Di Mesola in collaborazione con C.A.S.A Mesola ed inserita all’interno del programma della manifestazione Primavera Slow (www.primaveraslow.it), la Fiera dell’Asparago coinvolgerà tutte le strade del borgo. La Fiera si sviluppa attorno al Castello Estense che domina Mesola rendendo la cittadina una tappa imperdibile per tutti gli amanti della buona cucina ma anche per quelle persone che vogliono immergersi nella natura e nella storia del territorio.
“Una manifestazione matura, in quanto arrivata alla sua 28° edizione – spiega Stefano Casellato, presidente della Pro Loco locale – ma che cerchiamo di rinnovare con idee sempre nuove e un coinvolgimento sempre più ampio del territorio e delle realtà locali dal punto di vista turistico”
La prima giornata, 25 aprile, si aprirà con il 24° Motoraduno dell’Asparago, organizzato dal Motoclub Adriatico. Seguirà alle ore 10 l’apertura degli stand gastronomici, che proporranno gustose pietanze a base di asparagi. Gli stand saranno gestiti rispettivamente da Mesola F.C. G.A.M.M. insieme a Pro Loco Mesola e da Associazione Culturale Valeria di Goro. Alle ore 16 la grande inaugurazione ufficiale della Fiera con l’esibizione della Banda G. Verdi di Mesola e del Palio di Ariano Ferrarese, un momento di spettacolo seguito da un rinfresco per dare il via alla manifestazione che porterà con sé, oltre al buon cibo, molte iniziative dedicate a tutta la famiglia. In Piazza Vittoria spazio al Luna Park per la gioia di bambini ed adolescenti, mentre nelle vie del centro ci saranno esposizioni di prodotti enogastronomici, commerciali, fiori, giardinaggio e degustazioni gratuite dell’asparago e di altri prodotti locali. All’interno del Castello Estense una mostra di pittura. Tantissime anche le escursioni come quella imperdibile alla Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, in cui vive protetto il Cervo delle Dune.
La Fiera proseguirà dal 28 Aprile al 1° Maggio con stand gastronomici ma anche con mercatini, spettacoli e tante altre iniziative e escursioni. Programma completo, informazioni, prenotazioni telefonando a Ufficio I.A.T. 0533-993358 su www.prolocomesolaeventi.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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