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da: Ferrara Baseball

Gli estensi ospiteranno Badia e Mirano al Motovelodromo. La squadra vuole ottenere due vittorie per mantenere il terzo posto in vista dei playoff. Intanto la panchina si allunga.

Ultime fatiche per il Ferrara Baseball nel triangolare di domenica 26 luglio, valido per l’ultima giornata di regular season prima della pausa antecedente i playoff di settembre. I ducali ospiteranno al Motovelodromo (playball ore 11, ingresso gratutito) i Drunkballs di Badia Polesine e i Rebels di Mirano, partendo favoriti visti il fattore campo e i precedenti: in questa stagione nessuna delle due avversarie ha ancora vinto contro gli estensi, e a parte la teoria dei grandi numeri va detto che la squadra di Benetti e Della Portella sembra essersi ripresa dalle difficoltà dei mesi passati. Ritrovate la vittoria (contro Mirano), la giusta determinazione (contro Padova) e soprattutto l’efficacia in battuta (23 punti segnati nelle ultime tre partite, rispetto ai 4 delle tre uscite precedenti), i ragazzi del Castello scenderanno in campo in cerca di conferme; la doppia vittoria manca addirittura dalla prima giornata, lo scorso 19 aprile, ed oggi sarebbe determinante per la classifica: nel caso Ferrara chiuderebbe la stagione al terzo posto dietro Padova e Conegliano (virtualmente al quinto, ma Aviano e Treviso non prenderanno parte alle fasi finali della competizione), riconfermando il risultato della scorsa stagione, obiettivo non scontato vista la piega che avevano preso gli eventi. E sarebbe altrettanto utile per il morale; i biancoblù potrebbero dedicarsi più serenamente agli allenamenti estivi prima del rush finale, e lì – mai dire mai, con la formula ad eliminazione diretta – puntare a stupire. Arrivare fino in fondo si può fare, perché no? La squadra si è rinforzata con l’innesto di alcuni nuovi elementi, su cui spiccano i giovani fratelli Ambrosio, tra i protagonisti dell’ultimo bel duello contro Padova; e lo staff tecnico sta ricevendo segnali positivi da tutti i reparti: diamante in crescita, esterni in spolvero, e mound presidiato dalla solidità di Fabio Abetini e del ritrovato Francesco Tura, vincente nell’ultima uscita sui Rebels.
Insomma, per il Duca ultime battute. Si spera siano tutte fuoricampo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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