21 Settembre 2020

Due passi in centro…

Carlo Tassi

Tempo di lettura: 2 minuti

Ferrara la cammino tutti i giorni, la guardo, la respiro, ne sento il sapore umido, antico come le buie cantine dei suoi palazzi in centro. Ferrara, nonostante tutto, resta una bella città. La mia città, nonostante tutto.
Bassa come le sue case, come la sua pianura, come la sua accoglienza. Ferrara è geometrica, rettilinea, spigolosa, nascosta, chiusa, gelosa, invidiosa. Come un’amante trascurata, s’imbelletta la sera, attende speranzosa una telefonata che non arriva mai.

Quanti amici ho visto partire e mai più tornare. Tanti, troppi. Ferrara, madre snaturata, abbandona i suoi figli, li fa fuggire, allontanare per cercar fortuna altrove.
Bella, distante, fredda e silenziosa d’inverno. Bianca e grigia, come la sua brina mattutina e le sue nebbie rarefatte, raccolte nei vicoli e disperse nei campi. Rossa come i suoi cotti e le sue mura secolari, verde come i suoi cortili misteriosi e suoi i parchi trascurati, sconfinati.
Ancor bella, raccolta, afosa e scollata nelle sere d’estate. Animata dai capannelli del centro, tra eroici locali per la gloria d’una stagione, insozzata da rimasugli d’annoiata, disperata, giovanile baldoria.

Ferrara sconcia, bugiarda, venale. Povera e ricchissima. Figlia di contadini, ostaggio di mercanti. Fiera del suo remoto passato, vergognosa del suo volgare presente. Provinciale tra le provinciali, si svende al miglior offerente. Si tormenta, litiga, s’azzuffa, si lamenta dei suoi malanni, si schernisce e non guarisce.
Ferrara, una perla smarrita nella sabbia dei suoi canali. Orgogliosa e depressa come la sua terra, impregnata di memoria, incrostata d’apparenza.
Ferrara, eterna fanciulla, immota nei secoli. Adagiata sui suoi sepolcri d’argilla, giace eterea e inerte sotto il suo cielo immenso. Spersa nel nulla.

Continuo a camminare nelle sue strette vie. L’anima tranquilla libera i pensieri sopra i tetti, mentre lo sguardo incuriosito indugia dentro le finestre e le porte aperte delle case appresso. Scorgo grandi e piccoli segreti, vedo splendidi androni restaurati e, subito a fianco, miseri tuguri trascurati. Angoli privati, racchiusi negli attimi che s’alternano al rumore dei miei passi. Questa è Ferrara: decadente ricchezza e miseria nascosta.

Passi incerti e irregolari su gibbosi sampietrini in porfido fanno l’eco ad ogni inciampo.
Mentre intorno tutto tace.



Periscopio
Dai primi giorni di febbraio, in cima al “vecchio” ferraraitalia, vedete la testata periscopio, il nuovo nome del giornale. Nelle prossime settimane, nel sito troverete forse un po’ di confusione; infatti, per restare online, i nostri “lavori in corso” saranno alla luce del sole, visibili da tutti i lettori: piccoli e grandi cambiamenti, prove di colore, esperimenti e nuove idee grafiche. Cambiare nome e forma, è un lavoro delicato e complicato. Vi chiediamo perciò un po’ di pazienza. Solo a marzo (vi faremo sapere il giorno e l’ora) sarà pronta la nuova piattaforma e vedrete un giornale completamente rinnovato. Non per questo buttiamo via le cose che abbiamo imparato e scritto in questi anni. Non perdiamo il contatto con la nostra Ferrara: nella home di periscopio continuerà a vivere il nome ferraraitalia e i contenuti locali continueranno a essere implementati. Il grande archivio di articoli pubblicati nel corso degli anni sarà completamente consultabile sul nuovo quotidiano. In redazione abbiamo valutato tanti nomi prima di scegliere la testata “periscopio”: un occhio che cerca di guardare oltre il conformismo e la confusione mediatica in cui tutti siamo immersi. Con l’intenzione di diventare uno spazio ancora più visibile, una voce più forte e diffusa. Una proposta informativa sempre più qualificata, alternativa ai media mainstream e alla folla indistinta dei social media.Un giornale libero, senza padrini e padroni, di proprietà dei suoi redattori, collaboratori, lettori, sostenitori. Nei prossimi giorni i nostri collaboratori, i lettori più fedeli, le amiche e gli amici, riceveranno una mail molto importante.Contiene una proposta concreta per diventare insieme a noi protagonisti di questa nuova avventura. Versando una quota (anche modesta) e diventando comproprietari di periscopio, oppure partecipando all’impresa come lettori sostenitori. Intanto periscopio ha incominciato a scrutare… oltre il filo dell’orizzonte, o almeno un po’ più in là dal nostro naso. Buona navigazione a tutti.

Chi non ha ricevuto la mail e/o volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@ferraraitalia.it

L’autore

Carlo Tassi

Architetto mancato, dopo vari mestieri si laurea a pieni voti in Scienze e Tecnologie della Comunicazione. Due passioni irrinunciabili come il disegno e la scrittura, poi tanti interessi e una grande curiosità verso le cose del mondo sono i motivi che l’hanno convinto a cimentarsi come autore satirico e illustratore freelance. Per anni ha collaborato come autore e redattore nel quotidiano online Ferraraitalia, ora continua la sua collaborazione con Periscopio. https://www.carlotassiautore.altervista.org
Carlo Tassi

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