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Nella mattina di ieri si è tenuto l’incontro richiesto dal Gruppo cittadine e cittadini a difesa delle biblioteche pubbliche con l’assessore alla cultura Gulinelli, presenti anche i dirigenti Guidi, Andreotti e Mirna Bonazza del servizio Biblioteche e Archivi.
In apertura, da parte nostra, c’è stata la presentazione delle proposte da noi elaborate per il rilancio del sistema bibliotecario comunale, a partire dalla necessità di costruire un reale percorso partecipato per svolgere tale discussione, dal fatto di costruire un nuovo modello del sistema bibliotecario e dell’offerta culturale in città, che non si manifesta solo con la politica dei grandi eventi, ma che deve anche basarsi sul potenziamento delle strutture bibliotecarie, sull’assunzione di un congruo numero di bibliotecari comunali, sulla costruzione di un rapporto positivo tra gestione pubblica e altri soggetti operanti nel settore.

Le risposte che sono arrivate sono state decisamente insoddisfacenti. Infatti, se, da una parte l’assessore Gulinelli ha confermato l’intenzione di dar vita ad un percorso partecipato a partire dal mese di settembre, dall’altra, è stato ribadito che non ci sono spazi per ulteriori assunzioni di bibliotecari comunali e che si intende procedere, sempre a partire da settembre, con l’esternalizzazione delle biblioteche Rodari, Porotto, S. Giorgio e Vigor, sia pure con un appalto per ora limitato ad un anno. E’ evidente la contraddizione tra affermare la disponibilità ad un confronto partecipato e, contemporaneamente, decidere di procedere comunque all’esternalizzazione di diverse strutture bibliotecarie. Un reale percorso partecipato implica che le decisioni vengano prese al termine di tale percorso e non prima dell’inizio dello stesso – vedasi la inderogabile decisione della Amministrazione di esternalizzare -, vanificando così buona parte della discussione che si dovrebbe tenere.
In realtà, non ci pare di cogliere una reale volontà da parte dell’Amministrazione comunale di sviluppare un confronto serio con i vari soggetti interessati sul futuro del sistema bibliotecario e, invece, si continua a voler procedere sulla base delle proprie decisioni.
A ulteriore riprova di ciò, sta il fatto che, a fronte della nostra richiesta di svolgere un confronto pubblico con l’assessore e il sindaco sulle proposte da noi avanzate, ci è stato risposto da parte dell’assessore che si riserva di decidere in proposito e ci comunicherà prossimamente la sua decisione.
Da parte nostra, continuerà, nelle forme adeguate, la nostra iniziativa, sia per poter arrivare ad un reale confronto preventivo alle decisioni da prendere sia per spingere l’Amministrazione a compiere scelte effettivamente utili a costruire un vero progetto di rilancio del sistema bibliotecario cittadino.

GRUPPO CITTADINE E CITTADINI A DIFESA DELLE BIBLIOTECHE

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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