Skip to main content

da: Ufficio Stampa Pallacanestro Vigarano

Appuntamento per domenica 08 novembre alle ore 18.00, diretta su LBF

Il primo mese di campionato è alle spalle. Partiva infatti il 5 ottobre scorso la seconda stagione consecutiva in Serie A1 della Pall. Vigarano, ora targata Meccanica NOVA. Sono stati trenta giorni non semplici, che purtroppo non hanno portato successi e relegato la squadra in ultima posizione, con la casella delle vittorie ancora ferma a zero. Il calendario in salita ed un’infermeria costantemente in emergenza non hanno aiutato, ma la determinazione di perseguire gli obiettivi di salvezza e lavorare al meglio non è mai mancata, tutt’altro.
“Crediamo nelle qualità della squadra” afferma il DG Zazzaroni “E nelle capacità dello staff tecnico di portare la nave fuori dalla tempesta che ci ha colpiti nelle ultime settimane. Anche in condizioni di oggettiva difficoltà, abbiamo espresso gare generose ed a tratti tutt’altro che da disprezzare. Di queste cinque partite solo l’esordio per atteggiamento con Torino e gli ultimi 15 minuti a Ragusa dove abbiamo mollato, sono da dimenticare. Abbiamo fatto trenta minuti alla grande al PalaVesuvio, un buon primo tempo con Lucca senza straniere ed abbiamo tirato per l’overtime con una San Martino tosta. Siamo curiosi di poter vedere la squadra al completo, con qualche settimana di allenamenti finalmente insieme e capire se la nostra qualità è sufficiente oppure no. In estate ci siamo ripromessi di fare il punto della situazione al termine del girone di andata e così sarà. Ogni discorso di mercato è assolutamente prematuro ed ingiusto verso una squadra cui non posso rimproverare niente, dove tutti hanno stretto i denti per accorciare i tempi di recupero o stare in campo anche in condizioni non ottimali; di questo non posso che ringraziare le ragazze. Siamo arrabbiati, una rabbia puramente agonistica, vogliamo riscattarci per il nostro pubblico, per i tifosi e per noi stessi, perchè sono state settimane intense e non semplici che vogliamo metterci alle spalle. Ci manca la vittoria, lavoriamo per questo e proviamo settimana dopo settimana a colmare il gap con la malasorte e gli infortuni. Sbloccarci ci aiuterabbe molto.”
Domenica sarà la volta di Umbertide, per la sesta giornata di andata, reduce da un successo inatteso ma strameritato con Ragusa. “Affrontiamo una squadra in fiducia” continua il DS Gnudi “Galvanizzata dal successo con la quotata formazione siciana, che ha guidato il match con autorità e fiducia. Possono contare su un reparto esterni molto produttivo come Meighan Simmons (grd, 1 che viaggia a 21,4 di media e con la Passalacqua ha firmato 26pt, mentre dalla panchina esce Ilaria Milazzo (play/grd, 1994) che ama correre e segnare tanto alzando i ritmi (17pt). E’ una formazione che tira molto bene dalla linea di tiro libero (81%), mentre non è una squadra particolarmente aggressiva a rimbalzo offensivo (7,8r). Coach Serventi ha assemblato un quintetto versatile e di talento con giovani, ma già molto interessanti, come Tikvic (pivot, 1994) o Pertile (ala, 1992), mentre in panchina ogni atleta è conscia del suo ruolo e del suo compito.”
Per l’infermeria la parola passa al Resp. Medico Dr. Giordano “Sono state settimane di emergenza, nello sport talvolta succede, ma non ci siamo scoraggiati e tutto lo staff dal preparatore Orsini ai fisioterapisti Scaramgli e Rocchetti, sino ai ragazzi della Fitness Light hanno lavorato forte per aiutare la squadra in questi momenti di difficoltà. Sicuramente Capoferri sarà ancora fuori, la spalla migliora, ma non è ancora ottimale per reggere nuovi contatti. In settimana non ci sono stati nuovi eventi traumatici e già questo è un passo in avanti, ma abbiamo dovuto rispondere a situazioni muscolari e febbrili, oltre al proseguimento dei percorsi terapeutici in essere. La squadra migliora ed è un dato di fatto, lavoriamo per dare a coach Savini le migliori forze a disposizione, cercando il giusto compromesso tra necessità sportiva e reintegro medico”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it