Skip to main content

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Regione utilizza in questo modo i fondi delle sanzioni applicate alle aziende ferroviarie a causa dei disagi nel servizio che si sono verificati lo scorso anno.

Bologna – Le biglietterie sono pronte: a partire da venerdì 22 aprile gli oltre 3000 abbonati Tper, e da domenica 24 aprile i circa 35mila abbonati Trenitalia, potranno ritirare il bonus per viaggiare gratuitamente in treno a maggio 2016.
Il mese di abbonamento gratuito per i pendolari dell’Emilia-Romagna, garantito con le risorse che derivano dall’applicazione delle sanzioni alle aziende di trasporto ferroviarie, è stato deciso dalla Regione “come risarcimento doveroso, anche se parziale, per i disagi legati alle condizioni climatiche dello scorso anno – ricorda l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Raffaele Donini – Soprattutto per i problemi di climatizzazione, aggravati da convogli molto datati, durante la straordinaria ondata di caldo estiva. L’auspicio, per il futuro, è di non dover più ricorrere a misure come il bonus, anche perché stiamo lavorando per risolvere il problema alla radice: lo dimostrano i tanti treni nuovi che stanno già circolando in Emilia-Romagna”.

Due i requisiti per avere il bonus: essere titolare di un abbonamento per viaggiare su una tratta ferroviaria che abbia almeno origine o destinazione in Emilia-Romagna; possedere un abbonamento annuale, o due mensili tra gennaio e aprile 2016, per viaggiare sulla stessa tratta. Per chi è titolare di un abbonamento mensile con Tper, per ritirare il bonus c’è tempo fino al 25 maggio, per gli abbonati annuali fino al 24 giugno. Gli abbonati mensili di Trenitalia possono richiedere il bonus fino al 24 maggio, gli annuali fino al 30 giugno. Il bonus riguarda unicamente la parte su ferrovia degli abbonamenti integrati “Mi Muovo”, Ferrobus o IVOL Lombardia (quest’ultimo molto utilizzato dai piacentini che vanno a Milano). L’accesso ai bus, per il mese di bonus, dovrà essere acquistato a parte.

Il bonus può essere ritirato unicamente nelle biglietterie di Trenitalia e di Tper: questo vale anche per chi ha comprato gli abbonamenti mensili in altre rivendite. Fanno eccezione le linee Tper nel modenese, reggiano e per la Parma-Suzzara: in questo caso i bonus vengono distribuiti nelle biglietterie delle aziende Seta e Tep. Inoltre Trenitalia, per rispondere meglio alle esigenze dei clienti, metterà a disposizione dal 26 al 30 aprile un punto dedicato aggiuntivo nella stazione di Bologna per agevolare il rilascio dei bonus. Sarà aperto dalle 7 alle 21. Previste anche aperture straordinarie in altre biglietterie dell’Emilia-Romagna.

Nel dettaglio, i principali casi

Abbonamenti mensili
Presentando in biglietteria due abbonamenti utilizzati nel periodo gennaio-aprile 2016 viene rilasciato un abbonamento gratuito valido per il mese di maggio 2016

Abbonamenti annuali e annuali studenti
Se scadono tra il 30 aprile 2016 e il 29 aprile 2017, la validità viene prorogata di un mese; se sono scaduti nel periodo tra il 31 gennaio e il 29 aprile 2016 e non rinnovati, sarà rilasciato un abbonamento mensile gratuito valido per il mese di maggio 2016

Abbonamenti mensili “Mi Muovo Mese” e annuali “Mi Muovo” e “Mi Muovo studenti” (inclusi quelli emessi da Tper)
Il riconoscimento della gratuità avviene limitatamente al percorso Trenitalia con le stesse modalità previste per gli abbonamenti mensili, annuali e annuali studenti

Abbonamenti mensili integrati “Ferrobus” Tper e Tep
Il riconoscimento della gratuità avviene limitatamente al percorso fatto con Trenitalia, con le stesse modalità previste per l’abbonamento mensile

Abbonamento “Mi Muovo Frecciabianca – Intercity” con estensione regionale
Presentando due abbonamenti utilizzati nel periodo gennaio-aprile 2016 viene rilasciato un abbonamento gratuito valido per il mese di maggio 2016 relativo ai soli servizi regionali

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it