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10 Agosto 2020

Elimination dancing

Tempo di lettura: 2 minuti


È sempre più evidente che questo 2020 sia sempre più palesemente un fantasmagorico trailer di quest’apocalisse che da ormai qualche anno viene annunciata.
È sempre più stupefacente notare poi che – noi esseri umani – siamo convintamente poco determinati a fare almeno il minimo sindacale per evitare il totale disastro in cui ci siamo ficcati da soli.
Sembra strano ma io – come quello scemo che passa in tv – “credo negli esseri umani”.
Questo non significa che io abbia fiducia in un nostro ipotetico risollevamento in forma di vera e propria presa di coscienza: credo solo che, sotto sotto, nonostante tutto, non siamo, noi come specie animale, da buttare nel cesso così, con leggerezza.
Siamo però – a mio modesto parere – un po’ troppo lenti nel muoverci per fare qualcosa.
Non so cosa ci attenda per quest’autunno – anche se due idee le ho – però forse, come si dice per certi allenatori: potremmo non arrivare a mangiare il panettone.
Magari per scelta o magari perché potrebbe diventare assai difficoltoso rifornire gli scaffali dei supermercati con i sopracitati panettoni.
Ma ipotizzo io eh.
Queste parole vanno prese – se possibile – con leggerezza.
Quindi magari arriveranno comunque i panettoni, chi lo sa.
Io mi asterrò, probabilmente – per scelta o forse solo per pigrizia – dal consumo di questo dolce così tipico e natalizio ma forse perché sono io che sono scemo.
Mi sembra comunque di essere in buona compagnia e ad ogni modo la compagnia è importante perché “l’uomo è un animale sociale”.
Almeno, a volte se ne ricorda.
Ma vabbè: domani è un altro giorno.
Un altro giorno con altri numeri, esplosioni, follia e chi più ne ha più ne metta.
Quindi buona settimana – e buone ferie per chi può – a tutti.
Cordiali saluti.

Elimination Dancing (Bow Wow Wow, 1981)

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Radio Strike


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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