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Giorno: 14 Aprile 2016

Treni, a maggio scatta il bonus gratuito per gli abbonati

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Regione utilizza in questo modo i fondi delle sanzioni applicate alle aziende ferroviarie a causa dei disagi nel servizio che si sono verificati lo scorso anno.

Bologna – Le biglietterie sono pronte: a partire da venerdì 22 aprile gli oltre 3000 abbonati Tper, e da domenica 24 aprile i circa 35mila abbonati Trenitalia, potranno ritirare il bonus per viaggiare gratuitamente in treno a maggio 2016.
Il mese di abbonamento gratuito per i pendolari dell’Emilia-Romagna, garantito con le risorse che derivano dall’applicazione delle sanzioni alle aziende di trasporto ferroviarie, è stato deciso dalla Regione “come risarcimento doveroso, anche se parziale, per i disagi legati alle condizioni climatiche dello scorso anno – ricorda l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Raffaele Donini – Soprattutto per i problemi di climatizzazione, aggravati da convogli molto datati, durante la straordinaria ondata di caldo estiva. L’auspicio, per il futuro, è di non dover più ricorrere a misure come il bonus, anche perché stiamo lavorando per risolvere il problema alla radice: lo dimostrano i tanti treni nuovi che stanno già circolando in Emilia-Romagna”.

Due i requisiti per avere il bonus: essere titolare di un abbonamento per viaggiare su una tratta ferroviaria che abbia almeno origine o destinazione in Emilia-Romagna; possedere un abbonamento annuale, o due mensili tra gennaio e aprile 2016, per viaggiare sulla stessa tratta. Per chi è titolare di un abbonamento mensile con Tper, per ritirare il bonus c’è tempo fino al 25 maggio, per gli abbonati annuali fino al 24 giugno. Gli abbonati mensili di Trenitalia possono richiedere il bonus fino al 24 maggio, gli annuali fino al 30 giugno. Il bonus riguarda unicamente la parte su ferrovia degli abbonamenti integrati “Mi Muovo”, Ferrobus o IVOL Lombardia (quest’ultimo molto utilizzato dai piacentini che vanno a Milano). L’accesso ai bus, per il mese di bonus, dovrà essere acquistato a parte.

Il bonus può essere ritirato unicamente nelle biglietterie di Trenitalia e di Tper: questo vale anche per chi ha comprato gli abbonamenti mensili in altre rivendite. Fanno eccezione le linee Tper nel modenese, reggiano e per la Parma-Suzzara: in questo caso i bonus vengono distribuiti nelle biglietterie delle aziende Seta e Tep. Inoltre Trenitalia, per rispondere meglio alle esigenze dei clienti, metterà a disposizione dal 26 al 30 aprile un punto dedicato aggiuntivo nella stazione di Bologna per agevolare il rilascio dei bonus. Sarà aperto dalle 7 alle 21. Previste anche aperture straordinarie in altre biglietterie dell’Emilia-Romagna.

Nel dettaglio, i principali casi

Abbonamenti mensili
Presentando in biglietteria due abbonamenti utilizzati nel periodo gennaio-aprile 2016 viene rilasciato un abbonamento gratuito valido per il mese di maggio 2016

Abbonamenti annuali e annuali studenti
Se scadono tra il 30 aprile 2016 e il 29 aprile 2017, la validità viene prorogata di un mese; se sono scaduti nel periodo tra il 31 gennaio e il 29 aprile 2016 e non rinnovati, sarà rilasciato un abbonamento mensile gratuito valido per il mese di maggio 2016

Abbonamenti mensili “Mi Muovo Mese” e annuali “Mi Muovo” e “Mi Muovo studenti” (inclusi quelli emessi da Tper)
Il riconoscimento della gratuità avviene limitatamente al percorso Trenitalia con le stesse modalità previste per gli abbonamenti mensili, annuali e annuali studenti

Abbonamenti mensili integrati “Ferrobus” Tper e Tep
Il riconoscimento della gratuità avviene limitatamente al percorso fatto con Trenitalia, con le stesse modalità previste per l’abbonamento mensile

Abbonamento “Mi Muovo Frecciabianca – Intercity” con estensione regionale
Presentando due abbonamenti utilizzati nel periodo gennaio-aprile 2016 viene rilasciato un abbonamento gratuito valido per il mese di maggio 2016 relativo ai soli servizi regionali

Copparo: modifica della viabilità per manifestazione canina “Giornata Bau”

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

ComArt Copparese organizza per domenica 17 aprile la manifestazione canina denominata “Giornata Bau” in piazza del Popolo.
Il comando di Polizia Locale Terre e Fiumi ha per questa iniziativa disposto un provvedimento temporaneo di disciplina della viabilità e la sosta dei veicoli nella piazza del Popolo nel giorno e negli orari in cui avrà luogo la manifestazione.
Domenica 17 aprile, piazza del Popolo (parcheggio parte centrale della piazza) dalle ore 8 alle ore 19.30: divieto di sosta con rimozione forzata; divieto di transito.
Piazza del Popolo, (accesso e uscita parcheggio, ala di Levante e ala di Ponente) negli stessi orari di cui al punto precedente, è disposto il doppio senso di marcia in luogo degli esistenti senso unico in entrata e senso unico in uscita da e verso la sede stradale.

Sabato 16 aprile una conferenza sui danni alla salute che il TTIP potrebbe provocare

da: Comitato Stop TTIP Ferrara

Cosa accadrà se la firma del TTIP (Transatlantic Trade Investment Partnership) andrà in porto come vogliono gli Stati Uniti e come sembra orientato a sostenere il governo Renzi, che unico in Europa preme per l’approvazione senza se e senza ma?
In materia sanitaria l’effetto immediato sarebbe la scomparsa dei farmaci generici, ora venduti ad un prezzo inferiore a quelli coperti dal brevetto delle multinazionali.
Il Comitato Stop TTIP Ferrara, organizza una conferenza, Sabato 16 aprile, ore 10.00, Ferrara presso la Sala conferenze del Centro sociale Acquedotto, Corso Isonzo, 42/42A con il prof. ANGELO STEFANINI dell’Università di Bologna, medico ex direttore del CSI Centro di salute internazionale, per spiegare come cambierebbe la sanità pubblica italiana in seguito all’approvazione del TTIP.
L’incontro che fa seguito alla esposizione dei “10 Comandamenti del TTIP” sulla piazza Trento Trieste il 2 aprile scorso, intende anche invitare a mobilitarsi a livello nazionale, il 7 maggio prossimo con una grande manifestazione nazionale a Roma per scongiurare l’approvazione del Trattato.
Il nostro Governo, in maniera alquanto irresponsabile, si attesta su una posizione favorevole senza nemmeno porre in essere clausole di salvaguardia su alcuni settori, come invece vanno facendo altri paesi europei. Tutto ciò in una fondamentale ignoranza perfino dei nostri parlamentari sugli effetti che l’approvazione dell’Accordo comporterebbe e con trattative segrete a livello di Commissione europea , organo non eletto.
Nell’Europa che erige muri per frenare i flussi delle persone, i flussi di capitali si vogliono sempre più liberi e indipendenti da qualsiasi normativa.

Info:
http://stop-ttip-italia.net/
https://www.facebook.com/StopTTIPferrara

Venerdì 15 aprile secondo incontro della rassegna “In viaggio con Don Lino” a Voghiera

da: Comune di Voghiera

Venerdì 15 Aprile alle 21 Voghiera ha in piacere di ospitare Lorenzo De Francesco – Direttore Servizio Audiovisivi della Federazione Internazionale dell’arte fotografica relatore de “Il cammino della speranza. Religioni nel mondo”, secondo incontro de “IN VIAGGIO CON DON LINO”.
La serata rientra, infatti, nel ciclo di reportage fortografici dal mondo promossa dal Comune di Voghiera e coordinata da don Lino Costa, parroco di Gualdo, pittore, fotografo, appassionato di viaggi e culture del mondo. Gl incontri sono tutti ad ENTRATA LIBERA, si svolgono nel teatro “Città di Voghenza” a Voghenza (FE) hanno inizio alle 21 e si concludono con un piccolo buffet.

Note biografiche dell’ospiteLocandina Don Lino 2016
Nato a Milano nel 1952, dal 1992 ha iniziato a produrre audiovisivi fotografici a tema narrativo, emozionale, storico; si occupa dal 1995 di organizzazione, didattica e critica AV (audiovisivi). Ha ideato e realizzato una Collezione Internazionale AV FIAP con più di 170 opere catalogate, storiche e/o innovative; le linee guida di valutazione degli audiovisivi, il documento di normalizzazione audiovisivi internazionali ed il regolamento internazionale Patronage AV FIAP, una rete mondiale di osservatori AV con lo scopo di diffondere la cultura dell’AV.
Ricopre attualmente gli incarichi di Direttore del Servizio Audiovisivi FIAP , membro del direttivo DIAF e Vice Presidente Circolo Fotografico Famiglia Legnanese BFI.

Venerdì 15 aprile “Le avventure di Sindbad” alla Boiardo per “I Giorni della Lettura”

da: Istituto Comprensivo Statale “Alda Costa”

Si avviano a conclusione I Giorni della Lettura dell’Istituto Comprensivo Alda Costa. Venerdì 15 Aprile alle 10.30 alla Boiardo, andranno in scena “Le avventure di Sindbad il marinaio”, tratte dalla celebre raccolta di novelle orientali di Laurence Housman “Le mille e una notte”.
L’evento conclude anche quest’anno l’esperienza dei Laboratori in rete per l’inclusione realizzati in collaborazione con l’Unità Operativa Integrazione del Comune di Ferrara e si rivolge agli allievi della Boiardo (classe I E), al gruppo degli alunni di altri Istituti Comprensivi inseriti nel progetto, coinvolgendo inoltre classi delle Scuole Primarie Costa, Guarini e Manzoni. Sotto la guida di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini, direttori artistici del Teatrino dell’ES, i ragazzi hanno elaborato idee, abilità manuali, competenze operative, esperienze concrete di solidarietà e di aiuto reciproco, costruendo nell’arco dell’anno burattini, fondali e scenografie (nella foto). I docenti della Boiardo Speranza Cataldo, Roberta Michelini, Lina Marchetti e Antonino Bono, con Marco Ferrazzi e Patrizia Pazi esperti del gruppo Musi Jam, insieme ad altri insegnanti ed educatori, hanno preparato la rappresentazione finale utilizzando tecniche e linguaggi di vario tipo, con particolare riguardo al teatro di figura. Le musiche, trascritte per strumentario didattico, saranno eseguite da tutti gli alunni; piccoli gruppi di allievi saranno coinvolti nell’esecuzione di movimenti coreografici.

vescovo Negri

Non dimentichiamo chi morì perchè cristiano

da: Alcide Mosso

In un periodo storico nel quale molti pastori scelgono il grigio anonimato e si fanno promotori di un vuoto irenismo che spiana la strada al radicalismo islamico (e non solo), desidero esprimere il mio vivo apprezzamento al nostro Arcivescovo, che seguendo il monito di San Paolo, svolge il suo ministero “opportune et importune”, costringendo anche i non credenti ad interrogarsi sul presente e sul futuro della nostra comunità.
In particolare vorrei ringraziare Mons. Negri di quanto sta facendo per ricordare Rolando Rivi, il giovane seminarista ucciso nel reggiano dai partigiani comunisti.

Nel contempo vorrei che si ricordasse un’altra vittima dell’odio anticristiano, ucciso nel ferrarese e caduto nel dimenticatoio.

Mi riferisco al parroco di Dosso, don Raffaele Bartolini. Come scrive Don Lorenzo Bedeschi, nel suo libro “L’Emilia ammazza i preti”, il sacerdote “fu ammazzato la sera del 20 giugno 1945, perchè la sua abilità psicologica e intelligente era di grave ostacolo all’organizzazione estremista. Fu ucciso davanti a molti parrocchiani, sul sagrato della chiesa. Stava godendo il fresco e conversando con la sua gente davanti alla canonica la sera tardi, parlando del più e del meno, quando due giovanotti in divisa caki e armati intimarono il coprifuoco. «A casa tutti, tu no» dissero rivolti verso il parroco. Lo trascinarono con sè, mentre la gente fuggiva, ed egli si dimenava. La breve colluttazione fu terminata con una scarica di pistola e di mitra. Fu lasciato morto sul sagrato. I due se ne andarono tranquillamente. Li attendeva una motocicletta sulla strada”.

Capisco che ricordare certi avvenimenti può dare fastidio, può apparire “non politically correct” o disturbare la digestione di chi preferì non vedere e non denunciare, ma credo che il cadavere di Don Bartolini, lasciato ore e ore sul sagrato senza che nessuno trovasse il coraggio di avvicinarsi, interroghi la coscienza di tutti e chieda ancor oggi giustizia. Se non quella dei tribunali, almeno quella della memoria, dell’attribuzione delle responsabilità e della verità storica, presupposto indispensabile per la costruzione di una società che ambisce a definirsi civile.

Sabato 16 aprile la cantante “Missincat” live al Circolo Arci Zone K

da: Associazione Zone K

Sabato 16 Aprile, al Circolo Arci Zone K di Malborghetto Di Boara, un concerto da non perdere, arriva Caterina Barbieri in arte Missincat, in collaborazione con Rocketta.
Artista poliedrica, milanese ma ormai da anni berlinese d’adozione, Missincat presenterà al Circolo il suo nuovo album “Wirewalker” che esce a quattro anni di distanza dal secondo lavoro “WOW” ed è la pura testimonianza della metamorfosi di una donna e di un artista. Il terzo album della cantautrice è un´opera dai forti contrasti: vicino e lontano, pieno e vuoto, piano e forte, melodie prima sussurrate e poi crescenti fino a diventare grandiose, cinematiche, accompagnate da ritmi incalzanti e spettacolarità orchestrali. Missincat (che ha collaborato anche con il celebre cantautore Dente nella canzone “Capita”) si lascia alle spalle le sonorità minimalistiche, fragili, giocose, quasi infantili, con le quali ci aveva ammaliato con i suoi primi due dischi facendoci credere di essere proprio lì accanto a noi, nella sua cameretta, a cantarci i suoi segreti più intimi. Con il suo terzo lavoro solista Missincat riparte da dove aveva lasciato ma fa un grosso passo in avanti e questa volta esce completamente allo scoperto, diventa grande, osa, esplora il mondo là fuori e ce lo ripropone appieno nella sua musica, spaziando dalle note brillanti del giorno a quelle scure e tenebrose della notte. Anche la scrittura è cambiata, e ora la voce di Missincat è a tratti fragile mentre a tratti rivela una potenza e una presenza travolgente. Caterina ha aggiunto toni forti ai colori pastello che conoscevamo, ha esplorato nuovi mondi per sprigionare un´energia contagiosa. La cantautrice afferma in prima persona di sentirsi nel mezzo di una metamorfosi, in preda ad un´urgenza artistica di crescita: “Avevo bisogno di un vocabolario più vasto per esprimermi, di nuovi colori per la mia tavolozza, i miei schemi creativi iniziavano a starmi stretti. È stato un processo di grande slancio. Ho dovuto innanzitutto rinunciare al controllo totale, sulla mia voce e sulla musica. Ho ceduto alle potenzialità inespresse, alle possibilità, ho imparato a lasciar accadere, iniziato a provare cose diverse, a mettermi in discussione, a esplorare, a osare; la mia voce ha trovato modalità nuove, che mi erano ancora sconosciute, la musica ha seguito a ruota questa urgenza espressiva. Ho collaborato in modo stretto e intenso con due produttori (Berend Intelmann e Johannes Saal) che mi hanno aiutato a rendere il suono grandioso come volevo, abbiamo usato molti elementi orchestrali, timpani, archi, molto pianoforte, abbiamo esasperato le dinamiche, i pieni e i vuoti. Anche l´aspetto percussivo era per me fondamentale, volevo che tutto l´album fosse trascinato da una pulsazione, che il ritmo fosse portante altrettanto quanto le melodie.” Come un abile funambolo (proprio questo significa “Wirewalker”) Missincat cammina con passo sicuro sul filo della vita, tra il suo lato più fragile, intimo e quello intenso e pieno
di coraggio che afferma sé stesso a voce alta, senza timore. E proprio senza timore racconta la gioia ed il dolore, la perdita, il coraggio davanti alle difficoltà, ma anche la rassegnazione e la ritrovata speranza. “Wirewalker” è la testimonianza di una metamorfosi in equilibrio sul filo.
Sul palco oltre a Missincat (voce, piano, chitarre e drum machine) ci sarà Mattia Boscolo (batteria, drum machine e sintetizzatore).
Un altro concerto di sicuro interesse e prestigio da gustare nell’atmosfera intima e suggestiva del Circolo.
La serata prenderà forma fin dalle ore 19 con l’aperitivo e il sottofondo della musica in vinile. Il concerto inizierà intorno alle ore 22. L’ingresso sarà Up To You e riservato ai Soci Arci. Per informazioni e prenotazione dei posti il numero è 346 0876998 .

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Giorgio Bassani e Gianfranco Rossi, a sedici anni dalla scomparsa

da: Maria Cristina Nascosi Sandri

Esattamente sedici anni fa scomparivano, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, Giorgio Bassani e Gianfranco Rossi, entrambi di religione ebraica ed uniti da un vincolo di parentela, ma, soprattutto, da un grande amore per la cultura: entrambi personalità di grande intelligenza, furono dapprima ‘Critici eccentrici’ e Saggisti ed Autori di rango poi, sia per la letteratura che per il cinema, ciascuno a proprio modo, com’è noto.
Quest’anno, per di più, ricorrono i cento anni dalla nascita di Giorgio Bassani, per cui molti sono e saranno le celebrazioni a lui finalmente rivolte, grazie, per fortuna – come direbbe Primo Levi – a molta ‘maieutica socratica’ applicata da anni, con successo come esito finale, ad una sempre facile damnatio memoriae locale e nazionale.
Così è ‘giusto’ – proprio in modus ebraico – rivolgere un pensiero più attento a Gianfranco Rossi, ’spettatore non dimenticato’ – parafrasando uno dei molti testi da lui pubblicati.
Fu docente, narratore, poeta, amante e ‘critico eccentrico’, come si diceva, giovanissimo, non ancora laureato, di cinema per le colonne del quotidiano “Gazzetta Padana”, ma anche collaboratore, tra il ’52 ed il ’57, di altre testate specializzate e non, come “Il Caffè”, “Nostro tempo”, “Cinema nuovo” e “Cinema”, la bella rivista fondata da Vittorio Mussolini con la quale aveva collaborato, agli esordi, allora come ‘solo’ critico, Michelangelo Antonioni con il suo primo “Gente del Po”, nato su carta e divenuto, in seguito, pellicola.
Molto aveva dato, dunque, alle stampe, Rossi, ma molte delle sue ‘sudate carte’ sono rimaste nei cassetti.
Nel corso del tempo – per dirla con Wim Wenders – è apparsa qualche ‘punta di iceberg’, scritti in versi o in prosa che han visto la luce, purtroppo postuma ma che, in ogni caso, manifestano la grande cultura, le tante passioni per la letteratura in genere, per il cinema, per lo spettacolo, redatti con perfetto stile e notevole capacità espressiva.
“Gianfranco usava la lingua italiana con eleganza ed essenzialità, scriveva veramente bene – ebbe a dire l’amata sorella Anna, pure scomparsa, non senza una punta di commossa ammirazione. – A volte glielo chiedevo persino: ma come fai ad essere così chiaro, qual è il segreto di quella tua scrittura così puntuale, precisa e pur così profonda?”.
Altre sue liriche inedite andarono, tempo fa, a compendiare una raccolta dal titolo omonimo di un’altra pubblicata nel 1999 grazie al compianto maestro e fine dialettologo Dino Tebaldi, “Mie care ombre”: tra esse una è dedicata alla ”Memoria di Fabrizio De André”, un’altra testimonianza dell’amore e della passione nutriti da Rossi per il mondo dello spettacolo, sentimenti che si colgono perfettamente nel testo in prosa che si rivelò un ulteriore omaggio di Rossi al cantautore genovese scomparso anni fa, righe profetiche, ancora una volta ‘lievi’ eppure profonde, pregnanti come non mai, stilate poco tempo prima della propria morte, quasi, forse, un testamento spirituale…

Christo a Monte Isola: camminare sulle acque nella Franciacorta

“Uomo di poca fede, perché hai dubitato?” Con queste parole Matteo nel suo Vangelo narra uno degli episodi più toccanti fra Gesù e Pietro che, invitato a camminare sull’acqua, si vide pericolosamente affondare.
In questo inizio di terzo millennio il richiamo al miracolo nella Galilea potrebbe essere traccia del racconto di uno degli eventi artistici contemporanei più originali in assoluto nel panorama mondiale: realizzare un originale e ambizioso progetto all’interno del Lago d’Iseo, grazie al prepotente ritorno in Italia del sodalizio artistico di Jeanne Claude e Christo, conosciuto ai più come Christo l`impacchettatore di grandi monumenti, da “Wrapped Fountain” e “Wrapped Medioeval Tower” a Spoleto, a “Wrapped Monuments” a Milano e “The Wall” e “Wrapped Roman Wall” a Roma.

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Il progetto dell’installazione

Attraverso un grande ponte galleggiante la land art unirà – cosa mai avvenuta prima – la terraferma della sponda bresciana di Sulzano con Peschiera–Maraglio, l’attracco opposto su Monte Isola e collegherà quest’ultima alla piccola isola privata di San Paolo e ritorno.
Alcuni accenni estrapolati dalla presentazione dell’artista: “Il mio nuovo progetto, che avrà un costo di dieci milioni di euro, è stato finanziato grazie alla vendita delle mie opere”, ha spiegato Christo. E prosegue “L’ho chiamata “The Floating Piers”, è un’installazione che si svilupperà per 4,5 chilometri a pelo d’acqua seguendo il movimento delle onde. Dal prossimo 18 giugno al 3 luglio i visitatori potranno camminarvi sopra, sospesi sulle acque, percorrendo il circuito che porterà da Sulzano a Monte Isola e poi fino all’isola di San Paolo. Utilizzerà ben 70.000 metri quadri di tessuto cangiante giallo-arancione, sostenuto da un sistema modulare di pontili galleggianti larghi 16 metri e alti 50 centimetri, formati da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità.”
La particolarità geografica su cui si regge questa performance artistica internazionale è Monte Isola, il comune bresciano che “spicca” appuntito dal Lago d’Iseo. Questa località possiede un record: è l’isola lacustre più grande d’Italia e dell’Europa meridionale e centrale. Con circa 1800 abitanti si sviluppa su una superficie di circa tredici km quadrati e un perimetro di circa nove km, che possono essere percorsi in circa 3 ore di sereno cammino, la gran parte a ridosso dell’acqua.
Io l’ho rivissuta in questi primi giorni di aprile, dopo esattamente trent’anni, trovandola immutata. Un’emozione rivedere gli undici piccoli villaggi dispersi fra l’argenteo dei numerosi ulivi, il verde dei boschi, collegati dalle tortuose strade costiere e interne, che attraverso un efficiente servizio di minibus si raggiungono puntualmente.
Questi piccoli e caratteristici borghi di origine medievale possono naturalmente essere raggiunti anche a piedi o in bicicletta, mentre le auto sono vietate. Consiglio l’escursione al Santuario della Madonna della Ceriola , posto a 600 metri sul livello del mare, dal quale si gode un panorama esteso alle Prealpi e alle Alpi.
Come accade in questi frangenti, anche sull`isola si esaltano da una parte gli aspetti positivi dell’evento artistico, percepito come una grande occasione di rilancio del territorio allargato alla terraferma, mentre nel giudizio di altri prevalgono i disagi arrecati, considerando che molte strade sulla terraferma verranno limitate nel loro utilizzo e la pressione dei visitatori (decine di migliaia sono gli attesi) potrebbe non conciliarsi con le infrastrutture esistenti.
Di certo i vantaggi potrebbero estendersi anche a un settore strategico per l’economia dell’area: l’enogastronomia, basata sui deliziosi piatti di pesce di lago e, in larga parte, sui vini della Franciacorta, le cui preziose bollicine potrebbero inebriare nella grande vetrina internazionale dell’evento, colmo di aspettative fra il sacro camminare che ci ha consegnato Matteo l’evangelista e il profano dell’eccentrico artista bulgaro cittadino del mondo.

Oldushka

screen oldushkaNon mi dispiace invecchiare. E’ un privilegio negato a molti. (Anonimo)

E’ partito tutto con un blog, Oldushka (vedi) e il suo ideatore, Igor Gabar, fotografo originario di Omsk, città a 2.700 chilometri da Mosca. Per arrivare a creare e inaugurare oggi la prima agenzie di modelle e modelli over 60. Finanziato nel 2012 anche dalla Benetton, il blog si è trasformato in una vera e propria agenzia per indossatrici ormai non più giovani. Un progetto che unisce business e questioni sociali. Come riporta in varie interviste, Gabar si è ispirato alle sue nonne, che nella vita sono state donne molto attraenti. Non stupisce, visto che in Russia le donne sono estremamente attente al loro aspetto e al loro look, dall’adolescenza all’età più matura, per non usare la parola vecchiaia, che non amo. Nel 2011 questo giovane creativo aveva iniziato a ritrarre, passeggiando per Mosca e San Pietroburgo, simpatici ed eleganti anziani, che si mettevano a disposizione del suo curioso obiettivo per scatti che hanno creato quel progetto di blog premiato da grande successo. Si è andato così creando, nel tempo, il book dell’agenzia omonima e, negli ultimi due anni, le sue modelle, di età compresa fra 60 e i 78 anni, hanno conquistato le pagine delle riviste russe di moda. Il segreto della giovinezza sta nel credere negli ideali della propria bellezza, nel suscitare ammirazione per la semplice cura che si dà a un particolare piuttosto che a un dettaglio. La femminilità e il senso dell’estetica non hanno età.

Olga 71 anni @Oldushka
Olga 71 anni @Oldushka

Oggi per l’agenzia lavorano sette modelle scelte personalmente da Gavar, come Lyudmila Brazhkina di Mosca, 63 anni, ex ingegnere o Nina Torshina, 72 anni, che apprezza come la monotonia della vita possa essere improvvisamente spezzata da qualcuno che si cura di te e ti insegna come vestirti. In Occidente, l’impiego di modelle avanti con gli anni non è una novità, mentre in Russia si comincia ora a interessarsi al fenomeno. Nel 2010 Lanvin e Celine avevano utilizzato signore tra i 70 e gli 80 anni per le proprie campagne pubblicitarie. E all’ultima settimana della moda di Parigi lo stilista giapponese Yun Takahashi ha presentato la sua collezione Autunno-Inverno 2017 facendo sfilare in passerella delle modelle non più giovani. Un nuovo trend, insomma. Se si inseguono ideali e valori, non s’invecchia mai. E si può essere altrettanto belli e accattivanti. E poi, come direbbe lo stesso Gabar, “…i bambini nascono e i genitori invecchiano. Perciò il futuro non sono i bambini, ma i vecchi”.

 

 Per le foto di Igor Gavar vedi

Sito web: http://www.oldushka.com/, Contatti: gavarigor@gmail.com

 

 

Finzioni

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Giacomo Leopardi

Le persone non sono ridicole se non quando non vogliono parere o essere ciò che non sono. (Giacomo Leopardi)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Pardon my french

La notizia di oggi è senza dubbio la polemica sulla vignetta di Vauro.
Fa ridere/non fa ridere, cattivo gusto/Fred “Sonic” Buongusto ecc.
Sinceramente non trovo il motivo per entrare nel merito.
Quella vignetta è ancora più insignificante se la confrontiamo con tutto quello che è stato scritto su Facebook o Twitter.
Devo dire che non ho mai provato una fortissima simpatia per Casaleggio, anche se assomigliava a Kevin Shields.

Brano: “City Slang” dei Sonic's Rendez-Vous Band
Brano: “City Slang” dei Sonic’s Rendez-Vous Band

Però mi sono reso conto di provare ancora meno simpatia per tutti i battutisti sempre pronti a gareggiare ogni volta che schiatta qualcuno.
L’umorismo greve è anche una figata ma per come la vedo io è parecchio simile al sedersi sulla tazza al mattino.
Una questione un po’ privata, roba che non dovrebbe uscire da casa tua se non all’arrivo di uno di quei bei camion pieni di cromature che si vedono così spesso qui a Ferrara.
Di nuovo, specifico che non mi interessa granché la questione del buon gusto/cattivo gusto.
La mia assenza di simpatia nei confronti di questo fenomeno deriva da una questione molto più epidermica: queste gare a chi la spara più grossa sono pallose, prevedibili e a ‘sto punto la dico tutta, anche parecchio modaiole o virali, come si dice adesso.
Ma mi sembra giusto esprimermi con più chiarezza e per me un cretino resta un cretino e una stupidissima moda resta una stupidissima moda.
E scusate la pesantezza ma io non sono mai stato un grande fan delle mode.
Così alla fine è successo.
Com’era prevedibile, questi bersaglieri del Po sono finiti dall’altra parte, là coi loro bersagli, uguali e identici.
Caciaroni, prevedibili e peggio del peggio: pallosissimi.
Di nuovo: nevermind Fred “Sonic” Buongusto, via con Fred “Sonic” Smith.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

Tricolore

L’immagine del giorno è un lavoro dell’artista ferrarese Gianfranco Goberti eseguito per la Biennale di Venezia del 2011.

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“Tricolore” di Gianfranco Goberti [clicca per ingrandire]
Le pecore credono di essere libere mentre pascolano, ma trovano i cani a rimetterle in riga non appena escono dal gregge. Il libero arbitrio è limitato dal rosso e dal verde, rimbalza tra la negazione (rosso) ed il permesso (verde). Un tricolore nazionale.

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Gianfranco Goberti

 

 

Titolo dell’opera: Tricolore, 2011 – grafite e acrilico su carta su laminil, cm.100×600.

Testo di Davide Bassi e Gianfranco Goberti

 

Ecco il video della realizzazione dell’opera.

 

OGGI – IMMAGINARIO ARTE

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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