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da: Circomassimo Arcigay e Arcilesbica

Eccezionalmente mercoledì 27 luglio, alle 21,30, sotto i portici di Palazzo San Crispino, presso la libreria Ibs-Il Libraccio, si terrà l’ultimo dei cinque incontri della rassegna letteraria a tematica lgbti denominata ‘Drink a Book’, organizzata da CircoMassimo – Arcigay Arcilesbica Ferrara e giunta alla sua quattordicesima edizione.
Dopo Emiliano Reali, Giulia Ciarpaglini, Stefano Paolo Giussani e Chiara Sfregola, i notturni si chiuderanno con Mattia Cesari a presentare il suo ‘Omofollia’, edito da Rizzoli.
Mattia, che oggi ha 19 anni e ha appena dato la maturità è un ragazzo come tanti che a 16 anni inizia per gioco a postare video in cui imita Belén Rodríguez e nel giro di poco diventa noto sui social. Col tempo, a questo suo lato ironico, Mattia ne affianca uno più intimo: dopo aver fatto coming out, inizia a raccontare i suoi sentimenti e le sue posizioni sul mondo gay e sull’omofobia in modo onesto, tenero e magnetico, trasformandosi in un punto di riferimento per molti giovani della sua età che trovano in lui una voce amica e un esempio.
L’omofobia diventa per Mattia “Omofollia” ovvero la consapevolezza che alcune idee siano totalmente prive di logica, come il considerare l’omosessualità una malattia contagiosa. “Molte persone omofobe credono che noi gay siamo malati e che la nostra malattia sia contagiosa. Tutto questo è folle!” con questo assunto Mattia inizia il suo racconto, cominciando dalla sua infanzia fino ad arrivare alla sua adolescenza, periodo in cui il web diventa una valvola di sfogo e un punto di contatto con il mondo. Attualmente Cesari è infatti un popolare youtuber e i suoi video, passando dalle imitazioni a vere e proprie scenette recitate spesso in coppia con la sorella, vantano migliaia di visualizzazioni e una popolarità mediatica notevole tra i coetanei.
Il famoso locale Giori di piazza Savonarola offrirà i drink già disponibili dalle 21 e per tutta la durata dell’incontro. Lo sponsor della rassegna è il nuovo negozio di t-shirt e felpe Freeking di via Contrari.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it