Skip to main content

Da Organizzatori

una storia di magia, sabato sera con Roberto Anglisani

La tredicesima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli Alberi prosegue, sabato 5 agosto alle ore 21,15 presso la nuova location Factory Grisù (Ferrara, via Poledrelli, 21 – ex caserma dei vigili del fuoco), con lo spettacolo:“Manolo, una storia di magia” del milanese Roberto Anglisani: torna a Ferrara il maggior narratore italiano del Teatro per Ragazzi, una voce unica e inconfondibile che crea immagini, desta la fantasia e mantiene grandi e piccini con il fiato sospeso.
Questa volta il grande narratore è alle prese con una storia classica ma poco nota che trova le proprie origini in Russia, in un racconto tradizionale di Afanasiev, e poi si è mantenuta viva in Italia (presso le Terre d’Otranto) successivamente raccolta da Calvino nelle Fiabe Italiane (La scuola della Salamanca). Certamente un racconto minore ma di un impatto più duraturo di quanto si pensi, dato che fu addirittura la Wald Disney, nel 1963, a trarre proprio da questo racconto una delle più celebri scene del film “La spada nella roccia”.
La trama parla di un padre che ha poca stima nelle qualità del suo primogenito, e di un figliolo che invece stupirà il padre, letteralmente, con effetti speciali. Eccone le linee guida, direttamente dalle parole di Anglisani: “In un paese lontano c’è una strana scuola. Sta sulla cima di una montagna, sempre nascosta dalle nuvole, si vedono solo i bagliori delle sue cupole d’oro. Non ha porte, non ha finestre, e nessuno sa cosa si insegna là dentro. Non è facile entrare nella scuola e non è facile uscirne, all’interno c’è un maestro che non insegna…”
Manolo è un bambino all’apparenza svogliato e poco promettente, una delusione per il vecchio padre che in lui aveva riposto tante speranze, tutte deluse. E proprio queste delusioni inducono il padre a mandare Manolo in quella scuola remota, magari sperando che non ritorno mai più a casa. Ma Manolo finirà per rubare al suo maestro incanti, misteri, segreti di magia, fra cui quello della trasfigurazione., che poi dovrà difendere attraverso una dura battaglia a colpi di meravigliose trasformazioni.

Per Roberto Anglisani, si tratta di uno dei primi spettacoli realizzati nel corso della sua lunga carriera (qui ripreso appositamente per Favole Sotto gli Alberi, su richiesta della Direzione del Baule Volante) e, come tale, uno dei lavori più cari al noto performer che ci scrive: “A volte succede che i padri non sappiano vedere le qualità nascoste dei propri figli. Forse perché i figlioli sono svogliati, vogliono stare sempre a giocare, magari con le lucertole, o correndo dietro ai cani… Questa è la storia di una crescita e Manolo dovrà lottare contro i cattivi maestri e contro la mancanza di fiducia del mondo che lo circonda. Per mantenere i suoi “poteri”.

ROBERTO ANGLISANI, oggi conosciuto in Italia come il più noto e amato fra i narratori della scuola di Marco Baliani, vanta una formazione artistica di altissimo livello: a partire dal 1977, si forma presso la COMUNA BAIRES di Buenos Aires con cui partecipa ad alcuni festival internazionali.
La sua formazione prosegue a stretto contatto con J. Grotowskj e i suoi attori e successivamente presso il CRT a Milano. Sempre a Milano, frequenta poi la scuola di R. Manso e nel 1985 vince una borsa di studio che dà inizio a un periodo di formazione di alcuni anni con Dominic De Fazio all’Actor’ Studio di New York. Ha inoltre frequentato la Scuola di Animazione del Piccolo Teatro di Milano.
Nel 1989 collabora con Marco Baliani al progetto “STORIE”, iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a creare narrazioni singole e a partecipare a numerosi progetti sul teatro di narrazione.

Per i bambini dai 5 ai 10 anni.

In caso di maltempo lo spettacolo sarà rappresentato presso la Sala Boldini di Ferrara (e NON presso la Sala Estense, come comunicato sul materiale pubblicitario).

La rappresentazione si svolgerà alle ore 21,15.
L’ingresso è di € 5,00 per i bambini e di € 6,00 per gli adulti.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.
ilbaulevolante@libero.it www.ilbaulevolante.it

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it