Skip to main content

Mese: Febbraio 2016

Sabato 27 febbraio inaugurazione del punto di incontro 5 Stelle a Codigoro

da: Comunicazione 5 Stelle Codigoro

Sabato 27 sarà inagurato il punto di incontro 5 Stelle di via XX Settembre 16, dove saranno raccolte proposte, iniziative, suggerimenti dei cittadini, su tematiche relative al nostro teritorio e indicate le prossime iniziative che porteranno Codigoro al centro del dibattito politico. Alla conferenza stampa che si terrà alle alle 15.00 presenzierà l’Onorevole Vittorio Ferraresi Capogruppo Commissione Giustizia Camera dei Deputati, Membro Commissione Autorizzazioni a Procedere; tutta la cittadinanza è invitata.

Programma della Serie B di Tchoukball di domenica 28 febbraio

da: ufficio stampa Ferrara Tchoukball

Domenica 28 febbraio la Serie B di Tchoukball riprende il suo cammino ed entra nella fase decisiva, quella che assegnerà le posizioni per i Play Off per la promozione in A. Il Ferrara Tchoukball è particolarmente coinvolto, dato che organizzerà la manifestazione in programma il 16 e 17 aprile a Poggio Renatico.
La giornata propone la trasferta a Punta Marina – Ravenna dove i ferraresi Afternuts e Wildnuts affronteranno la squadra di Perugia (N’Grifati) e le due squadre di Empoli (Blue e Red Wallers). Tre partite ciascuno, decisamente importanti per la classifica.
Le compagini estensi si trovano attualmente al secondo e terzo posto (che danno la garanzia della partecipazione ai play off) ma sono tallonate da Forlì e dalle due squadre di Empoli.
Gli scontri diretti coi toscani, in programma domenica, si presentano come veri e propri spareggi.
I team ferraresi sono composti integralmente da giocatori e giocatrici dai 15 ai 18 anni: hanno la possibilità di costruire un bagaglio importante di esperienza in vista di un futuro interessante di cui il presente è un ottimo preludio.
Il pullman organizzato dalla società porterà sul campo, insieme ai giocatori, genitori e supporter per vivere insieme il momento di grande ricchezza sociale che ogni giornata di Tchoukball propone.

Questa la classifica delle prime cinque posizioni del girone Est:
1 Lendinara Dragons 27
2 Ferrara Afternuts 23
3 Ferrara Wildnuts 21
4 Forlì No-Stop Nerds 20
5 Blue Wallers Empoli 19
6 Red Wallers Empoli 18

Questo il programma delle partite di domenica 28febbraio

09:30 SS. Redentore Ravenna – Red Wallers Empoli
10:30 Ferrara Afternuts – Perugia N’Grifati
11:30 Ferrara Wildnuts – Blue Wallers Empoli
12:30 SS. Redentore Ravenna – Perugia N’Grifati
13:30 Ferrara Wildnuts – Red Wallers Empoli
14:30 Ferrara Afternuts – Blue Wallers Empoli
15:30 Ferrara Wildnuts – Perugia N’Grifati
16:30 Ferrara Afternuts – Red Wallers Empoli
17:30 SS. Redentore Ravenna – Blue Wallers Empoli

Ti sarò padre, ti sarò madre

Ci sono storie da narrare, sono quelle dei nostri figli, dei figli che abbiamo sognato e continuiamo a sognare. Quello che i nostri figli sono è la storia di una relazione, la storia di come siamo stati con loro.
Nessuno entra senza timore in un luogo che non conosce e che per questo può temere, nessuno fa qualcosa volentieri se si sente a disagio, se fisicamente non sta bene.
Quando pensiamo ai nostri figli, queste due cose dovremmo sempre tenerle presenti.
Quella bella cosa da cui ogni natura ha inizio, la nascita, è proprio questo. Alla nascita tutti ci giochiamo il rischio tra quello che lasciamo, il ventre della donna che ci ha accolti, per noi certo e conosciuto, e quello che ci attende là fuori: incerto e sconosciuto.
Nascere e immediatamente trovare il calore nell’abbraccio del corpo che ci ha voluti, che ci ha desiderati, che ci ama, è il primo messaggio che l’ambiente in cui siamo capitati è buono: ama il mio corpo e avrà cura di lui. Un messaggio tuttavia che necessita di continue conferme: quel corpo va nutrito, pulito, accudito con cura, con amore, con la comunicazione tra corpo e corpo, fatta di sorrisi, di sguardi, di voci, di carezze, di contatti continui. Il corpo più piccolo deve ancora continuare a sentirsi contenuto nel corpo più grande di chi lo ama, come prima avveniva nel ventre della gestazione. La crescita è distacco dal corpo che ci ha generati e poi dal corpo di chi ci ha amato fino ad allevarci, levarci in alto, per permetterci di passare dall’essere il cucciolo dell’uomo a essere un uomo grande o un grande uomo. Ma ogni distacco, per dirsi tale, richiede prima l’attaccamento a chi ci ha accolto, a chi ci ha accudito, a chi ci ha amato, a chi ci ha preso tra le braccia dopo aver varcato l’utero, che dal ventre della gestazione ci ha condotto al dove siamo venuti al mondo. Del resto è il messaggio della vita che si svela da subito: ogni nostro passaggio è sempre un distacco, qualcosa che si lascia per altro, ma il distacco c’è solo se si sono messe le radici, come ogni pianta che cresce, e per mettere le radici occorre il terreno buono.
L’affetto comporta dedizione perché è effetto sull’altro, è fare per l’altro, è il discorso della passione per l’altro. L’affetto per i figli non ha sesso, non è lo stesso che si prova per chi si sceglie per compagno o compagna della propria vita. L’affetto per i figli ha una gratuità unica, sconosciuta a tutte le altre forme d’amore.
Ti sarò padre, ti sarò madre: questo è l’unico diritto a essere dei genitori. E non è un diritto uterino. Appare arduo pensare al crescete e moltiplicatevi della Genesi biblica, dalla creazione al diluvio universale, senza presumere che una consistente pratica di uteri in affitto sia stata all’origine delle tante generazioni bibliche.
I padri e le madri sono quelli che sanno metterti le briciole in tasca, perché non ti perda nel bosco, perché nella vita siamo tutti dei Pollicino, il bosco attende tutti e non a tutti consente i ritorni.
Ecco perché non si può essere figli solo se generati dal fai da te coniugale, che chiama ‘figliastro’ chi non nasce dall’unico selfservice omologato, come se la genitorialità fosse prerogativa esclusiva di chi ha fisicamente generato e non prevedesse l’amore, la donazione di sé, la dedizione. Qui misuriamo quanti passi manchino ancora da fare alla nostra cultura laica o cristiana che sia. Pare che facciamo fatica a voltarci indietro, ma ci dovremmo ancora vergognare di una cultura che ha coniato il termine ‘figliastro’ e che ancora oggi non prova vergogna ad utilizzarlo. Una cultura che ha considerato fino a non molto tempo fa i figli nati fuori dal matrimonio come ‘illegittimi’, una storia che ha prodotto cognomi come Degli Esposti, D’Ignoto, Lacagnina, Diotallevi, e potremmo citarne tanti e tanti altri, per cui viene da pensare se parlare di matrimonio non sia ostinarsi in una pratica davvero insana.
Come scriveva Bruno Bettelheim, non c’è un manuale che insegni a fare il genitore; per fortuna non è come le istruzioni per montare una bicicletta, perché il manuale è la nostra umanità, la nostra capacità di amare, la nostra capacità di mettere noi stessi a disposizione di una vita che deve avventurarsi nella vita, come è capitato a ciascuno di noi, una vita che non ha bisogno di noi per quello che siamo o che pensiamo, ma per come sappiamo starle accanto, essere presenti, trasmetterle calore, solidarietà, sicurezza. Rifugiare la sua vita nella nostra e crescerla.
Che dimensione e che portata hanno le onde dell’affetto! Fortunatamente sono in grado di infrangere i muri delle leggi umane, figuriamoci poi i ridicoli muri di carta edificati a preservare la famiglia naturale, che tanto naturale non può essere, se in antitesi all’idea che ciò che esiste in natura non sia naturale. È come i prodotti di mercato che millantano ingredienti genuini.
E dov’è la gioia per una nascita, per una nuova vita, quando di una nascita si ha il coraggio di farne una disgrazia. Per quanto tempo Stato e Religioni sono stai i becchini della vita, e qualcuno ha la spudoratezza di fingere il pianto per i bambini mai nati.
Dove inizia e dove finisce il diritto della legge di intervenire sugli affetti delle persone? Quando ciò è giusto e quando è ingiusto?
Se alzo dal suolo questa bambina o questo bambino, come erano usi fare i nostri progenitori, questa è mia figlia, questo è mio figlio. E la legge non deve che prenderne atto. Diversamente lo Stato compie una prevaricazione nei confronti di quanto di più caro le persone possiedono: gli affetti.
C’è ancora un analfabetismo nei confronti dei figli che spaventa. Questo però è un alfabeto che non si apprende dagli abbecedari per genitori, che insegnano a giocare al ruolo di mamma e papà, con cui prendersi gioco della vita dei propri figli, con risultati che evidentemente non sono dei più entusiasmanti, se ancora viviamo una democrazia e una società per le quali i catechismi continuano a prevalere sui diritti di bambine e bambini, dei ragazzi e delle ragazze, sul diritto degli affetti umani.

STORIE IN PELLICOLA
La metamorfosi di Lili

Einar
Einar

La storia di Lili, Lili Elbe, come il fiume Elba, la vita di quello che viene definito il primo transessuale della storia, o per lo meno il primo che abbia avuto una storia e un epilogo tanto eclatanti. Siamo a Copenhagen, in Danimarca, agli inizi degli anni ‘20. Tempi ancora non maturi, sicuramente, per un uomo che si sente donna nell’animo e che vuole diventarlo anche nel corpo. Il film è The Danish girl. L’uomo e artista danese in questione è Einar Mogens Andreas Wegener (Eddie Redmayne), paesaggista rinomato con una bellissima e affascinante giovane moglie, Gerda (Alicia Vikander), che lo ama profondamente e l’asseconda nella sua arte. Teneramente e con devozione. Soprattutto che anche lei dipinge, se pur con minor successo. Un successo che arriverà, inaspettato e travolgente, quando ella ritrarrà il marito vestito da donna. Il dipinto raggiunge grande popolarità e Einar inizia a mantenere ogni giorno un’apparenza femminile, cambiando il suo nome in Lili Elbe. Da un inizio goffo, un uomo che gioca con scarpe, tacchi, foulard, gonne, parrucche e profumi, vedremo nascere una donna splendida, raffinata, elegante e decisa. Ci troviamo presto di fronte a un uomo profondamente lacerato nella sua identità, una metamorfosi lenta e in crescendo che avviene sotto gli occhi di una moglie che resta vicina fino all’ultimo giorno, un segnale di amore, affetto e pazienza incredibili. Fino al primo tentativo della storia di cambio di sesso da uomo a donna, avvenuto in Germania e, come vedremo, andato solo parzialmente a buon fine. L’intervento avrà enormi ripercussioni sul matrimonio di Einar-Lili e sulla sua identità, ovviamente.

Einar-Lili

Ma tutto avanza e Eddie Redmayne è fenomenale nello sdoppiarsi e cercare di farsi dare le chiavi della felicità (è infatti candidato all’Oscar 2016 come miglior attore protagonista e onestamente se lo meriterebbe tutto). Anche Alicia Vikander è splendida, nell’interpretare una moglie fedele a un amore che diventa diverso, quasi trascendente e soprannaturale, una pittrice diventata famosa proprio grazie a quel marito-donna che non era mai presente alle sue mostre ma che lo vedeva sostituito da Lili, un’amica che invece c’era sempre, era sempre accanto. Con il suo fascino. Non è solo la storia di un transessuale o di una sola “danish girl”, ma di due, Gerda e Lili. Il film parla, infatti, di due grandi donne forti e coraggiose, ciascuna in modo diverso. Di un amore che sfida i pregiudizi e che non viene mai messo in discussione anche quando tutto sembra ostacolarlo e andare contro. Si mettono in primo piano un uomo, Einar, che sceglie l’anima rispetto a un corpo, e una donna, Gerda, che sceglie di crederlo, anche quando avrebbe forse voluto allontanarlo, anche quando tutti lo credono pazzo o schizofrenico. Anche quando lei soffre. Perché alla fine sceglie di seguire l’amore, di far parte comunque della vita di Einar, di essere madre, moglie, sorella e amica insieme, sempre, fino all’ultimo. Comprendendo, cambiando, dimostrando, tenendo per mano. Salvando. Perché l’amore non si sceglie, qualunque esso sia.

Locandina del film
Locandina del film

The Danish Girl, di Tom Hooper, con Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Amber Heard, Sebastian Koch, Ben Whishaw, Matthias Schoenaerts, Gran Bretagna, USA, 2015, 120 mn.

Una Sinistra piegata al sacro dogma del libero mercato

A causa dei terremoti culturali e sociali avvenuti fra la fine del ventesimo e l’inizio di questo ventunesimo secolo non è facile stabilire cosa significhi e cosa sia oggi la “Sinistra”. E’ necessario saper andare al di là dell’affermazione semplicistica per cui “destra e sinistra sono la stessa cosa” e al contempo prendere coscienza del fatto che destra e sinistra, storicamente categorie distinte, siano state assimilate in un unico “gioco delle parti”, cioè il sistema liberal-democratico che si è imposto nell’Occidente moderno da quasi 40 anni. Destra e Sinistra sono state ridotte a semplici etichette e contenitori elettorali che nulla hanno più a che vedere con la rivoluzione delle idee che dagli ultimi anni dell’Ottocento aveva costituito un sistema e un equilibrio nella dialettica politica.
La distinzione, fino a 40 anni fa, tra destra e sinistra tendeva sopratutto alla contrapposizione di visioni dell’economia della nazione, cioè la “struttura”. Se si vuole introdurre un’ulteriore e alternativa distinzione, è da ritenere scorretto e superficiale parlare di “destra” e “sinistra” ma è bene contrapporre due diverse visioni dell’economia: liberismo e libero mercato da una parte, dirigismo ed economia pianificata dall’altra. E’ chiaro che l’attuale sottilissima e ambigua distinzione fra le categorie “destra” e “sinistra” riguarda invece la “sovrastruttura”, la lotta dei diritti civili, principi di costume e di etica; temi importanti che oscurano però il vero cardine della contrapposizione: l’economia.
Dagli anni ’80 in poi, qualsivoglia anelito di dirigismo economico è stato giudicato obsoleto e conservatore, dando inizio alla corsa del treno liberista su cui tutti i maggiori interlocutori della politica italiana ed europea sono saliti e da cui non sono ancora scesi.
Considerare di “sinistra” un partito, un programma politico è quindi relativo a quale tradizione ed esempio storico si prenda in considerazione, poiché dietro l’etichetta politica della sinistra si sono alternate visioni estremamente differenti e addirittura contrapposte.

L’idea dirigista, sovranista e socialista di Amadeo Bordiga, Nicola Bombacci, Antonio Gramsci è diametralmente opposta alla corrente socialdemocratica inaugurata dalle segreterie dei partiti di sinistra degli anni ’80, Se consideriamo l’impostazione che i partiti della sinistra hanno adottato dalla caduta del Muro di Berlino, cioè un pubblico giuramento al dogma della sacralità del libero mercato, potrebbe essere addirittura letto come un netto rifiuto della tradizione storica propria dell’indirizzo socialista e comunista. Politici di “sinistra”, cercando di lavare una presunta colpa del proprio passato, non perdono occasione per specificare che “non sono mai stati comunisti”.
Perciò possiamo facilmente affermare che all’interno delle stesse categorie politiche della “destra” e “sinistra” si sono avvicendate esperienze e uomini radicalmente opposti. Riprendendo la distinzione alternativa al “colore politico” potremmo mettere ragionevolmente nello stesso schieramento il socialista Bombacci, i marxisti Bordiga, Gramsci e Togliatti, il fascista Mussolini e il poeta Pound, nel pensiero comune così lontani, ma oggettivamente molto vicini nell’interpretazione della gestione della “Nazione” e dell’economia, a cui potremmo contrapporre la scuola di pensiero liberista, incarnato nelle figure della politica moderna di D’Alema e Prodi alla fine del XX secolo e dai vari esponenti del “centro-sinistra” oggi.

Se vogliamo compiere la forzatura di assimilare per semplicità alla categoria della Sinistra il principio di credito sociale, economia pianificata e sovranità nazionale, e alla categoria della Destra il neoliberismo economico, allora sì: con convinzione è possibile affermare che la Sinistra sta perdendo, lo Stato Sociale sta perdendo. E il Capitale sta vincendo. Perché Bombacci è stato fucilato, appeso per i piedi a piazzale Loreto e dimenticato mentre i politici della “Sinistra” italiana ed europea ci stanno governando distruggendo il nostro Stato sociale, ampliando le già esistenti diseguaglianze economiche e sociali in nome e per conto del sacro dogma del Libero Mercato.

E’ ora di far parlare i muri anche a Ferrara

Città della cultura, ricca di storia e di splendidi monumenti, enigmatica e misteriosa. Città natale di grandi artisti e letterati italiani. Mostre importanti, festival internazionali di vario genere ed eventi unici la caratterizzano e la raccontano.
Eppure a Ferrara c’è ancora tanto da dire, e tante pareti vuote, angoli, volti e piazzette in cui esprimere lo spirito della città: perché non raffigurare protagonisti del passato vicino e lontano, vicende emblematiche, osservazioni acute e spiritose, idee nuove, speranze? E farlo con un linguaggio accessibile a tutti, che colpisca l’occhio e accenda la mente, che stupisca e incuriosisca il passante? In una città come questa, rinomata ormai a livello internazionale, graffiti e murales potrebbero davvero essere la ciliegina sulla torta.

Immaginate volti giganteschi alla Vhils di Ariosto, Savonarola, De Pisis, Boldini, De Chirico, Antonioni, Bassani o dei personaggi di loro invenzione…

vhils

O alla Daviù…

diavu
Ingrid Bergman dipinta su scale di Roma dallo Street artist Diavù

 

Bambinetti alla Banksy che con un gesto simbolico talvolta fanno sorridere, talaltra sfondano il cuore…

O le immagini tragiche ed evocative alla Pignon.

pignon-pasolini
‘Il vangelo secondo Matteo’ dello Street artist Ernest Pignon

Il centro storico è un gioiellino, eppure ci sono tanti angoli in cui si potrebbero lanciare messaggi forti e ironici insieme, come per esempio un bambino che fa la pipì sperando che nessuno lo noti, sotto uno dei volti medievali di cui la città è ricca ma che emanano un tanfo insopportabile. Oppure cestini per il pattume virtuali con la scritta “Se ne trovi uno vero, usalo”, visto che sono così rari lungo le strade.

Sempre all’interno delle Mura ci sono anche edifici che vengono riqualificati, altri eternamente in fase di restauro, altri ancora le cui sorti sono ancora tutte da decidere. Grandi pareti spente, morte, che hanno perso la propria ragion d’essere. Vengono subito alla mente l’ex caserma e i relativi muri di cinta, il Teatro Verdi e le zone limitrofe, l’area dell’ex Ospedale Sant’Anna. Perché non approfittarne e invitare street artist a dipingere quelle decine e decine di metri tristi e vuoti, affinché tornino in vita e comunichino qualcosa di bello e di significativo della città o alla città?

Chissà… si può far parlare i muri?

Tutte le immagini sono prese da Internet, clicca le immagini per ingrandirle.

 

Gea Scancarello, pioniera della sharing economy: “Attraverso lo scambio ritroviamo la fiducia negli altri”

Un dato sorprendente: lo scorso Natale ben quattrocentomila persone in Italia si sono mosse utilizzando i servizi di quelle piattaforme web che mettono in contatto gli utenti consentendo loro di condividere beni e risorse, come per esempio un passaggio in auto. E’ un’abitudine che si sta diffondendo: dieci miliardi di euro è il valore attributo a livello di Unione europea a questa nuova economia di scambio, ancora tutta da esplorare.
Le domande sono tante. Cosa si intende per sharing economy, che dimensioni ha assunto il fenomeno in termini economici e dal punto di vista dei comportamenti, come si stanno riorientando i modelli di consumo e di produzione in risposta a questa nuova significativa tendenza e, infine, quali effetti avrà nel medio e lungo periodo ‘l’economia della condivisione e dello scambio’ in rapporto agli assetti e alle relazioni comunitarie. Per sciogliere questi interrogativi ci siamo rivolti a Gea Scancarello, che della sharing economy è fra le più acute osservatrici.

Ferraraitalia ha in programma per lunedì prossimo 29 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea un nuovo incontro del ciclo “Chiavi di lettura, opinioni a confronto sull’attualità”, al quale parteciperanno i sociologi Maura Franchi e Bruno Vigilio Turra [leggi l’articolo di presentazione]. Titolo: “Solidali e felici, un altro mondo è possibile: dal mutualismo alla sharing economy“.

Gea Scancarello non potrà personalmente presenziare per sopravvenuti impegni, ma partecipa idealmente con questa riflessione che presentiamo in forma di audio-intervista realizzata dal nostro direttore Sergio Gessi.

[clic sulla barra per ascoltare]

gea-scancarelloGea Scancarello, giornalista, è autrice del citatissimo volumeMi fido di te. Lavorare, mangiare, viaggiare, divertirsi: un nuovo modo di vivere con gli altri e salvarsi”, edito la scorsa primavera da Chiarelettere [leggi un estratto].
Considerata un’esperta dei temi connessi alla sharing economy,  di sé, nel suo blog “Pane e sharing” [vedi] scrive: “Ho la tendenza a saltare su qualsiasi aereo possa portarmi a scoprire un pezzo di mondo e una passione per le rivoluzioni, meglio se da vivere e raccontare. Ho lavorato per Mondadori, Rcs e News30, occupandomi di mondo e socio-economia. Mi sono seduta a chiacchierare con Chomsky, Le Goff e Sepulveda; ho visto gli Indignados spagnoli conquistare Puerta del Sol e ho seguito la campagna elettorale di Barack Obama; sono stata nel deserto tra i Saharawi, tra i grattacieli di Saigon e nei campi profughi del Medio Oriente. Se condividere è nel mio Dna, la sharing economy potrebbe essere una chiamata. E Pane e sharing nasce per questo”.

Animi Volubili

26 febbraio 2016: inizia a Ferrara la tre giorni del Tag Festival, giunta alla sua terza edizione e intitolata quest’anno “Promesse…e sposi”. Il programma completo e aggiornato su www.tagfestival.it

Alessandro-Fullin
Alessandro Fullin

Se l’amore non dura una vita possiamo anche affermare che non dura una settimana. Attenzione dunque agli uomini che si innamorano di voi la domenica, rimangono estasiati anche il lunedì, propongono di sposarvi in Olanda il mercoledì, delusi di non aver trovato un volo low cost il giovedì restano indecisi sul da farsi il venerdì e capiscono improvvisamente sabato che voi non siete l’amore della loro vita. (Alessandro Fullin)

Acrobati

Dopo una lunga assenza da solista, Daniele Silvestri rilascia un nuovo album: “Acrobati”, definito dallo stesso Silvestri e dalla critica come il miglior lavoro di tutta la carriera dell’artista romano.

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

Centrale di Caorso, l’assessore Gazzolo sul decommissioning

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Inesistente l’ipotesi che sia individuato come sito per il deposito nazionale delle scorie nucleari. Adesso occorre accelerare il processo di dismissione dell’impianto”.

Bologna – Accelerare il processo di dismissione della Centrale di Caorso da parte di Sogin, la società di Stato incaricata del decommissioning e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi; fare chiarezza sulla governance della società; prendere atto che Caorso non sarà sede del deposito nazionale di scorie nucleari. Questi i principali temi che l’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo porterà al Tavolo per la trasparenza.
“Convocherò entro aprile il Tavolo che presiedo e che abbiamo istituito per garantire il più ampio livello di conoscenza, partecipazione e comunicazione nei confronti di tutti i soggetti interessati alle attività inerenti la dismissione dell’impianto – sottolinea Gazzolo – . Il decomissioning avanza con eccessiva lentezza, in un quadro di difficoltà che contrassegna la situazione di Sogin. Occorre fare chiarezza, per consentire la prosecuzione delle attività funzionali al miglioramento delle attuali condizioni di sicurezza del sito. Ciò in attesa che il Governo individui il deposito nazionale delle scorie nucleari”.
L’assessore ricorda che il sito di Caorso risulta escluso dai criteri di Ispra (l’Autorità tecnica competente all’approvazione e al controllo delle attività), come emerge anche nella Guida tecnica disponibile in rete. Tale esclusione riguarda ‘le aree caratterizzate da rischio e/o pericolosità geomorfologica e/o idraulica di qualsiasi grado e le fasce fluviali’, in coerenza con il Piano di assetto idrogeologico dell’Emilia-Romagna.
“L’ipotesi che Caorso sia individuato come sito per il deposito nazionale è inesistente, ed è sbagliato continuare a paventare questa eventualità – conclude l’assessore – . Pensare di sospendere le attività funzionali al miglioramento delle condizioni del sito, come la ristrutturazione dei depositi e la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi pregressi che dovrebbero essere trasportati all’estero per essere compattati, non solo è incomprensibile, ma contrasta con la necessità di continuare a garantire la sicurezza dei territori interessati”.

Coldiretti Ferrara: sicurezza nelle aree rurali e pensionati. Domani venerdì 26 febbraio un incontro a San Vito

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

In occasione della Giornata del Pensionato in programma venerdì 26 febbraio a partire dalle 9.30, anche un incontro tra i Pensionati di Coldiretti Ferrara e la Questura per parlare di sicurezza e prevenzione in campagna. Prevista anche la consegna degli attestati di Riconoscenza alla memoria dell’On. Cristofori e del Cav. Faccini.

Appuntamento al Ristorante Ottocento, a San Vito di Ostellato, domani, venerdì 26 febbraio con la consueta Giornata Provinciale del Pensionato, organizzata dalla Associazione Pensionati Coldiretti di Ferrara.
Il programma prevede, a partire dalle 9.30, la celebrazione della Messa ed a seguire i saluti del presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli e del presidente dei Pensionati di Ferrara, Alberto Sartori, cui farà seguito l’intervento dei funzionari della Questura di Ferrara ai quali è affidato il compito di trattare il tema della sicurezza nelle aree rurali. Questo tema infatti è stato ritenuto di notevole interesse per gli associati: “Sempre più spesso assistiamo al proliferare di fenomeni criminosi, anche nelle nostre campagne – evidenzia infatti Alberto Sartori – con furti di attrezzature, di carburante ed anche raggiri e truffe perpetrati sovente proprio a danno di persone anziane e deboli. Da qui l’idea di un confronto con chi si occupa ogni giorno di sicurezza, ovvero le forze di polizia, per avere spunti utili a fronteggiare per quanto possibile questi fenomeni”.
Mauro Tonello presidente regionale di Coldiretti e Giorgio Grenzi, presidente nazionale di Federpensionati, faranno una panoramica dello stato dell’arte del settore e delle attività dell’organizzazione nell’ambito della tutela del lavoro autonomo, delle rendite pensionistiche e del welfare, oggi più che mai messo in discussione dai tanti progetti di riduzione della spesa.
“Un altro momento importante infine – sottolinea Sergio Gulinelli – sarà quello della consegna degli Attestati di Riconoscenza, che quest’anno saranno assegnati alla memoria di due importanti personalità legate a Coldiretti, ovvero il Cav. Wilmer Faccini e l’On. Nino Cristofori. Persone che nell’organizzazione sono cresciute e che anche nei ruoli poi rivestiti anche al di fuori di Coldiretti, non hanno mai mancato di ricordare il loropercorso e di operare per la crescita dell’organizzazione e della categoria dei coltivatori diretti e delle loro famiglie. Ai loro familiari consegneremo una targa a ricordo e riconoscenza di quanto fatto in tanti anni di impegno e dedizione”.
La Giornata, che ogni anno vede la partecipazione di decine di associati, si concluderà con il pranzo conviviale.

Prosegue la sperimentazione della misurazione puntuale dei rifiuti

da: Area s.p.a.

In programma un nuovo ciclo di incontri pubblici a Ro e Formignana.

È iniziata la campagna informativa sul proseguimento della sperimentazione del sistema di misurazione dei rifiuti nei comuni di Ro e Formignana. La sperimentazione, partita nell’estate del 2015, è mirata a raccogliere i dati necessari per la definizione e l’applicazione, a partire dal 2017, della cosiddetta ‘Tariffa puntuale’.
Tutti i cittadini e le imprese dei due comuni riceveranno dunque in questi giorni a domicilio una comunicazione congiunta da parte di Area e dell’Amministrazione comunale, contenente un pieghevole informativo e l’invito agli incontri pubblici programmati a partire da lunedì 29 febbraio.
In occasione degli incontri, i tecnici di Area illustreranno i dati raccolti nei primi mesi della sperimentazione e descriveranno le novità previste a partire dal mese di marzo, che riguarderanno principalmente la raccolta di plastica e lattine e quella del verde. Per il sacco giallo aumenterà la frequenza di raccolta, che da quindicinale passerà a settimanale almeno fino a fine anno. Per il verde ci saranno invece due novità: lo svuotamento ordinario del bidone verde (indicato nel calendario 2016 del porta a porta consegnato a gennaio) resterà quindicinale per tutto l’anno, ma sarà attivato – per chi dispone del bidone carrellato –
un nuovo servizio su richiesta, denominato “ExtraVerde”, attivo da marzo a novembre nelle settimane in cui non è prevista da calendario la raccolta ordinaria. Saranno inoltre spiegate le regole per l’esposizione dei bidoni con microchip e le modalità per la richiesta di eventuali contenitori aggiuntivi per chi ritenesse insufficiente la dotazione consegnata inizialmente.
Di seguito il calendario degli incontri programmati nei due comuni.
Comune di Ro:
– lunedì 29 febbraio, ore 18.30, Circolo Arci di Alberone
– martedì 1 marzo, ore 18.30, Circolo Arci di Guarda
– giovedì 3 marzo, ore 18.30, Centro Civico di Ro
– lunedì 7 marzo, ore 18.30, Bar “Barazz” di Zocca
– mercoledì 9 marzo, ore 18.30, Circolo Arci di Ruina
Comune di Formignana:
– lunedì 7 marzo, ore 21.00, Teatro di Formignana

Cronacacomune: la newsletter del 25 febbraio 2016

da: ufficio Stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Le parole della democrazia’: conferenza venerdì 26 febbraio alle 17
Indagando sull’intreccio tra beni comuni ed etica
25-02-2016

Sarà dedicata alle connessioni tra il tema dei beni comuni e il tema dell’etica la nuova conferenza del ciclo ‘Le parole della democrazia’ in programma venerdì 26 febbraio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Ad approfondire l’argomento sarà Laura Pennacchi, con introduzione a cura di Roberto Cassoli.
Il ciclo di conferenze è promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Nel dibattito pubblico e nella mobilitazione politica contemporanei spiccano due emergenze che occupano la scena: la questione dei beni comuni e la questione dell’etica. Tra i due problemi c’è una stretta relazione e la simultaneità del loro riproporsi è pregna di significato, ma la natura del loro intreccio non è autoevidente ed è, anzi, ricca di connessioni – bene comune e beni comuni, ‘essere-in comune’ e democrazia, ‘sfera pubblica’ e qualità del vivere e così via – tutte da dipanare, ricostruire, indagare.

STORIA DELLA SANITA’ FERRARESE – Incontro sabato 27 febbraio a Palazzo Roverella
Ricordando l’opera di Carmelo Fersini, tra medicina e cronobiologia
25-02-2016

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Sabato 27 febbraio con inizio alle 9, nel Salone d’Onore di Palazzo Roverella (corso Giovecca 47, Ferrara), l’associazione “De Humanitate Sanctae Annae” (che promuove la ricerca e la conoscenza della storia della medicina di Ferrara), organizza il ‘VI Mandini Day’, in ricordo di Alberto Mandini nel settimo anniversario della scomparsa. L’evento, realizzato con la collaborazione del Circolo dei Negozianti e della Società Medico Chirurgica di Ferrara, svilupperà il tema: “Medicina e Cronobiologia: le opere e i giorni del Professor Carmelo Fersini”. Nato a Napoli il 5 aprile 1930 e laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Bari a soli ventidue anni il 9 luglio 1952, Carmelo Fersini svolse la sua opera di medico universitario a Ferrara, fino a succedere nella Cattedra di Clinica Medica a Raffaele Pansini, Angelo Baserga, Giovan Battista dell’Acqua, continuando nella città estense l’attività dei suoi predecessori e Maestri.

Il Professor Fersini fu, fra i primi in Italia, a destare l’interesse per la “Cronobiologia”, alla quale dedicò studi e ricerche, anche nelle applicazioni terapeutiche, formando una scuola innovativa e moderna, ancora attivissima. Agli studi medici affiancò sempre la passione per i classici, e certo non gli mancò la conoscenza del poema di Esiodo “Le Opere e i Giorni” (VIII secolo a.C.), che metteva in relazione alle stagioni e al tempo le attività umane, riferimento letterario che ha ispirato l’Associazione De Humanitate Sanctae Annae nel comporre il titolo dell’incontro.

Ricorderanno e racconteranno Carmelo Fersini (uomo, maestro, clinico e scienziato) familiari, amici, colleghi e allievi: particolarmente significative le testimonianze, come quelle di Roberto Manfredini, Alberico Borghetti, Giuseppe Fersini, Giovanni Battista Panatta, Rosario Cultrera e Alessandro d’Ambrosi.

Nell’ambito dell’evento sono previsti brevi intermezzi musicali da opere di Giuseppe Verdi, il quale soggiornò all’Albergo Europa di Ferrara (oggi, come allora, confinante con Palazzo Roverella) ed ebbe amico il ferrarese Temistocle Solera, famoso librettista verdiano. Ad eseguire le musiche al pianoforte, accompagnato dalla voce della Soprano Sabrina Brigo, sarà il Maestro Simone Fermani, discendente di Giuseppe Verdi, che illustrerà al pubblico il significato di alcune celebri composizioni. Una “scansione del tempo” musicale da non perdere.

L’evento si avvale del patrocinio e della collaborazione di numerose istituzioni e associazioni, quali l’Università degli Studi, il Comune di Ferrara, l’Azienda Ospedaliera Universitaria e l’Azienda Sanitaria Locale.

AREA GIOVANI – Da sabato 5 marzo in via Labriola sei lezioni per realizzare una storia dalla A alla Z
“Comics Time”, torna il corso di fumetti ad Area Giovani con la disegnatrice Veronica Rossi
25-02-2016

Il legame che unisce il centro comunale Area Giovani (via Labriola 11) al mondo delle chine e dei colori è pluriennale, per questo anche quest’anno – dopo il successo delle precedenti edizioni – tra i laboratori Sapere&Fare organizzati per il 2016 è stato deciso di confermare “Comics Time”: il corso di fumetto curato dalla talentuosa Veronica Rossi, diventato ormai un classico, sempre richiesto e apprezzato.

Veronica, giovane disegnatrice con alle spalle una grande esperienza sia nel mondo del manga
che nello stile americano, terrà le proprie lezioni di sabato pomeriggio, dalle 15 alle 17. La prima si terrà sabato 5 marzo e sarà dedicata all’anatomia dei personaggi. Gli appuntamenti a seguire riguarderanno: prospettiva, costruzione della storia, sceneggiatura, inchiostrazione e colorazione.
Sei incontri che permetteranno ai partecipanti – sia ai principianti che ai più capaci – di imparare come realizzare un fumetto dalla A alla Z.

Per frequentare il laboratorio è necessario prenotare poiché i posti sono limitati. I prossimi corsi ad essere attivati saranno: “Make Up | Hurry Up”, per imparare trucchi particolari o per occasioni speciali, prima lezione venerdì 11 marzo dalle 16 alle 18, “Non perdere lo smalto”, per scoprire tutti i segreti della nail art, “Come frulla”, per tutti i fanatici del calcio balilla.

Tra marzo e aprile invece verranno avviati: “AG ink”, corso propedeutico alla realizzazione di tatuaggi, “Press Play”, per chi vuole avvicinarsi al videomaking, “Lumens”, per realizzare collettivamente un progetto di mapping.

Per informazioni e iscrizioni scrivere all’indirizzo areagiovani@edu.comune.fe.it oppure telefonare al numero 0532 900852. Si possono contattare gli operatori di Area Giovani anche visitando il centro durante gli orari di apertura al pubblico – in via Labriola 11, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18, giovedì dalle 15 alle 23 – oppure scrivendo alla pagina Facebook. (Nella foto Veronica Rossi)

(Comunicato a cura di Area Giovani del Comune di Ferrara)

MOBILITA’ – A partire da martedì 1 marzo
Nuovi orari di apertura del Centro Unico Permessi di viale IV Novembre
25-02-2016

A partire da martedì 1 marzo il Centro Unico Permessi (C.U.Per.) di viale IV Novembre 9 osserverá il seguente orario di apertura al pubblico:

>> Permessi ZTL e vetrofanie: dalle 7,30 alle 13 dal lunedí al sabato. Chiuso pomeriggio e festivi

>> Contrassegni invalidi: dalle 8 alle 13 dal lunedi al venerdí. Chiuso il pomeriggio, sabato e festivi.

LAVORI PUBBLICI – La ripresa la prossima settimana, con data ancora da definire
Rimandati per maltempo i lavori in piazza Buozzi a Pontelagoscuro
25-02-2016

Causa condizioni meteo avverse, le operazioni di asfaltatura e la conseguente chiusura totale al traffico di piazza Bruno Buozzi a Pontelagoscuro è stata rimandata alla prossima settimana, con data ancora da definire.

Info su Cronacacomune

ASSESSORATO ALLO SPORT – L’incontro di pugilato in calendario sabato 5 marzo al Casino Sands a Bethlehem
Il superwelter ferrarese Marcello Matano a New York sfida Julian Williams nella Semifinale Mondiale IBF
25-02-2016

Si è svolta in mattinata (giovedì 25 febbraio) nella residenza municipale la presentazione della Semifinale Mondiale IBF pesi superwelter – in calendario il prossimo sabato 5 marzo al Casino Sands di New York – nel corso della quale il pugile ferrarese Marcello Matano della Ferrara Boxe ASD sfiderà Julian Williams.

A fianco di Marcello Matano all’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, il tecnico sportivo di Ferrara Boxe e allenatore di Marcello Matano Roberto Croce, il tecnico sportivo e il preparatore atletico Paolo Buttini e Matteo Guerzoni.

“Dopo un 2015 caratterizzato da un percorso di sole vittorie, – così riporta in una nota la società organizzatrice – tutte ottenute in match titolati a livello internazionale, la IBF colloca Matano al sesto posto del ranking mondiale. E l’occasione della vita arriverà il prossimo 5 marzo, con la semifinale mondiale: per questo incontro infatti sarà in palio il primo posto nel ranking, che significa diventare sfidante ufficiale del campione del mondo ad interim Jermall Charlo”.

“Negli ultimi due anni il pugilato a Ferrara ha avuto un grande rilancio. – ha affermato l’assessore Simone Merli – Grazie a Matano e ad altri ragazzi appassionati di questa disciplina abbiamo potuto assistere ad una boxe di qualità. Anche a nome dell’Amministrazione comunale sono orgoglioso per questa nuova sfida che parte da Ferrara, grato ad un atleta ferrarese che fino ad ora ci ha sempre fatto divertire e al quale non posso che augurare nuovi successi. Certi che tutti faremo il tifo per lui”.

La risposta del sindaco Tiziano Tagliani e dell’ass. comunale Caterina Ferri all’interpellanza del consigliere comunale Fiorentini (SEL) sulla situazione produttiva e manutentiva degli impianti del Petrolchimico
25-02-2016

Il consigliere comunale Leonardo Fiorentini (SEL) aveva depositato il 18 gennaio scorso un’interpellanza relativa alla situazione produttiva e manutentiva degli impianti del petrolchimico, a cui il Sindaco e l’Assessore Ferri hanno dato risposta scritta.

In particolare, per quanto riguarda gli episodi di attivazione dei dischi di rottura presso l’impianto di produzione Polietilene GP10 della Ditta Versalis S.p.A che si sono verificati rispettivamente nei gironi 8, 15 gennaio e 1 febbraio 2016, il Sindaco, al fine di verificare se tali episodi abbiano comportato danni ambientali o abbiano comunque costituito pregiudizio per la salute dei cittadini ha richiesto un riscontro agli Enti competenti in materia ambientale (ARPA, AUSL e Comando VVFF). Le risposte degli Enti interpellati mettono in evidenza che gli eventi che si sono verificati non hanno né determinato danni ambientali né causato rischi alla salute dei cittadini.

Ciò è stato sottolineato diffusamente dai tecnici di ARPAE anche in occasione della commissione consigliare tenutasi martedì 23 in Comune, proprio sui temi legati alle cause dell’inquinamento dell’aria.

La Ditta Versalis S.p.A. ha prodotto in data 19 febbraio 2016, così come previsto dagli atti autorizzativi, una relazione descrittiva riportante l’analisi delle possibili cause che hanno determinato gli eventi di cui sopra indicando anche tutte le attività eseguite al fine limitare al minimo la possibilità che tali eventi si ripetano. La relazione è stata presentata al Comune e agli enti di controllo, e dopo averla analizzata il Comando dei VVFF, in data 22 febbraio 2016, ritenendo che questa fosse esaustiva, ha espresso il proprio nulla osta alla rimessa in marcia dell’impianto GP10 con le modalità descritte nella nota di Versalis.

Pertanto l’impianto verrà riavviato presumibilmente entro la fine del mese di febbraio, in costante raccordo tra l’azienda e gli enti preposti al controllo, al fine di verificare ulteriormente la risoluzione dei problemi che hanno causato gli episodi di gennaio.

“Per quanto riguarda le intenzioni dell’amministrazione rispetto al futuro del Petrolchimico”, dichiara il Sindaco, “non manchiamo di sottolineare come le Società insediate nel Polo rappresentino una risorsa in termini di posti di lavoro per l’intero territorio Comunale e non solo, pertanto, così come è sempre stata, l’intenzione di questa amministrazione è quella di continuare con la promozione delle aree per l’insediamento di nuove Società che consentano un recupero delle aree attualmente dismesse e nello stesso tempo producano la formazione di nuova occupazione. Il raggiungimento di questo obiettivo non sarà di certo perseguito a discapito della sicurezza e del rispetto delle normative ambientali vigenti”

NOTA DEL 25 FEBBRAIO 2016

Sul cartello di ricerca personale femminile
di Annalisa Felletti *

25-02-2016

CARTELLO RICERCA PERSONALE FEMMINILE LIBERO DA IMPEGNI FAMILIARI

“Sono stata informata questa mattina da una collega sulla esposizione di un cartello scritto a penna, presso una attività commerciale del centro, circa la ricerca di una “commessa libera da impegni familiari”…. Se non fossimo già in piena Quaresima, mi verrebbe da pensare ad uno scherzo di carnevale di cattivo gusto o ad una provocazione…”
Così risponde l’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara Annalisa Felletti circa l’episodio in oggetto, rimbalzato alla velocità della luce all’attenzione dei social ferraresi.
Nel frattempo il cartello è stato nel corso della mattinata sostituito da uno più “politicamente corretto”.

“Dopo essermi confrontata anche con la Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune Dott.ssa Deanna Marescotti, per condividere opinioni in merito a questo ennesimo “ritorno al medioevo” su tutta una serie di diritti non rispettati che colpiscono non solo i cittadini in cerca di lavoro ma anche la dignità del genere femminile, ho ritenuto di procedere presso la Direzione Territoriale del Lavoro e presentare una segnalazione formale”.

Insieme alla Consigliera Provinciale delle Pari Opportunità, dott.ssa Donatella Orioli e a Deanna Marescotti, prendiamo le distanze da questa comunicazione illegale oltre che incivile e faremo quanto in nostro potere per far sì che quel cartello venga rimosso al più presto.

E’ evidente che la difesa dei diritti e delle pari dignità e opportunità per ogni essere umano, seppur conquistata a livello normativo, non lo è a livello culturale e va presidiata e difesa quotidianamente e con l’apporto di tutti.
Ringrazio quindi chi ha prontamente evidenziato tale cartello, che non deve assolutamente essere il “biglietto da visita” e di presentazione della nostra bella città.

Annalisa Felletti – * assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara

Donatella Orioli – Consigliera di Parità Provincia Ferrara

Deanna Marescotti – Presidente Commissione Consiliare P.O.

Nota del 25 febbraio 2016

CELEBRAZIONI ORLANDO FURIOSO – Nella sede di Palazzo Paradiso a Ferrara
Primo incontro del Comitato nazionale Ariosteo. Esperti da tutta Italia al lavoro
25-02-2016

Stamane si è tenuto il primo incontro del Comitato Nazionale Ariosteo, all’interno del Teatro Anatomico della Biblioteca dedicata al grande poeta Estense. Per i cinquecento anni dell’Orlando Furioso si sono mossi specialisti e appassionati da tutta la Penisola, avendo come ente promotore di riferimento il Comune di Ferrara e i suoi tecnici. «Il Comitato sta già esaminando proposta per proposta – ha esordito il sindaco Tagliani -. L’elenco è molto ricco e concreto, e investirà la città in maniera particolare, ma non solo. L’eco del poema si diffonderà anche negli atenei europei e supererà l’Oceano Atlantico». Oltre all’amministrazione comunale, si occuperà della promozione legata alle attività del Comitato anche l’Associazione culturale “Bradamante”, della quale è scesa per l’occasione una delegazione dalla Valtellina (http://associazionebradamante.blogspot.it/).

«La cifra messa a disposizione dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per le celebrazioni è di 70mila euro – ha argomentato Giovanni Lenzerini, capo di gabinetto del sindaco – e altrettanti saranno destinati al centenario della nascita di Bassani. Dopo aver vagliato i contributi, il Comitato ha passato in rassegna ogni richiesta di patrocinio da parte delle associazioni culturali, per mantenere alta la qualità delle iniziative affiliate. Per quanto riguarda le iniziative che più interessano la nostra città, al di là della mostra prevista a Palazzo dei Diamanti, che metterà in risalto l’intero patrimonio rinascimentale di Ferrara, diverse energie saranno impiegate per valorizzare il prezioso lasciato ricevuto dalla Biblioteca del professor Segre. L’accademico pluritradotto, difatti, non era solo un addetto ai lavori, ma anche un collezionista e, tra i pezzi unici, ci ha donato un’edizione del Furioso datata 1532. In vista del prossimo autunno non è da tralasciare la settimana di alti studi curata dall’Istituto di Studi Rinascimentali».

Ferrara e provincia sono al centro del coordinamento, ma tra i presenti c’erano dei giovani professori delle università americane e canadesi, molto interessate a sviluppare il tema dell’Ariosto. Dalla mattinata è emerso un aspetto decisivo: le gesta di Orlando stanno stimolando un’attenzione nei confronti dell’Italia che va oltre le sue radici letterarie. Una curiosità provocata dal Comitato, ma amplificata dal web, che potrebbe alimentare una serie di contatti fertili per il futuro culturale della città.

Approccio integrato e sapere concretizzato: due nuovi orizzonti lanciati dalla conferenza nazionale “Acqua, motore della green economy”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“I Consorzi di bonifica sono esempio di quella concretezza del sapere, che dovrebbe essere base per una nuova pianificazione del territorio”: è uno dei concetti (espresso nel caso da Alberto Ferlenga, Rettore dell’Università IUAV di Venezia) attorno al quale si sta coagulando consenso alla Conferenza Nazionale “Acqua, motore della green economy”, organizzata a Firenze dall’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
Un altro, nuovo concetto condiviso è quello di “approccio integrato” (lanciato, ad esempio, da Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti), vale a dire un piano nazionale di progetti, che uniscano funzioni di difesa idrogeologica e di salvaguardia dell’ambiente. Tale concetto è stato ripreso anche da Gaia Checcucci, Direttore Generale alla Salvaguardia del Territorio e delle Acque presso il Ministero dell’Ambiente, che ha annunciato l’imminente presentazione dei masterplan per la pianificazione del sistema nazionale delle acque secondo il modello richiesto dall’Unione Europea.
Terzo concetto, su cui l’ANBI è impegnata a “creare rete” è quello della legalità, un’esigenza crescente anche nel mondo legato alla gestione della risorsa idrica. In questo quadro, Salvatore Giacchetti, Presidente Aggiunto Onorario del Consiglio di Stato, propone l’introduzione del reato di attentato all’ambiente.
La concretezza dell’agire dei Consorzi di bonifica è stata riconosciuta nell’intervento di Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che ha sottolineato come i 300 milioni destinati al Piano Irriguo Nazionale siano una scelta a favore del “made in Italy” agroalimentare da frequentare tramite la affidabilità e la buona reputazione dei Consorzi di bonifica, sottolineando come la gestione collettiva ed integrata dell’acqua fatta dai Consorzi di bonifica sia una risorsa per il Paese e che per questo si sta pensando di ampliarne l’area di operatività.
Nella mattinata sono intervenuti anche Michele Pisante, Commissario Delegato CREA; Massimiliano Atelli, Pubblico Ministero presso la Procura della Regione Toscana- Corte dei Conti; Massimo Bastiani, Coordinatore Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume; Andrea Goltara, Direttore del Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale (C.I.R.F.).
“Il trait d’union degli interventi finora presentati – commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – conferma la nostra tesi: da Firenze può, anzi deve nascere un’alleanza fra quanti sostengono una crescita e del Paese, legata alla valorizzazione di quella economia del territorio, di cui l’acqua è elemento fondamentale.”
“La Conferenza Nazionale Acqua, motore della green economy, organizzata in occasione dei 50 anni dall’alluvione fiorentina, un passo importante – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – che testimonia la maturità della proposta dei Consorzi di bonifica, la cui esperienza è ormai capace di coagulare interessi trasversali: dalle Istituzioni alla società civile.”

Ricostruzione, nuove opportunità per contributi con fondi Inail per le imprese con carenze strutturali nei capannoni e per i quali occorre aumentare la sicurezza

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Le prenotazioni vanno fatte entro il 15 marzo 2016. Saranno finanziati interventi fino a un massimo di 500 mila euro.

Bologna – Nuove opportunità per contributi con fondi Inail a favore delle imprese con carenze strutturali nei capannoni e per i quali occorre aumentare la sicurezza. Lo stabilisce l’ordinanza (la n° 7 del 19 febbraio 2016) firmata da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla Ricostruzione relativa alle modifiche dell’Ordinanza n. 91 del 29 luglio 2013.
L’ordinanza è consultabile sul sito http://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
Il provvedimento riguarda solo le imprese che, anche in relazione alla propria ubicazione territoriale rispetto alle mappe di massimo scuotimento curate da Ingv, risultano non danneggiate dal sisma.
Le imprese che vorranno aderire a questa opportunità dovranno fare istanza preliminare di prenotazione sul cosiddetto bando Inail entro la data del 15 marzo prossimo.
Inoltre l’Ordinanza prevede l’estensione anche alle imprese senza dipendenti iscritti Inps-Inail ed anche l’aumento del contributo per la messa in sicurezza (rimozione carenze) e miglioramento sismico per un totale di interventi fino a un massimo di 500 mila euro (prima erano 200 mila euro). Inoltre, l’Ordinanza recepisce la possibilità di elevare il contributo dal 70% al 100%. La raccolta di tutte le prenotazioni che giungeranno al 15 marzo permetterà tra l’altro anche la possibilità di stimare la provvista di risorse necessarie. «Un eventuale aumento percentuale del contributo, dipende dalle richieste effettive che arriveranno.
«È stato necessario un lungo ma importante lavoro di squadra tra le Regione e il Governo – sottolinea l’assessore regionale alle attività produttive e Ricostruzione post-sisma Palma Costi – ma alla fine questo ci ha permesso di ottenere a livello nazionale un nuovo Decreto che amplia in modo importante le categorie di aziende che potranno ora fare richiesta. Tra queste anche le aziende senza dipendenti oppure le proprietà che fino ad oggi non riuscivano ad agire pur in presenza di un locatario».
Saranno inoltre ammesse a presentare l’istanza preliminare anche le imprese agricole benché al momento non sono ricomprese nelle categorie ammissibili. «La ratio – spiega l’assessore Costi – è quella di ammettere le richieste, in attesa della pronuncia ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, auspicando che vi sia una deroga a quanto precedentemente stabilito. Inoltre, con una nuova ordinanza verranno fissati la nuova data per la presentazione delle domande, la percentuale del contributo pubblico e i nuovi soggetti ammissibili».
La dotazione messa a disposizione complessivamente dall’Inail è di 74 milioni di euro: ad oggi, a fronte di 1.017 domande presentate sono state assegnate risorse per 27 milioni di euro, di cui 21 già liquidati, a 798 imprese.

Caccia: l’Assemblea Legislativa ha approvato la nuova legge regionale

da: ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia-Romagna

“Semplificazione delle procedure autorizzative e protagonismo dei territori”: soddisfazione di Rontini e Molinari.

L’Assemblea legislativa ha approvato, con emendamenti, il progetto di legge di iniziativa della Giunta che introduce modifiche alla legge regionale per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria.

“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto. – affermano Manuela Rontini e Gian Luigi Molinari, rispettivamente Presidente Commissione Territorio e Ambiente e relatore della legge –Lo scopo del progetto di legge era quello di adeguare le norme regionali in materia di protezione della fauna selvatica e di attività venatoria alle novità legislative introdotte dalla riforma del sistema di governo regionale e locale e dal Collegato ambientale alla legge di Stabilità, che ci ha permesso di apportare utili semplificazioni normative in merito alle procedure autorizzative per gli appostamenti fissi e le altane, dando finalmente chiarezza interpretativa”.

Il testo licenziato dall’Assemblea è contraddistinto dal subentrare del ruolo della Regione rispetto alle Province, preservando però la forte territorialità del settore, dalla rilevanza attribuita al confronto territoriale attraverso il ripristino delle commissioni consultive locali e dalla razionalizzazione delle procedure, sarà infatti sufficiente una comunicazione preliminare, in carta semplice, per i nuovi appostamenti fissi e\o altane che abbiano le caratteristiche definite dal Collegato ambientale e per sanare i vecchi appostamenti analoghi.

“Il lavoro svolto grazie al coinvolgimento delle associazioni venatorie, del mondo agricolo e delle associazioni ambientaliste, ascoltando i territori, anche in collaborazione con i colleghi della Lega Nord con cui abbiamo condiviso alcuni emendamenti, – proseguono i Consiglieri – ci ha portato ad un risultato importante che rende più semplice l’esercizio di una caccia sostenibile”

Giovedì 3 marzo presentazione del volume “Il tempo degli uomini e il tempo delle cose. La vita di Clorinda” di Alessandro Rigi Luperti

da: Museo del Risorgimento e della Resistenza Ferrara

Giovedì 3 marzo 2016, ore 16:00, al Museo del Risorgimento e della Resistenza, si terrà la presentazione del volume “Il tempo degli uomini e il tempo delle cose. La vita di Clorinda” di Alessandro Rigi Luperti, organizzata in collaborazione con la Fondazione Bassani.

Proficuo l’incontro in Municipio con operatori del Lido di Volano e associazioni di categoria

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Mercoledì sera in sala Consiglio il Sindaco Marco Fabbri ha incontrato i rappresentanti territoriali delle associazioni di categoria, congiuntamente ad un gruppo di operatori del Lido di Volano, con lo scopo di gettare le basi per prospettive di sviluppo future, dopo che è venuto meno il progetto di realizzazione di un campeggio.

Due imprenditori, Filippo Conventi (Bagno Schiuma) e Diego Ferroni (Ristorante Max) hanno chiesto che venga avviata una progettualità alternativa, unitamente ad una serie di interventi di riqualificazione della duna e della retro duna con collegamento ciclopedonale e illuminazione pubblica.

L’idea di trovare una soluzione immediata nell’area all’interno della quale avrebbe dovuto sorgere un campeggio, è stata condivisa da tutte le parti, in modo da migliorare l’accoglienza del Lido di Volano, superando la sosta selvaggia e il campeggio abusivo, verificatisi negli ultimi anni, in un’ottica di valorizzazione complessiva della località turistica.

Dario Carli e Mauro Balestra (CNA) hanno richiesto di proporre nell’immediato alla Provincia di Ferrara di recintare l’area con staccionate di legno, in modo da impedire la sosta selvaggia sulle aree verdi e, contestualmente hanno suggerito di procedere speditamente con l’estensione del progetto dei parcheggi a pagamento, per mettere ordine e decoro al retro-spiaggia del Lido di Volano.

Alessandro Menegatti, presidente della Cooperativa Work & Services, concessionaria del servizio dei parcheggi sui lidi, ha ribadito che le risorse necessarie all’istituzione della sosta a pagamento sono già state accantonate.

Luca Callegarini (Confesercenti), in assenza di altre soluzioni, ha proposto per l’immediato, l’inibizione delle aree verdi, consentendo il libero accesso agli stabilimenti balneari, caldeggiando la proposta di messa in sicurezza di tutta l’area con arredo urbano e pubblica illuminazione.

Traendo le conclusioni del proficuo incontro, il Sindaco Marco Fabbri ha assunto l’impegno di inoltrare istanza alla Provincia di Ferrara, volta ad ottenere la disponibilità dell’area sulla quale avrebbe dovuto sorgere il campeggio, in modo da renderla fruibile, in subordine la chiusura con una staccionata. Sarà trasmessa altresì una richiesta formale all’Agenzia del Demanio di concessione temporanea delle dune e delle retro-dune, per poter avere titolo giuridico a realizzare tali opere. Il Sindaco inoltre ha auspicato di investire i 170mila euro relativi al progetto della sosta a pagamento.

Al fine di addivenire a soluzioni il più largamente possibile condivise, il Sindaco ha aggiornato il confronto ad una riunione da tenersi tra una ventina di giorni.

All’incontro erano presenti anche la Giunta Comunale ed alcuni consiglieri comunali.

Offesa ai martiri delle foibe, Mezzetti: “Stupidi, ignoranti e violenti”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore regionale alla Legalità condanna l’episodio di Bologna: “I responsabili siano presto individuati”.

Bologna – “I gesti vandalici contro la lapide e le corone dedicate ai martiri delle foibe sono da attribuire ad un pericoloso mix di stupidità, ignoranza e culto della violenza”. Così Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Legalità ha commentato l’episodio di Bologna, dove è stato offesa la memoria dei martiri ricordati in via Beroaldo. “Qualunque motivazione è senza senso di fronte a un atto offensivo per tutta la nostra comunità: spero che i responsabili siano presto individuati”.

Sabato 27 febbraio presentazione del libro “La Bibbia di Michelangelo”

da: organizzatoribibbia michelangelo

Sabato 27 febbraio ore 17, presso il Centro Martin Luther King, via Carlo Mayr 110 Ferrara, Piero Stefani presenta il libro “La Bibbia di Michelangelo” (Edizioni Claudiana, Torino, 2015). Il tutto sarà accompagnato da delle proiezioni.
L’incontro inizierà con il saluto del Pastore Emanuele Casalino.
Il nuovo libro fa parte della collana «La Bibbia di…» di cui sono finora usciti questi altri titoli:
– B. Salvarani, La Bibbia di De Andrè
– L. Novati, La Bibbia di Leopardi
– G. Ledda, La Bibbia di Dante
Durante l’evento sarà possibile acquistare i volumetti.

 

Domenica 28 febbraio la premiazione per “Carnevale in Vetrina” a Cento promossa da Ascom

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Verranno svelati, sul palco di piazza Guercino a Cento, a partire dalle ore 15 di domenica 28, (nel corso dell’ultima sfilata del Cento Carnevale d’Europa) i primi tre classificati – individuati dalla giuria composta dalle classi 4 e 5 dell’Istituto professionale “F.lli Taddia” di Cento – della gara “Carnevale in Vetrina” che si è svolta dal 7 al 21 febbraio.
“Bravi a tutti gli oltre 40 commercianti – plaude Marco Amelio, presidente di Ascom Confcommercio Cento promotore del concorso con il supporto del Comune, del Consorzio Cento in Cento e dell’Ente Territorio – che hanno partecipato alla gara e che con la loro fantasia hanno dato un bel contributo a questa edizione 2016 del Cento Carnevale d’Europa rientrata nell’affascinante cornice del centro storico della nostra città. Colgo l’occasione inoltre per ringraziare tutti i carristi delle cinque società carnevalesche che si sono davvero superati con le loro suggestive creazioni allegoriche in una manifestazione – che grazie alla consolidata regia di Ivano e Riccardo Manservisi – è capace di attirare stabilmente su Cento ed il suo centro storico i riflettori dei Media nazionali” conclude Amelio.
I premi alle tre attività commerciali vincitrici sono stati offerti dalla Cassa di Risparmio di Cento.

Viaggio all’interno dei paesaggi dei capolavori rinascimentali

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Balconi sui percorsi artistici e turistici nelle terre del Montefeltro, da Piero della Francesca a Leonardo da Vinci, dal Dittico dei Duchi di Urbino a La Gioconda.

Bologna – E’ il territorio del Montefeltro ad aver ispirato famose opere di celebri pittori del Rinascimento comePiero della Francesca e Leonardo da Vinci. Se da una parte alcuni storici dell’arte ritenevano si trattasse di paesaggi immaginari, altri invece hanno cercato di collocarli geograficamente. Le studiose Rosetta Borchia e Olivia Nesci, ormai definite“cacciatrici di paesaggi”, li hanno ritrovati nel 2007 nel Montefeltro tra Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Dai risultati di queste ricerche emerge che è proprio tra i picchi e le rupi calcaree della Valmarecchia e le dolci colline della valle del Metauro che si sono “materializzati” i più grandi capolavori del Rinascimento italiano. E oggi si sviluppano dei percorsi di turismo culturale legati a questo progetto.

La presentazione
L’iniziativa “Montefeltro Vedute Rinascimentali”, che fa parte del più ampio progetto interregionale “Terre di Piero della Francesca” che coinvolge oltre Emilia-Romagna e Marche anche Toscana e Umbria, è stata presentata oggi nella sede della Regione a Bologna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, Isabelle Mallez direttrice dell’Istituto di Cultura Francese e Console Onorario a Firenze, le “cacciatrici di paesaggi” Rosetta Borchia e Olivia Nesci, Davide Barbadoro Project manager.
Questo progetto – ha detto Mezzetti – è un eccellente esempio di incontro tra turismo e cultura, un settore che negli ultimi dieci anni è cresciuto da 10 al 40% del complessivo movimento turistico e che si caratterizza quindi per un sempre maggiore impatto economico, legato a una visione sostenibile dello sviluppo. Tra l’altro – ha aggiunto l’assessore – quewsto progetto insiste su un territorio straordinariamente attraente dal punto di vista paesaggistico ma anche ricchissimo di turismo tradizionale, con quindi possibilità di un connubio forse unico al mondo per dimensioni”. L’assessore ha concluso ricordanto Tonino Guerra, che proprio in quei paesaggi sviluppò l’idea di “un percorso nei luoghi dell’anima, che stiamo valutando con suo figlio”.

Il progetto
L’avventura è iniziata con l’individuazione di un primo elemento del fondale che è alle spalle di Federico da Montefeltro, nel Dittico dei Duchi di Urbino di Piero della Francesca (esposto alla Galleria degli Uffizi, Firenze), che vede come sfondo la Vallata del fiume Metauro nel territorio dell’antico Ducato di Urbino.
Per l’eccezionalità della scoperta, Rosetta Borchia, pittrice ed esperta di paesaggi d’arte, dà inizio a una serie di ricerche storico-artistiche che insieme alle indagini scientifiche di Olivia Nesci, geomorfologa dell’Università di Urbino ed esperta del paesaggio fisico, porterà al riconoscimento di tutti gli sfondi del Dittico (ritratti di Battista Sforza e di Federico da Montefeltro e I Trionfi).

L’approccio metodologico, assolutamente innovativo, sperimentato per la prima volta su paesaggi pittorici, pone le basi scientifiche per le future indagini che porteranno al ritrovamento di altri sfondi di opere pierfrancescane in tutto il territorio del Montefeltro (San Gerolamo e un devoto, Il Battesimo di Cristo, La Natività e La Resurrezione).
I fondali rappresentati, infatti, riconducono ai paesaggi che Piero incontrava negli abituali percorsi che dalla sua Sansepolcro lo portavano alle Corti di Urbino e di Rimini.
Grazie alla frequentazione assidua e minuziosa di questo territorio, le due ricercatrici maturano e potenziano il proprio metodo sperimentale, associandolo agli aspetti storico-artistici del territorio, alle biografie degli artisti e ai documenti dei loro committenti, agli aspetti matematici, ecologici e di evoluzione del clima per spiegare le possibili modifiche ambientali.

Nel 2008 fanno una scoperta sensazionale: ritrovano il paesaggio della Gioconda di Leonardo da Vinci tra Romagna, Marche, Toscana e Umbria. Grazie alla tecnologia informatica, il territorio viene rilevato e analizzato con audaci diagnostiche come l’utilizzo di droni, che hanno permesso di effettuare voli ad alta quota per osservare con lo stesso “punto di vista” dei grandi pittori.
Dopo la pubblicazione de Il Paesaggio Invisibile. La scoperta dei veri paesaggi di Piero della Francesca (Il Lavoro Editoriale Ed.) le studiose presentano le loro ricerche a convegni nazionali ed internazionali e pubblicano su numerose riviste scientifiche; nel 2012 esce per le edizioni Electa-Mondadori il libro Il Codice P, atlante illustrato del reale paesaggio della Gioconda, e per le ricerche future avranno anche il supporto scientifico del Centro dell’Ateneo di Urbino “Urbino e la prospettiva. L’umanesimo scientifico da Piero della Francesca e Leonardo da Vinci alla rivoluzione galileiana”, di cui Olivia Nesci è docente fondatore.
Da queste scoperte è nato Montefeltro Vedute Rinascimentali, un progetto di grande interesse storico, culturale e turistico, che in questi anni è stato presentato con successo in diversi contesti istituzionali e culturali con conferenze ed una mostra ad Amsterdam, Londra, Sofia, Lione, Manama, Helsinki, Cracovia, Beirut, cui seguiranno Parigi e Istanbul nel corso del 2016, grazie alla collaborazione degli Istituti Italiani di Cultura.

L’11 Aprile questi “paesaggi dipinti” saranno oggetto di una conferenza organizzata da Isabelle Mallez, direttrice dell’Istituto di Cultura Francese e Console Onorario a Firenze, con la presenza di Neville Rowley, esperto di Piero della Francesca, docente all’Ecole du Louvre di Parigi e Conservateur pour l’art italien des XIVe-XVe siècles al Gemäldegalerie e al Bode-Museum di Berlino, e di Paolo Fabbri, semiologo riminese di fama internazionale, che ha ricoperto prestigiosi incarichi presso importanti istituzioni culturali in Italia e all’estero.

Il progetto Montefeltro Vedute Rinascimentali realizzato dall’Associazione omonima, grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna e della Regione Marche, ha sviluppato nuove forme di turismo culturale che, attraverso la creazione di percorsi artistici e paesaggistici, uno staff di esperti e guide preparate ad hoc, portano i viaggiatori all’interno dei “paesaggi misteriosi” delle celebri opere d’arte esposte in musei nazionali ed internazionali, creando un nuovo ed alternativo concetto di museo ed un format assolutamente innovativo per una lettura integrata del territorio.

“I balconi di Piero”
La Provincia di Rimini e la Regione Emilia Romagna, finanziano il progetto “I balconi di Piero”. Si tratta di spazi panoramici, piccoli belvedere disseminati lungo le due strade che Piero percorreva per raggiungere i committenti a Urbino e a Rimini: paesaggi ancora intatti che è possibile ammirare grazie a “punti di avvistamento culturale”, con pannelli didattici in cui sono riprodotte le opere.

Sette balconi su sette “sfondi d’arte” che creano un Museo diffuso tra valli, colline, rupi e alti rilievi:
– Il dittico dei Duchi di Urbino, Ritratto di Federico da Montefeltro;
– Il Dittico dei Duchi di Urbino, Ritratto di Battista Sforza;
– Il dittico dei Duchi di Urbino, I Trionfi;
– San Gerolamo e un devoto;
– La Resurrezione;
– Il Battesimo di Cristo;
– La Natività.

Il progetto Montefeltro, terra della Gioconda
Finanziato dal Gal Montefeltro e dalla Regione Emilia Romagna, prevede l’istallazione di diversi vista point nel territorio del Montefeltro che fa da sfondo al celebre dipinto. Attualmente, col contributo della Regione Emilia-Romagna, ne sono stati realizzati due nel territorio di Pennabilli (Rn): al Roccione e al Monte Costagrande. Questi primi due punti di osservazione raffigurano la parte destra del quadro, in particolare il primo tassello in basso mostra la zona del ponte sul fiume Marecchia e l’abitato di Pennabilli.
E’ stata anche creata una segnaletica turistica per meglio raggiungere la meta prevista e, a breve, sarà allestito anche un centro visite a Pennabilli.
Montefeltro Vedute Rinascimentali fa parte del più ampio progetto interregionale “Terre di Piero”, strutturato da Apt Servizi, che coinvolge Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria.

Dal 2013 vengono organizzate visite guidate ed eventi con un ospite d’eccezione: Piero Della Francesca interpretato da un attore arriva a cavallo e racconta se stesso, i paesaggi, le sue opere. La media delle presenze collettive annue va da 600 a 750 visitatori, fra italiani (50% circa) e olandesi, francesi e statunitensi.
Questa evoluzione progettuale che ha saputo integrare ricerca scientifica e marketing territoriale è stata possibile anche grazie al lavoro di Davide Barbadoro, Project Manager, e Silvia Storini che hanno seguito ogni fase organizzativa e il coordinamento complessivo dell’intera programmazione.

Efficienza e sostenibilità ambientale nel trasporto merci su ferro: l’esperienza di Dinazzano Po

da: Dinazzano Po s.p.a.

Al recente convegno “Portare le merci in treno”, promosso da Legambiente e tenutosi nella sede della Regione Emilia-Romagna, ha portato il proprio contributo di esperienza anche Dinazzano Po SpA, società di trasporto merci della nostra regione che gestisce anche gli scali ferroviari merci di Dinazzano Scalo, situato nel cuore del distretto ceramico di Sassuolo, e Guastalla San Giacomo, situato nella bassa reggiana, al servizio di un bacino di piccole e medie imprese con differenti attività.

Dinazzano Po è un’impresa ferroviaria che effettua trasporto di materiali su rotaia, comprese merci e rifiuti definiti pericolosi, sia su rete RFI che su rete regionale, operando anche servizi di manovra e formazione di treni in 8 scali emiliano-romagnoli: Dinazzano (RE)- Guastalla (RE) – Rubiera (RE) – Reggio Emilia – Ferrara – Bondeno (FE) – Ravenna – Modena.
Svolge servizi di trasporto a supporto del Polo Ceramico e del Porto di Ravenna, due tra i più importanti distretti economici della regione.

E’ un’azienda a partecipazione pubblica che opera con profitto, contribuendo notevolmente a contenere nei territori serviti una quota rilevante dei problemi di inquinamento, di congestione del traffico e di incidentalità; inconvenienti che il trasporto delle merci inevitabilmente porta con sé, soprattutto in Italia, dove si sconta un ritardo rispetto ai paesi d’Oltralpe in ambito ferroviario.
In controtendenza con l’andamento generale del traffico merci, anche in questi ultimi anni segnati dalla pesante crisi economica Dinazzano Po è riuscita ad incrementare il volume di merci trasportate e di treni effettuati, acquisendo nuovi traffici e clienti e segnando un forte e continuo trend di crescita sia di tonnellate di merci – passate da 1,7 milioni di tonnellate nel 2001, a 2,9 nel 2012, fino ai 3,5 del 2014 -, sia di vagoni movimentati: erano 39.000 nel 2001, 70.500 nel 2012, 86.700 nel 2014.
Questi dati significano, parallelamente, un numero considerevole di TIR “risparmiati” alle nostre strade e autostrade e alla nostra atmosfera; basti pensare che per trasportare tutte le merci veicolate da Dinazzano Po nel solo 2014 si sarebbero dovuti impiegare oltre 109.000 TIR.

Il Presidente di Dinazzano Po, Gino Maioli, ha dichiarato:
“La capacità di programmazione territoriale degli Enti Locali nell’individuare il sito di Dinazzano Po e la lungimiranza della nostra Regione sono state determinanti nell’incentivare il trasporto ferroviario delle merci con l’obiettivo sfidante di aumentare la quota su rotaia rispetto al traffico su gomma, per avvicinarsi a quanto avviene nelle realtà estere più virtuose. Da parte di Dinazzano Po, che dal 2014 è certificata come impresa ferroviaria, l’impegno è stato quello di accompagnare questo sviluppo, acquisendo esperienza nelle attività di gestione degli scali-merci e dei servizi di trazione e manovra dei treni. I dati di produzione dimostrano che lo sforzo fatto è stato ripagato dai risultati che, in particolare per gli impatti positivi in termini di rispetto ambientale, siamo lieti di condividere con i territori in cui operiamo”.

L’Assessore regionale ai trasporti, reti infrastrutture e programmazione territoriale, Raffaele Donini, ha commentato:
“L’esperienza di Dinazzano Po è un virtuoso esempio di successo di buona gestione commerciale della logistica e, al tempo stesso, di politiche pubbliche tese a ridefinire il trasporto delle merci in direzione di modalità più rispettose dell’ambiente. Prima della nascita di Dinazzano Po il distretto ceramico emiliano era collegato al porto di Ravenna, uno dei principali porti italiani per il traffico delle merci, solo esclusivamente attraverso collegamenti su gomma. Se oggi troviamo più libere dal traffico le strade statali o le autostrade che percorriamo per i nostri trasferimenti pendolari quotidiani o per le nostre vacanze, un po’ lo dobbiamo anche alle realtà, come questa, di cui in generale non si parla molto, ma che contribuiscono in modo importante allo sviluppo delle filiere di eccellenza di cui la nostra regione va fiera”. L’Assessore Donini ha proseguito, poi, citando l’impegno della Regione a favore del trasporto su ferro delle merci: “Dall’inizio di questo mandato amministrativo, con la legge 10/2014 che ha reso continuativi gli incentivi per i trasporti su ferro, abbiamo voluto dare un segnale forte in questa direzione, certi che si tratti di un contributo in grado di attivare il volano economico, di cui si cominciano ad apprezzare i risultati”.

Edilizia scolastica: a Ferrara 1,8 milioni per gli istituti superiori

da: Ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia-Romagna

Calvano e Zappaterra (PD): ‘L’Emilia-Romagna è la Regione italiana che investe di più’.

L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna nel tardo pomeriggio di ieri ha approvato gli ‘Indirizzi e criteri per la formulazione del programma 2016 di edilizia scolastica’ che stanziano 20 milioni di euro alle Province e alla Città metropolitana di Bologna per interventi nelle scuole superiori. L’obiettivo principale è quello di garantire l’adeguamento delle aule degli istituti di istruzione secondaria al costante aumento di iscrizioni che si registra nella nostra Regione a partire dal 2011.

La ripartizione degli stanziamenti prevede 1.814.000 euro a Ferrara, pari al 9,07% delle risorse complessive che sono state distribuite in maniera proporzionale per il 60% al numero complessivo di alunni e per il 40% in base al numero di edifici di proprietà pubblica.

“Ora – spiega Paolo Calvano, Consigliere regionale e Segretario PD Emilia-Romagna – saranno gli enti locali ad avere il compito di individuare gli interventi specifici da finanziare, prestando particolare attenzione alla riqualificazione degli edifici già esistenti e al loro adeguamento alle nuove esigenze del mondo scolastico e ai processi di riforma degli ordinamenti scolastici. La Regione, investendo sull’edilizia scolastica, dimostra un impegno concreto e tangibile per migliorare la qualità della vita di studenti, docenti e di tutto il mondo della scuola”.

Intervenendo al dibattito in aula, la Consigliera Marcella Zappaterra ha sottolineato come “la nostra è la regione italiana che investe di più sulle scuole e l’impegno di questo anno non sarà un episodio isolato ma l’avvio di un’importante fase di investimenti. Oltre alle risorse stanziate ieri, infatti, ricordiamo che complessivamente sono oltre 130 milioni di euro le risorse disponibili per il Piano regionale di edilizia scolastica, che come previsto dal Patto per il lavoro si pone l’obiettivo di rendere sempre più sicure e innovative le nostre scuole e di contribuire al rilancio di un settore strategico come quello edile”.

Sabato 27 febbraio “Tiddy Boom” di Michale Blake al Jazz Club Ferrara

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 27 febbraio, ore 21.30
Michael Blake “Tiddy Boom” Quartet
Michael Blake, sassofoni;
Giovanni Guidi, pianoforte;
Joe Rehmer, contrabbasso;
Jeremy Clemons, batteria

Sabato 27 febbraio modernità e tradizione trovano ideale equilibrio tra le note di “Tiddy Boom”, ultimo progetto firmato dal sassofonista canadese Michale Blake che rende omaggio a maestri del jazz come Coleman Hawkins, Lester Young e Ben Webster. A sostenere la creatività del leader è una sezione ritmica forte della freschezza di Giovanni Guidi, Joe Rehmer e Jeremy Clemons.

Sabato 27 febbraio (ore 21.30) il Jazz Club ospita il quartetto di uno dei protagonisti del jazz d’oltreoceano, Michael Blake. Sassofonista dal suono perfettamente centrato ed espressivo, Blake propone da sempre una musica in bilico tra tradizione e modernità. Lo fa anche in “Tiddy Boom” (Sunnyside Records, 2014), lavoro che presenterà al Torrione e che si sviluppa su traiettorie profondamente originali partendo da un omaggio a figure centrali degli anni ’30 e ’40 come Coleman Hawkins, Lester Young e Ben Webster.
Nato a Montreal e cresciuto a Vancouver, Michael Blake (classe 1964), prima di approdare al sassofono, studia violino, pianoforte e clarinetto. Inizia a suonare professionalmente a diciotto anni, eleggendo di lì a poco New York sua città d’adozione. Il giro di boa della carriera di Blake è datato 1990, quando John Lurie ne scopre il talento e lo accoglie nei suoi Lounge Lizards, dando vita ad un sodalizio che durerà fino al 2000.
“Kingdom of Champa” (Intuition, 1997) rappresenta il debutto di Blake come leader. L’album, caratterizzato da sonorità che fondono tradizione musicale vietnamita e jazz, è stato prodotto dal mitico Teo Macero e ha ottenuto fin da subito il plauso di pubblico e critica. Ad oggi, le uscite discografiche firmate da Blake hanno raggiunto la dozzina, contribuendo a plasmare la cifra stilistica e l’originalità di un’artista impostosi tra i contemporanei come uno dei sassofonisti più convincenti. Oltre ad essersi esibito in prestigiosi festival e club di tutto il mondo, Blake vanta altresì una lunga lista di importanti collaborazioni con artisti del calibro di Ben Allison, Hamid Drake, Nicole Mitchell, Kenny Werner, Greg Osby, Eric Harland, Steve Cardenas, Matt Wilson, Medeski Martin and Wood, Enrico Rava, Stefano Bollani, Jeff Ballard, Larry Grenadier, The Gil Evans Orchestra, Lonnie Smith e Nick Cave.
In qualità di insegnante, Blake tiene costantemente workshop tra Europa, Asia e Stati Uniti. Attualmente è docente presso la New York University e (dal 2009) presso la Fondazione Siena Jazz.
La sezione ritmica che affiancherà il leader nella performance di sabato è forte della freschezza di Giovanni Guidi al pianoforte, Joe Rehmer al contrabbasso e Jeremy Clemons alla batteria.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al wine bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera Akkademica, per i possessori di un abbonamento annuale Tper)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

Un fine settimana dedicato alla fiaba

da: Associazione Culturale Ferrara Off

Sabato 27 febbraio – ore 21
IL FEDELE GIOVANNI
di e con Nicoletta Giberti e Simone Di Benedetto

Domenica 28 febbraio – ore 17.30
per la rassegna l’Inverno dei Bambini
I MUSICANTI DI BREMA
di e con Nicoletta Giberti e Simone Di Benedetto

Domenica 28 febbraio – dalle 10 alle 14
workshop
ANTICA VOCE
con Nicoletta Giberti

Sabato 27 e domenica 28 febbraio, Ferrara Off Teatro ospiterà Nicoletta Giberti, direttrice artistica ed organizzativa del Festival della Fiaba di Modena, che da anni indaga il tema FIABA con particolare attenzione all’aspetto antropologico e sociale.
Tre le proposte: due spettacoli – uno per adulti e uno per bambini – e un laboratorio intensivo sulla narrazione delle fiabe.
Si comincia sabato 27 febbraio alle ore 21 con ‘Il Fedele Giovanni’, una fiaba della tradizione per adulti, potente e terribile, delicata e incantevole. Un viaggio tra note e parole, melodie e suoni attraverso la voce di Nicoletta Giberti e il contrabbasso di Simone di Benedetto.
Domenica 28 febbraio, alle ore 17.30, andrà in scena lo spettacolo per bambini ‘I Musicanti di Brema’, una fiaba sulla bellezza dell’amicizia e sul non arrendersi davanti alle difficoltà.
Sempre domenica 28 febbraio, dalle 10 alle 14, il workshop intensivo ‘Antica Voce’, condotto dalla stessa Nicoletta Giberti, fornirà alcuni strumenti per trovare la ‘Voce Antica’ che ognuno di noi custodisce, per incarnarla ed utilizzarla nella narrazione di alcune fiabe della tradizione germanica. Per ulteriori informazioni: 333.6282360 o www.ferraraoff.it.
Ingresso spettacoli: euro 8 soci Ferrara Off, euro 5 under 20, euro 10 non soci (comprensivi di tessera associativa). Costi del laboratorio Antica Voce: 30 euro soci Ferrara Off, 40 euro non soci (comprensivi di tessera associativa).

Più paura del dentista o dell’eretico della porta accanto? Relazioni tra corpo mente e storia di giardini e fontane ferraresi

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Ecco gli argomenti del quarto appuntamento con UNIJUNIOR 2016.

Titoli accattivanti anche per il quarto appuntamento con Unijunior 2016, il ciclo di lezioni universitarie per giovani dagli 8 ai 14 anni, organizzato dall’Ufficio Comunicazione ed eventi dell’Università di Ferrara, in collaborazione con l’Associazione culturale FunScience.

Ecco le lezioni in programma sabato 27 febbraio al Polo Chimico Bio Medico (via L. Borsari, 46).
Dalle ore 15 alle ore 16 (8-14 anni), Renata Vecchiatini e Giulia Montemezzo sveleranno molte curiosità con la lezione “Chi ha paura del dentista? Non solo i piccoli. Nonostante il tempo passi, il dentista è ancora una figura mitica…del terrore! Scopriamo insieme ai dentisti ed igienisti dentali in erba, ovvero gli studenti, che questa figura è anche un po’ ricercatore e un po’ filosofo”. Nella stessa fascia oraria, Francesco Scafuri e Paolo Ceccarelli condurranno invece i giovani studenti “a spasso” nella storia della nostra città, con uno sguardo alla rivalorizzazione di un quartiere ricco di curiosità, leggende e storie nere, con la lezione “L’eretico della porta accanto: l’incredibile storia dell’Addizione di Niccolò. Passato, presente e futuro del quadrilatero di Ferrara”.
Dalle 16.30 alle 17.30 (8-14 anni), Giorgio Rispoli parlerà di “La biofisica della percezione della postura: come facciamo a stare in piedi ? Alla scoperta delle relazioni tra il nostro corpo e la nostra mente”. In contemporanea torneranno Scafuri e Ceccarelli per raccontare le vicende che hanno caratterizzato i giardini e le fontane ferraresi più importanti dal XV al XX secolo, con uno sguardo anche alla storia della città: tra arte, urbanistica e leggenda, con la lezione “Giardini e fontane a Ferrara: storia di magnificenze e vicissitudini”.

Per iscriversi: info@unijunior.it; tel. 051/6850005.

Per informazioni: Maria Grazia Campantico 3351409739

Al Teatro De Micheli di Copparo “L’ultima estate dell’Europa”

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Tariffe agevolate per Unife.

Proseguono gli inviti a teatro a tariffe agevolate con servizio di navetta gratuito, dedicati alla comunità accademica ferrarese, frutto di una convenzione tra Unife e Teatro De Micheli di Copparo, nell’ambito della rassegna “Nuove GenerAzioni. Conoscere il passato per capire il presente”.

Il prossimo appuntamento andrà in scena venerdì 26 febbraio alle ore 21 presso il Teatro copparese (p.zza del Popolo, 11) e avrà come protagonista Giuseppe Cederna, con lo spettacolo “L’ultima estate dell’Europa”, per il Centenario della Prima Guerra Mondiale.

La rappresentazione sarà preceduta da un incontro pubblico con Cederna alle ore 18 nell’Atrio del Palazzo Municipale di Copparo (via Roma, 28). Colloquierà con l’attore Andrea Baravelli, ricercatore di Storia contemporanea del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, Sezione di Storia e Scienze dell’Antichità

Per l’occasione, sono state attivate dal De Micheli per Unife convenzioni per aperitivo e cena nei locali del centro di Copparo, contigui al Teatro.

«Con il progetto Nuove GenerAzioni – dichiara Martina Berneschi, Vicesindaco, Assessore alla Cultura e alla Scuola del Comune di Copparo – vogliamo dare un messaggio forte e concreto al pubblico giovanile e al dialogo con le giovani generazioni. L’accordo con l’Università di Ferrara rafforza la collaborazione che come Teatro Comunale abbiamo già da alcuni anni con l’Ateneo, a dimostrazione che le buone politiche condivise e la collaborazione fra istituzioni risulta fondamentale al miglioramento del benessere sociale dei cittadini».

“Una opportunità in più per le nostre studentesse e i nostri studenti – afferma Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore alle Pari opportunità, benessere organizzativo, relazioni con gli studenti e disabilità – che si aggiunge al già ricco ventaglio di iniziative culturali anche per il tempo libero. In particolare, l’incontro con l’artista protagonista consentirà, oltre che conoscere da vicino attori professionisti, anche di riflettere e dialogare su tematiche attuali e di grande interesse per un pubblico giovane”.

Prossimi appuntamenti “Nuove GenerAzioni”:

Mercoledì 16 marzo
7 Minuti
con Ottavia Piccolo

Venerdì 18 marzo
Ilaria Alpi “African Requiem”
con Isabella Ragonese

Dettagli sulla programmazione
Teatro Comunale De Micheli
Tel. 0532 864580
biglietteria@teatrodemicheli.it

Dettagli sull’adesione
Università di Ferrara
Tel. 0532 293243
avvisi@unife.it