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Da: Ufficio Stampa Associazione Culturale Amici di Ferrara International Piano Festival

Beethoven: Sonata in sol maggiore op. 31 n. 1, Sonata in fa maggiore op. 54;
Chopin: Sonata in si bemolle minore op. 35;
Skrjabin: Sonata in fa diesis minore op. 23.

Sarà un affascinante viaggio nella Sonata per pianoforte, quello in cui ci condurrà sabato 16 novembre alle 21 al Ridotto il giovanissimo Elia Cecino, grande talento della tastiera, fresco vincitore del Premio Venezia 2019.
Il percorso omaggia anzitutto Beethoven nel duecentocinquantesimo anniversario della nascita, con la Sonata op. 31 n. 1 e la breve e meno frequentemente eseguita Sonata op. 54. Dopo un capolavoro assoluto del Romanticismo come l’op. 35 di Chopin, il recital approderà alla drammatica e tormentata Terza Sonata scritta da Skrjabin tra il 1897 e il 1898. Il concerto è organizzato da Ferrara International Piano Festival, l’ingresso è a posto unico a 5 e 7 euro (1 euro allievi del Conservatorio), acquistabile alla Biglietteria del Teatro sabato stesso dalle ore 20 a inizio concerto.

Nato nel 2001, Elia Cecino comincia lo studio del pianoforte a nove anni con Maddalena De Facci sotto la cui guida si diploma da privatista con 10 e Lode al Conservatorio di Cesena nel 2018. Attualmente si sta perfezionando con Eliso Virsaladze presso la Scuola di Musica di Fiesole e con Andrzej Jasinski all’Accademia del Ridotto di Stradella.
Recente vincitore del prestigioso Premio Venezia 2019, si è affermato in Italia e all’estero in concorsi internazionali come il Pozzoli di Seregno, Casagrande di Terni, Krystian Tkaczewski di Busko-Zdrój, Brunelli di Vicenza, Schumann di Düsseldorf, Luciano Luciani di Cosenza, Città di Albenga, Isidor Bajic di Novi Sad, Chopin di Budapest, Rosario Marciano di Vienna, Marco Bramanti di Forte dei Marmi.
Si è proposto in numerose occasioni da solista con orchestre tra cui la Düsseldorf Symphony Orchestra, la Sichuan Philarmonic Orchestra, l’Orchestra Antonio Vivaldi, la Bacau Philharmonic Orchestra, la Joven Orquesta Leonesa, la FVG Orchestra.
Negli ultimi tre anni si è esibito con continuità spaziando nel repertorio in oltre un centinaio di recital prestigiose sale in Italia, Germania, Austria, Spagna, Romania, Slovenia, Serbia. Allo studio del repertorio solistico affianca un’intensa attività cameristica in duo e in trio con archi.
Nel 2016 ha partecipato alla trasmissione TV di Rai 1 “Prodigi – La musica è vita” a favore dell’Unicef. Tra le masterclass frequentate con musicisti di fama mondiale sono significative quelle con Ciccolini, Zilberstein, Delle Vigne, Elton, Paleczny, Fisher, Risaliti, Balzani, Lonquich, Gililov, Dalibaltayan. Segue lezioni private del pianista Giampaolo Nuti.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it