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Da organizzatori

Domenica 5 febbraio, ore 18:00, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria, Ibs+Libraccio di Ferrara in collaborazione con ARCI Ferrara, Giulia Innocenzi presenta il libro “Tritacarne” (Rizzoli, 2016). Dialoga con l’autrice Anja Rossi

Un italiano su due ha paura di ciò che mangia. Forse perché la situazione del made in Italy non è di eccellenza come si continua a dire. Un’inchiesta senza precedenti sull’industria della carne per capire cosa mangiare per stare bene. E cosa no.
Cosa accade negli allevamenti e nei macelli del nostro Paese? È veramente sicuro ciò che mangiamo? In un’inchiesta sull’industria italiana della carne e dei formaggi dell’eccellenza “Made in Italy”, Giulia Innocenzi affianca animalisti, veterinari e allevatori per svelare un mondo oscuro in cui gli animali sopravvivono a malapena in spazi microscopici, sporchi, senz’aria; costretti a vere e proprie torture, malati e imbottiti di antibiotici che finiscono sulle nostre tavole. È giunto il momento di porsi delle domande sulle procedure che l’industria chiama “di processo”, ma che secondo tutti gli studi scientifici finiranno per ucciderci. Come possiamo mangiare tranquilli sapendo che tutto ciò ci si ritorce contro, con crisi sanitarie occultate di continuo? Qual è il costo dei nostri piatti? Possiamo scegliere di aprire gli occhi, e cambiare le nostre abitudini alimentari. Perché mangiare con consapevolezza può salvare la nostra vita. E il nostro mondo.

Giulia Innocenzi, giornalista, ha lavorato con Michele Santoro a Annozero e Servizio pubblico e ha condotto il talk politico Announo su La7. Nel 2016 ha pubblicato l’inchiesta Tritacarne. Perché ciò che mangiamo può salvare la nostra vita. E il nostro mondo (Rizzoli).

Al termine della presentazione, l’incontro con Giulia Innocenzi continuerà al Green Food (via Contrada della Rosa, 12-12/a) con un aperitivo bio.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it