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Da Ufficio stampa

Ferrara & Po Delta ovvero I bike it: viene presentato sabato (16/09, ore 10.00) al padiglione 9 di Verona Fiere nell’ambito del Cosmobike di Verona il progetto di cicloturismo sulla provincia di Ferrara promosso da Ferrara Incoming – la società di promo commercializzazione di Ascom Confcommercio Ferrara – e dal Consorzio turistico provinciale Visit Ferrara.
Al centro, i percorsi e le destinazioni cicloturistiche di un territorio e di una città Ferrara e del suo Delta del Po così dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità: nel progetto vengono identificati quattro percorsi di cicloturismo accessibile e sostenibile e altrettante destinazioni distribuite sull’intera provincia
I percorsi sono la ciclovia Burana (da Ferrara a Bondeno di 19 km); la via Romea germanica (da Ferrara ad Argenta di 45 km); la ciclovia Destra Po (da Stellata via Ferrara al mare Adriatico di 123 km) ed infine l’anello dai Lidi Comacchiesi al Delta del Po (Lido delle Nazioni, Goro, Mesola, Codigoro per una sessantina di km).
Altrettante le destinazioni: Cento, Argenta, Voghiera e Comacchio ricche di cultura, enogastronomia, eccellenze per il territorio.
Ad esempio il Museo della Bonifica ad Argenta, le dimore meglio conosciute come “Delizie” Estensi nel territorio di Voghiera od ancora la magia del Trepponti a Comacchio, con le sue saline ed il Museo del Delta Antico, oppure Cento e l’alto ferrarese, patria del pittore barocco Guercino con la sua la enogastronomia a pane e tartufo ed il famoso Carnevale.
“Abbiamo pensato di sviluppare questo progetto – spiega Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara e presidente di Ferrara Incoming – per dare visibilità concreta a un fenomeno quello del cicloturismo in incremento esponenziale. I cicloturisti necessitano di percorsi di destinazioni e soprattutto di strutture adeguate che possono permettere la manutenzione ed il ricovero specifico dei loro cicli”.
Dal canto suo Matteo Ludergnani presidente di Visit Ferrara aggiunge:”Il Consorzio Visit Ferrara, che raggruppa un centinaio di operatori turistici di tutta la provincia, ha deciso di investire nel progetto di promo-commercializzazione “Ferrara & Po Delta I bike it. Una rete di operatori in grado di mettere al servizio di qualsiasi cicloturista, sia individuale che organizzato in gruppi, tutti servizi necessari per visitare Ferrara e la sua Provincia in bicicletta attraverso pacchetti delle agenzie affiliate oppure acquistando i singoli servizi di cui il turista necessita con informazioni, itinerari e costi tutti facilmente indicati sul sito www.visitferrara.eu “

Sono quindici le strutture I bike it che rappresentano l’intera filiera del turismo: alberghiero, extralberghiero, escursionismo, ristorazione, noleggio biciclette e che sono in grado di offrire servizi mirati a chi si muove sulle due ruote. A tenere a battesimo l’iniziativa anche esperti del settore: il ferrarese Guido Foddis (cicloturista e coordinatore su Fb de la Repubblica delle Biciclette) ed il centese Antonio Gallerani già medico di base e cicloturista di lungo corso.
Ferrara & Delta del Po…la città del Rinascimento e la più grande area umida d’Italia: il marchio più forte ed autentico per richiamare i cicloturisti al territorio.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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