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da: ufficio stampa Coldiretti

“Il cibo giusto”, cioè il cibo di stagione, quello a giusta maturazione, sostenibile, di origine trasparente e sicura. Sarà questo il tema della presenza di Coldiretti regionale il 29 e il 30 agosto a piazzetta Emilia Romagna con l’obiettivo di valorizzare le filiere agricole emiliano romagnole e i prodotti di eccellenza e la biodiversità regionali, dai 41 Dop e Igp ai 378 prodotti tipici iscritti all’albo dei prodotti tradizionali, con indicazioni su come acquistarli direttamente dal contadino.
Nelle due giornate, in piazzetta sarà allestita la prima mostra “in parallelo” di prodotti tarocchi e prodotti autentici dell’agroalimentare dell’Emilia Romagna, mentre l’agronomo-giornalista, Daniele De Leo, racconterà in diretta, insieme con gli agricoltori, i prodotti tipici e le eccellenze agroalimentari regionali illustrandone la stagionalità e il modo per riconoscere l’origine tramite la corretta lettura dell’etichetta.
Piazzetta Emilia Romagna sarà anche l’occasione per presentare il nuovo prodotto della nostra regione in rampa di lancio per ottenere l’Igp (Indicazione Geografica Protetta) dall’Unione Europea: l’anguria reggiana, che sarà la prima Igp tutta di Reggio Emilia e la prima Igp dell’anguria a livello europeo. Nelle due giornate si terrà la dimostrazione pratica di “Bussa che è pronta” in cui produttori esperti spiegheranno e faranno provare ai visitatori come riconoscere un’anguria matura “bussando” con la mano sulla buccia.
Inoltre, mentre cresce in Italia e in Emilia Romagna l’orto fai-da-te, Coldiretti Emilia Romagna porta in Piazzetta il Trainer dell’Orto, un imprenditore agricolo o tecnico agronomo che si occupa di ambiente e didattica, con comprovata competenza nella coltivazione della terra, in grado di dare consigli pratici agli aspiranti orticoltori sulle tecniche di coltivazione e su dove rifornirsi di mezzi tecnici di produzione, dalle sementi alle piantine, dal concime agli attrezzi. I personal trainer Emanuele Morselli, Valentina Bosco ed Elisa Marzola spiegheranno agli aspiranti contadini come realizzare un orto dietro casa o anche e sul terrazzo, con l’ausilio del “kit del Contadino Giò”, una cassa in legno con terriccio e sistema di irrigazione integrato, di facile utilizzo.
Per i visitatori che volessero scegliere l’Emilia Romagna come meta dopo l’Expo, sul mega schermo touch wall potranno cercare con un semplice tocco della mano gli agriturismi dove soggiornare o pranzare, in particolare quelli di Verdeccellenza, il club di eccellenza emiliano romagnolo per vacanze verdi sostenibili, potranno individuare i mercati e le aziende di Campagna Amica dove acquistare i prodotti direttamente dai produttori.

Piazzetta Emilia Romagna – Programma 29 e 30 agosto 2015
Sabato 29 agosto
ore 11,35-11,55: impara l’arte dell’orto sul terrazzo, dimostrazione pratica con il Trainer dell’Orto.
ore 14,05-14,30: “Bussa che è pronta” come riconoscere l’anguria matura con gli esperti dell’Anguria Reggiana prossima Igp.
Tutto il giorno: prima mostra “in parallelo” di prodotti tarocchi e prodotti autentici dell’agroalimentare dell’Emilia Romagna e possibilità di individuare sul mega schermo touch wall, aziende agrituristiche, mercati e fattorie di vendita diretta di Campagna Amica Emilia Romagna

Domenica 30 agosto
ore 11,35-11,55: “il quiz della vacanze sostenibili”, presentazione di Verdeccellenza, club di eccellenza di agriturismo sostenibile in Emilia Romagna
ore 14,05-14,30: “Bussa che è pronta” come riconoscere l’anguria matura con gli esperti dell’Anguria Reggiana prossima Igp.
Ore 18,05-18,50: impara l’arte dell’orto sul terrazzo, dimostrazione pratica con
il Trainer dell’Orto
Tutto il giorno: prima mostra “in parallelo” di prodotti tarocchi e prodotti autentici dell’agroalimentare dell’Emilia Romagna e possibilità di individuare sul megaschermo touch wall, aziende agrituristiche, mercati e fattorie di vendita diretta di Campagna Amica Emilia Romagna

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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