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Giorno: 17 Giugno 2015

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Edilizia: 3,6 milioni dal Governo per trovare un lavoro a disoccupati e cassintegrati

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

All’Emilia-Romagna 3,6 milioni di euro dal Ministero del Lavoro per la crisi nel settore delle costruzioni. Corsi di formazione, tirocini retribuiti e azioni di ricollocazione professionale in altri settori per gli ex addetti del comparto e sostegno all’avvio di una attività autonoma o imprenditoriale. Incentivi per le aziende che assumono gli over 50

Alla Regione Emilia-Romagna 3,6 milioni di euro per affrontare la crisi del sistema regionale dell’edilizia e delle costruzioni dal Fondo nazionale per le politiche attive del lavoro del Ministero del Lavoro.

Istituito nel 2014 con la legge di stabilità, il Fondo nazionale ha una prima dotazione di 15 milioni di euro per favorire il reinserimento lavorativo delle persone che godono di una misura di sostegno al reddito. La Regione aveva candidato un proprio programma di intervento, e il Ministero del Lavoro ha ora pubblicato la graduatoria, assegnando all’Emilia-Romagna 3,6 milioni di euro.
A fronte di 11 Regioni e Province autonome che hanno inviato la loro candidatura, 5 sono state quelle che a seguito di una valutazione qualitativa dei progetti sono state ammesse al finanziamento. Oltre all’Emilia-Romagna, sono stati finanziati i progetti di Lazio (3,4 milioni), Lombardia (1,7 milioni), Marche (2,2 milioni) e Sardegna (3,9).
Soddisfazione espressa dall’assessore alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi, che ha ricordato “il grande valore di questi interventi come azioni a sostegno dell’edilizia, un settore che tanto ha sofferto in questa lunga fase di crisi”.
Il settore delle costruzioni in Emilia-Romagna ha perso in sette anni di crisi il 18% degli occupati, di cui circa 28 mila addetti in cassa integrazione. Negli anni della crisi, il comparto ha perso circa il 31% del valore aggiunto ed è previsto ancora un calo nel 2015.
La Regione guarda con il proprio programma all’intera filiera dell’abitare, che comprende oltre alle aziende di costruzione degli edifici, anche le attività estrattive di minerali per materiali da costruzioni e legno, produzioni di piastrelle e calcestruzzi, infissi e serrature, produzione di componenti meccaniche per le abitazioni (caldaie, ascensori, chiusure automatiche, ecc.), attività di ingegneria e architettura.
Il piano dell’Emilia-Romagna sarà articolato nelle diverse attività che sono già state sperimentate nell’ambito della programmazione regionale a contrasto della crisi.
Si prevede la ricollocazione professionale, anche in altri settori, degli ex addetti del comparto costruzioni attraverso corsi di formazione, tirocini retribuiti e accompagnamento al lavoro, percorsi a sostegno per l’avvio di una attività autonoma o imprenditoriale e incentivi per le aziende che assumono gli over 50, i lavoratori a maggiore rischio di esclusione.
Le azioni riguarderanno oltre 1.100 lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, ma anche i disoccupati da almeno un anno.
Si realizzeranno azioni di accompagnamento individuale, con la definizione di percorsi personalizzati e tutoraggio, percorsi brevi di formazione individuali o in piccoli gruppi per l’acquisizione di competenze di base e/o tecnico- professionali propedeutiche all’attivazione di un tirocinio.
Il progetto della Regione per gli ex addetti delle costruzioni prenderà avvio a settembre 2015 e continuare fino al 31 agosto 2017.

Replica all’interrogazione del cons. comunale Antonio Di Munno (Il Faro/Forza Italia)

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

In riferimento all’interrogazione inoltrata oggi da Antonio Di Munno, Capogruppo Consiliare il Faro/Forza Italia che riguarda la notizia di chiusura dell’attività degli uffici di medicina legale di via marina a Comacchio, si riferisce che l’Amministrazione Comunale è venuta a conoscenza della possibile riorganizzazione di tali spazi, solamente durante gli ultimi lavori della commissione consiliare sanità, la stessa alla quale era presente Di Munno.

Secondo le tesi formulate i locali oggetto di riordino potrebbero vedere la nuova collocazione all’interno della casa della salute e mai è stata ipotizzata una chiusura.

Si comunica inoltre che telefonicamente, in data odierna ( 17 giugno ), il dottor Serra ha confermato che non è prevista la chiusura di tale servizio e che le attività continueranno ad essere svolte nell’attuale sede di via Marina, senza nessuna variazione rispetto al passato.

L’Amministrazione Comunale condivide la sensibilità in ordine alle riorganizzazioni che riguardano in generale l’intero mondo sanitario, legato soprattutto alla quantità e alla qualità dei servizi offerti alle comunità che orbitano nell’intero Delta, soprattutto, considerati gli spiacevoli eventi del passato, apprezzando l’operato delle opposizioni che con senso di responsabilità vigilano, assieme alla Giunta Comunale, su una tematica sociale particolarmente sentita.

Hera interviene a seguito di una rottura di una condotta idrica nei pressi di Piazza Verdi a Portomaggiore

da: ufficio stampa Hera

Nei pressi di Piazza Verdi a Portomaggiore si è verificata la rottura di una condotta idrica di grosso diametro. A seguito del danno, la pressione dell’acqua nei comuni di Argenta e Portomaggiore sta subendo un forte calo e ai piani alti delle abitazioni e in alcune zone si stanno verificando casi di scarsità di acqua.
I tecnici di Hera sono intervenuti già nella prima mattinata di e sono attualmente impegnati nella riparazione della rottura al fine di ripristinare il servizio e la piena funzionalità della rete idrica della zona.
L’azienda auspica di terminare l’intervento, che è di notevole complessità, entro la tarda serata di oggi.

Elena Lazzari presenta il libro “Una vita per decostruire” (Epsil)

da: Responsabile Eventi Libreria Ibs + Libraccio

Venerdì 19 giugno ore 21:30, Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, 13° edizione di DRINK A BOOK: Notturni letterari a tematica gay, lesbica e transessuale

Nel primo primo di sei appuntamenti con la narrativa di genere organizzati e presentati da Circomassimo Ferrara, Arcigay e Arcilesbica

Al termine della presentazione aperitivo offerto dalla
Pasticceria Chocolat di via Cortevecchia 55

Cosa significa decostruire? È il percorso che intraprenderà Elena Lazzari, attraverso riflessioni sul mondo, sugli schemi, sulla società così com’è e su come ci si pone/impone. Prima di trovare la propria identità, definirla e mostrarla al mondo.
Elena scardinerà ogni sicurezza, estrarrà ogni mattone della sua vecchia casa per poi ricominciare daccapo per ricostruirne una nuova, a partire dalle fondamenta.
Un percorso rischioso, che fa paura ma che è allo stesso tempo necessario alla costituzione della propria identità.
Un libro rivolto in primis alle donne ma non solo, perchè, attraverso l’esperienza di Elena, chiunque potrà trovare il coraggio di ricollocare se stesso/a e di decostruirsi.

Seguiranno altri cinque incontri:

venerdì 26 giugno, Claudio Rossi Marcelli presenta E il cuore salta un battito, Mondadori
venerdì 3 luglio, Francesca Vecchioni presenta T’innamorerai senza pensare, Mondadori
venerdì 10 luglio, Claudio Gabardini presenta Fossi in te io insisterei, Mondadori
venerdì 17 luglio, Cristina Obber presenta L’altra parte di me, piemme
venerdì 24 luglio, Luca Bianchini presenta Dimmi che credi al destino, Mondadori

Tutti gli incontri si terranno alle ore 21:30 sotto il porticato della libreria

Da venerdì 19 giugno le “Strade d’acqua e di bonifica” in onda su Rai 2. Si inizia con il Canale Cavour

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Sarà il Canale Cavour, venerdì 19 Giugno prossimo alle ore 23.55 su RAI 2, ad inaugurare la successione di 3 documentari televisivi, che RAI Expo ha ideato con Padiglione Italia e Politecnico di Milano sulle “strade d’acqua e di bonifica”, che solcano l’Italia.
La prima trasmissione, realizzata grazie al supporto dell’Associazione Irrigazione Ovest Sesia, ha per titolo “Terra d’acqua – Il canale Cavour e il riso”: è il diario video del viaggio, che il film-maker Guido Morandini ha percorso da Torino a Milano alla scoperta del “padiglione naturale” del riso, seguendo un’opera idraulica di importanza internazionale, lunga 80 chilometri e che attraversa un paesaggio antropico unico in Europa e nel mondo.
“Il racconto di Morandini – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio e Acque Irrigue (ANBI) – è ricco delle emozioni di chi scopre una realtà inedita al grande pubblico come quella gestita dai Consorzi di bonifica.
Avere usato anche un innovativo linguaggio televisivo per raccontarla è un merito, che va ascritto alla RAI nel solco di precedenti esperienze di servizio pubblico: da Guido Piovene a Mario Soldati.”
Nell’anno dell’Esposizione Universale a Milano, RAI Expo, struttura cross-mediale nata per promuovere i temi dell’evento, ha prodotto “Experia-Viaggio in Italia nell’anno dell’Expo”, una serie di 12 documentari dedicati alle eccellenze, alle criticità ed alle trasformazioni del territorio, coinvolgendo la realtà dei Consorzi di bonifica in almeno 5 dei video realizzati.
A piedi, in barca, in bici o in treno, il narratore, Guido Morandini, munito di un sistema di navigazione satellitare, ha percorso itinerari inediti per “navigare l’agricoltura”.
La piattaforma Experia, ospitata sul sito expo.rai.it, fornisce la geo-localizzazione di luoghi e personaggi del progetto, nonché le linee tematiche di interconnessione fra territori ed ambienti alimentari.
Include, inoltre, contenuti “extra” ricavati dai materiali televisivi o generati dagli utenti.
A conclusione dell’Expo, la piattaforma rappresenterà una delle eredità immateriali del grande evento, destinata a rimanere uno strumento per conoscere un’ “altra Italia”.

L’ematologia nell’era della precisione: migliora l’efficacia delle terapie, aumentano le speranze per i pazienti

da: organizzatori

Presentata la X “Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma”


La Giornata, che si celebra il 21 giugno, è dedicata quest’anno ai progressi della ricerca
e della diagnostica che permettono di calibrare le terapie sulle caratteristiche molecolari
delle malattie del sangue: grazie a questo approccio, oltre il 90% dei pazienti con Leucemia Mieloide Cronica ha raggiunto la Risposta Molecolare Profonda.
In alcuni studi il 40% dei pazienti ha interrotto la terapia e la malattia non si è ripresentata.

Fondamentale il monitoraggio standardizzato della risposta alle terapie,
garantito dalla rete LabNet, che collega i Centri di Ematologia e i laboratori specializzati
e assicura a tutti i pazienti prestazioni diagnostiche di qualità omogenea
su tutto il territorio nazionale.
Entro fine anno LabNet monitorerà anche il trattamento della Leucemia Mieloide Acuta.

Venerdì 19 giugno speciale Numero Verde AIL-Problemi ematologici 800.226.524:
dalle 8.00 alle 20.00 illustri ematologi italiani risponderanno ai pazienti e ai familiari.

Gli specialisti la definiscono “Ematologia di precisione”. È il frutto di anni di ricerche e studi che hanno rivoluzionato l’approccio diagnostico e terapeutico alle malattie del sangue e hanno ridato la speranza della guarigione a pazienti che sembravano non averne.
Una rivoluzione partita dalla Leucemia Mieloide Cronica, con l’avvento di farmaci in grado di colpire precisi bersagli molecolari e lo sviluppo di tecnologie sofisticate in grado di identificare e “pesare” le alterazioni molecolari delle malattie del sangue.
All’Ematologia di precisione, ai suoi crescenti successi e alla possibilità di estendere questo approccio anche ad altre forme di malattie del sangue è dedicata la X edizione della “Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma” promossa da AIL, che si celebra in tutta Italia il 21 giugno sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
«Precisione in Ematologia vuol dire terapie sempre più mirate, diagnosi sempre più accurate, risposte molecolari sempre più frequenti e sostenute nel tempo, prospettive sempre migliori per i pazienti, con guarigione per molti, una lunga sopravvivenza per molti altri e una buona qualità di vita quasi per tutti», dichiara Franco Mandelli, ematologo di fama internazionale e Presidente Nazionale AIL.
«La sinergia tra terapie a bersaglio molecolare e diagnostica avanzata si è consolidata nella Leucemia Mieloide Cronica ed è oggi un modello per altre malattie del sangue.
A supporto di questo approccio la rete LabNet, eccellenza dell’Ematologia italiana guardata con interesse all’estero, offre a tutti i pazienti la possibilità di accedere a indagini di diagnostica molecolare avanzata».
Il vantaggio più importante che offre l’Ematologia di precisione consiste nella possibilità di personalizzare al massimo le terapie, con benefici in termini di efficacia e minori effetti collaterali.
«Le basi di questo approccio si sono consolidate nella seconda metà degli Anni ’90 quando venne sperimentata la possibilità di utilizzare i bersagli molecolari per sviluppare terapie innovative basate su piccole molecole di sintesi, come gli inibitori delle tirosinchinasi, in grado di agire direttamente sul bersaglio intracellulare specifico delle cellule leucemiche» afferma Fabrizio Pane, Professore Ordinario di Ematologia, Direttore dell’Unità Operativa di Ematologia e Trapianti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli e Presidente della Società Italiana di Ematologia (SIE).
«Le nuove terapie, applicate per la prima volta nel trattamento della Leucemia Mieloide Cronica si sono dimostrate anche più efficaci di quanto ci si aspettasse. A imatinib, il primo farmaco in grado di inibire l’attività tirosin-chinasica della proteina oncogenica, sono seguite molecole sempre più precise e oggi siamo già alla terza generazione di farmaci».
L’efficacia dei nuovi farmaci a bersaglio molecolare è stata dimostrata oltre che nella LMC anche per il mieloma, le malattie linfoproliferative, i linfomi.
Ma è la Leucemia Mieloide Cronica il modello del concetto e dei successi della terapia target: i numerosi studi clinici di Fase II e III, condotti negli ultimi quindici anni hanno dimostrato la capacità degli inibitori delle tirosinchinasi di indurre significative e persistenti risposte profonde di malattia in oltre il 90% dei casi. E oggi il traguardo è la sospensione del farmaco e quindi la guarigione: il passaggio chiave è la Risposta Molecolare Profonda.
«La Risposta Molecolare Profonda è l’obiettivo principale delle attuali strategie terapeutiche. Vuol dire raggiungere un livello minimo di “malattia residua” tale per cui nemmeno i più sofisticati e sensibili metodi molecolari riescono a vedere la proteina alterata BCR/ABL» spiega Monica Bocchia, Responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Ematologia all’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena.
«Quando questa risposta viene raggiunta e mantenuta nel tempo, significa che le cellule leucemiche sono pochissime e inattive e si può ragionevolmente iniziare a parlare di guarigione: l’interruzione del farmaco senza ritorno della Leucemia Mieloide Cronica, e quindi la potenziale guarigione è possibile in almeno il 40% dei pazienti».
Per monitorare in modo affidabile e sicuro la risposta molecolare dei pazienti con Leucemia Mieloide Cronica, e garantire a tutti i pazienti ovunque risiedano, la stessa accuratezza negli esami di biologia molecolare, è stata attivata LabNet, il network che mette in comunicazione i Centri di Ematologia e i laboratori di biologia molecolare distribuiti sul territorio nazionale.
«La rete LabNet è stata realizzata dal GIMEMA – Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto, con il supporto di Novartis, per ottimizzare la gestione della risposta molecolare e quindi perfezionare la cura dei pazienti con Leucemia Mieloide Cronica: un paziente che esegue le analisi in uno qualsiasi dei Centri italiani, ha la certezza di ricevere una risposta basata sullo stesso metodo, sottoposto allo stesso controllo di qualità» afferma Marco Vignetti, Direttore Centro Dati Fondazione GIMEMA.
«Dal 2008 ad oggi sono stati eseguiti complessivamente 47.451 esami, per una media, a regime, di circa 12.000 esami all’anno. Più di 4.000 pazienti hanno potuto giovarsi del sistema nel 2014 e già 2.800 soltanto in questa prima parte del 2015».
Numeri destinati a crescere: dopo la Leucemia Mieloide Cronica, dalla fine di quest’anno LabNet sarà utilizzata anche nella Leucemia Mieloide Acuta, patologia tumorale del sangue estremamente eterogenea sul piano biologico, caratterizzata da peculiari alterazioni genetiche e molecolari, con importanti ricadute sulla prognosi e sulla risposta alle terapie oggi disponibili.
«La rete di cui si avvarranno i pazienti con Leucemia Mieloide Acuta offrirà molteplici indagini laboratoristiche avanzate, perché tante e diverse sono le alterazioni genetico-molecolari di questa patologia» riassume Sergio Amadori, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ematologia al Policlinico Tor Vergata di Roma «L’idea è quella di costruire una rete nazionale di laboratori che funzioni come una piattaforma di diagnostica avanzata a cui tutti i centri possano attingere: presupposto irrinunciabile per garantire l’erogazione di trattamenti sempre più efficaci e calibrati sulle necessità di ogni singolo paziente affetto da Leucemia Mieloide Acuta – prosegue Amadori – anche il progetto LabNet per la LMA, nasce attraverso una partnership con Novartis, un esempio di collaborazione virtuosa, perché non solo ha reso possibile l’avvio e la prosecuzione di LabNet per la Leucemia Mieloide Cronica, ma si è resa disponibile a sostenere GIMEMA nello sviluppo di un progetto così ambizioso come LabNet per la Leucemia Mieloide Acuta, senza alcun tipo di condizionamento che ne possa compromettere l’indipendenza scientifica».
La Giornata Nazionale sarà anche l’occasione per presentare la VII Edizione di “Sognando Itaca”, l’iniziativa AIL che valorizza la vela-terapia come risorsa per migliorare la qualità di vita dei pazienti ematologici. La barca a vela, partita da Trieste il 23 maggio con a bordo un equipaggio formato da skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi, in questi giorni solca i mari della Sardegna per approdare alla tappa finale, Palermo, il 19 giugno.
In ogni porto si svolge la giornata “Itaca Day” durante la quale i pazienti dei Centri di Ematologia locali possono imbarcarsi per vivere l’esperienza di una regata amatoriale.
Come ogni anno per la “Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma”, gli ematologi saranno a disposizione per fornire consigli e risposte al Numero Verde AIL: 800.226.524, venerdì 19 giugno.
Tutte le informazioni sulle iniziative e gli incontri promossi dalle sezioni AIL in occasione della Giornata sono disponibili sul sito

Alla scoperta delle 17 perle del ferrarese con Alice Tv

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

In città e nel Delta una troupe del noto food channel per un programma dedicato alla gastronomia del territorio

E’ in questi giorni a Ferrara e nel Delta la troupe di “Alice Tv”, il canale dedicato alla cucina e al patrimonio gastronomico italiano, in onda sul Digitale Terrestre.
In occasione di Expo Milano 2015 Alice ha, infatti, realizzato un nuovo format televisivo, dal titolo “Expo è servito”, in onda dal lunedì al venerdì alle ore 20.30.
La trasmissione prevede al suo interno contributi filmati dedicati al patrimonio agroalimentare italiano con una troupe che girerà l’Italia per raccontarne le eccellenze in tale campo.
In tale contesto non poteva certo mancare il territorio ferrarese, la cui gastronomia affonda le radici in epoca estense con prelibate e gustose portate.
Particolare attenzione verrà data alle cosiddette “17 perle del ferrarese”, ossia ai prodotti tipici d’eccellenza della nostra provincia, che la troupe ha potuto conoscere ed approfondire con il supporto del personale della Provincia di Ferrara.
“Alice Tv”, in onda sul canale 221 del digitale terrestre e sul canale 41 di tivusat, è il primo food channel in termini di ascolti e di copertura mediatica.
Tali itinerari alla scoperta dei prodotti tipici d’Italia saranno, inoltre, oggetto di una rubrica fissa per le riviste “Alice Cucina” e “Marcopolo – Diari di Viaggio”.

Lo Sbaracco a Bondeno, sabato 20 e domenica 21 giugno a partire dalle ore 18.00

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

E’ partito il conto alla rovescia per lo storico Sbaracco a Bondeno: si svolgerà sabato 20 e domenica 21 giugno sempre a partire dalle ore 18.00 e fino a tarda serata nel centro storico coinvolgendo in modo massiccio i negozi di vicinato ed i pubblici esercizi.
La manifestazione – promossa dal Comune di Bondeno con il concorso di Ascom Confcommercio – proporrà a prezzi “stracciati” mille occasioni per uno shopping assolutamente conveniente: dall’abbigliamento, all’accessorio, alle calzature per fare solo alcuni esempi seconda una collaudata ed intramontabile ricetta che ha riscosso successo poi in tutta la provincia.
“Abbiamo un importante tessuto commerciale molto attivo – commenta il neo sindaco Fabio Bergamini – che ha ben resistito alla crisi. Continueremo il programma Compra Bondeno a tutela del commercio di tutto il territorio. Sono naturalmente aperto a suggerimenti e consigli da parte degli esercenti e dei loro rappresentanti per continuare insieme questa iniziativa” conclude il primo cittadino.
Si tratta di una tradizione consolidata “che ha trovato da subito la piena collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e la nostra Associazione di categoria – commenta Marco Amelio presidente Ascom Confcommercio di Bondeno, Cento e Sant’Agostino – Lo Sbaracco è un momento atteso da consumatori e negozianti, e prosegue anno dopo anno nell’ottica, di promo commercializzare concretamente il centro storico matildeo” a cui fa eco l’assessore al Commercio Simone Saletti: “Tramite questa bella sinergia messa in campo dai commercianti, la Fiera di questi giorni a Bondeno, diventa ancora più interessante ed attrattiva”.

Il nuovo video di UniFe sulle attività internazionali pubblicato su Youtube

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

L’Università di Ferrara ha pubblicato su Youtube un nuovo video promozionale per promuovere le attività internazionali dell’Ateneo (http://youtu.be/YXWgDZwykt4) realizzato da SE@ – Centro di Tecnologie per la Comunicazione, l’Innovazione e la Didattica a distanza di UniFe.
Il video è interpretato da studenti provenienti da ogni parte del mondo che hanno mostrato momenti di vita quotidiana universitaria a Ferrara: dal giro in bicicletta, ai momenti trascorsi nelle biblioteche e nelle sale studio, dai servizi dedicati agli studenti, alla frequenza ad un corso di lingua inglese, per finire con il classico incontro tra amici davanti al Duomo.
Il video sarà diffuso tra i partner internazionali di UniFe e segnalato alle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero, che raccolgono le preiscrizioni di studenti non comunitari.
Questa azione promozionale è uno dei tasselli del grande impegno dell’Ateneo di Ferrara nella propria strategia di internazionalizzazione, volta ad aumentare il numero di studenti internazionali, ma anche ad incrementare l’offerta didattica in lingua inglese ormai indispensabile in un contesto sempre più competitivo.
Tra i risultati più evidenti: l’attivazione di tre percorsi internazionali di laurea magistrale, più di 60 insegnamenti tenuti in lingua inglese, 14 corsi a doppio titolo e oltre 600 studenti in mobilità internazionale ogni anno.

(in foto: una fase delle riprese del video)

Al gruppo del Prof. Mirko Pinotti prestigiosi riconoscimenti per le ricerche sull’Emofilia

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Mirko Pinotti, Professore Associato del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, è atteso all’International Society on Thrombosis and Haemostasis (ISTH) Congress (Toronto, Canada, 20-25 giugno), che riunisce più di 5000 ricercatori da ogni parte del mondo.
Verrà premiato come unico vincitore del finanziamento “Access to Insight Basic Research Grant”, assegnato dall’Azienda farmaceutica internazionale NovoNordisk per progetti di ricerca sulla coagulazione del sangue.
E’ un grande successo di gruppo, poiché giovani ricercatori – Dott. Dario Balestra, Elena Barbon, Alessio Branchini – riceveranno lo Young Investigator Award, e la Dott.ssa Daniela Scalet ritirerà l’“Ulla Hedner Award”, attribuito alla ricerca più promettente.
“Siamo molto soddisfatti di questi riconoscimenti internazionali – spiega Mirko Pinotti –che premiano il lavoro compiuto in Unife sulle basi molecolari di malattie emorragiche (Emofilie) per sviluppare terapie innovative. Ci tengo anche a menzionare il Dott. Matteo Bovolenta che nello stesso campo ha ottenuto un prestigioso finanziamento da Bayer”
“Sono molto orgoglioso dei risultati ottenuti dal gruppo che ho fondato giusto 30 anni fa
– dichiara il prof Francesco Bernardi – è proprio il caso in cui gli allievi superano i maestri.”

(in foto: il prof. Pinotti e la sua équipe)

Il ruolo della Psicosomatica fra scienza, clinica, formazione e assistenza sanitaria al centro di un Congresso nazionale a UniFe

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Domani giovedì 18 e venerdì 19 giugno a partire dalle ore 10 al Polo Chimico Bio Medico dell’Università di Ferrara, (via L. Borsari, 46), si terrà il IX Congresso nazionale del Gruppo per la Ricerca in Psicosomatica, realtà italiana composta da ricercatori e clinici che nell’ambito della psicosomatica ha riportato a livello nazionale l’attenzione sull’approccio interdisciplinare e integrato in medicina.
L’iniziativa dal titolo “La crisi e il futuro: il ruolo della psicosomatica fra scienza, clinica, formazione e assistenza sanitaria”, è organizzata da Luigi Grassi, Ordinario di Psichiatria e da Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica di Unife.
Il convegno sarà preceduto nella giornata del 18 giugno da una Academy di workshops formativi intensivi sulle tematiche della relazione medico-paziente, della psiconcologia e dell’approccio psicosomatico in medicina, condotti da esperti in campo nazionale e internazionale.

Teatro e disagio psicofisico: “storie in bilico”

da: Associazione Culturale Balamòs

Caregiver day 2015: “Cura la mano e la parola”

Giornata regionale del caregiver famigliare
ASP – Centro Servizi alla Persona – ore 15.00
Sala Romagnoli, via Ripagrande 5, Ferrara

La giornata si colloca all’interno del progetto regionale del Caregiver Day e si propone come occasione di confronto tra coloro che si prendono cura di un proprio famigliare e medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore.

Dopo i saluti e l’accoglienza da parte di Angela Alvisi (Presidente ASP), Chiara Sapigni (Assessore alla Salute del Comune di Ferrara) e Pasquale Nappi (Rettore dell’Università di Ferrara), il programma del pomeriggio prevede:

proiezione del video di Marco Valentini, ”Storie in bilico” che documenta un percorso di laboratorio teatrale (marzo-maggio 2015) condotto da Michalis Traitsis di Balamòs Teatro presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara e indirizzato a persone con malattie neurogenerative, caregivers e operatori del settore. Finalità del laboratorio era rendere effettivo il diritto al pieno sviluppo della personalità, al soddisfacimento delle esigenze essenziali di vita, alla promozione, al mantenimento e al recupero del benessere fisico e psichico, attraverso l’utilizzo della pratica teatrale.

Introduzione dello stesso Traitsis e di Stefano Caracciolo (docente di Psicologia Clinica presso l’Università di Ferrara) che parlerà di “Gentilezza e Reciprocità nelle relazioni di aiuto: il caso speciale del care-giver”.

A seguire interventi e commenti di Chiara Bertolasi (Forum Terzo Settore), Daniela Gragnaniello (neurologa, Centro Esperto dei Disordini Cognitivi, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara), Enrico Granieri (docente di Neurologia, Università di Ferrara, e direttore dell’Unità Operativa di Clinica Neurologica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara), Marilena Marzola (responsabile Area Anziani ASP), Franco Romagnoni (UO Assistenza Anziani, Dipartimento Cure Primarie AUSL Ferrara), Laura Roncagli (presidente del Centro Servizi per il Volontariato, Ferrara), Daniele Seragnoli (direttore del Centro Teatro Universitario, Ferrara).

info: ASP – Servizio Sociale Anziani, via Ripagrande 5, Ferrara – tel. 0532 799730 0532 799730

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Il circolo Lambertini organizza incontri sui piani urbanistici

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Il circolo “A. Lambertini” ha organizzato due incontri, tra cittadinanza e amministrazione comunale a proposito dei piani urbanistici che interessano la zona di via Bologna, in particolare Foro Boario e Palazzo degli Specchi.

Gli incontri si articoleranno su due giovedì (18 e 24 giugno).

Il primo si terrà davanti alla palestra di pugilistica, alle ore 18, con gli assessori Roberta Fusari (Urbanistica) e Aldo Modonesi (lavori Pubblici)

Il secondo, sempre alle ore 18, davanti al parco “Peter Pan” nella zona di via Verga e vedrà la partecipazione di Roberta Fusari e di Patrizia Bianchini (ex presidente circoscrizione)

Il film all’arena La Romana in programma il 19 giugno

da: organizzatori

Venerdì 19 giugno in programmazione il film prodotto da Pedro Almodóvar, presentato al Festival di Cannes nel 2014: STORIE PAZZESCHE di Damián Szifron

STORIE PAZZESCHE (Traduzione libera dall’originale Storie Selvagge) è un film in sei episodi, presentati in veste di commedia grottesca, a tratti nera e surreale che raccontano come l’uomo, anche il più comune e sociale, può esplodere in azioni violente, vendicative, selvagge, come se traboccasse il vaso della sopportazione alla sopraffazione sociale, al tartassamento della burocrazia asettica e ai dispiaceri affettivi. Non a caso ma a scopo preannunciatorio nei titoli di testa appare un campionario di animali selvaggi ripresi con una magnifica fotografia.
Nelle note di regia, Szifròn scrive che le storie, i cui personaggi sono tutti destinati a perdere il controllo, sono nate dagli angoli più sfrenati della sua fantasia per sfogare le sue frustrazioni, e, messe in un corpus unico, sono apparse collegate da una serie di temi che davano loro unità e coerenza, parlando tutte di catarsi, vendetta e distruzione oltre all’innegabile piacere di perdere il controllo.
Da segnalare la straordinaria interpretazione di Ricardo Darin.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.

ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €

INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco ore 21.00
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it.

Torna il Summer Days Festival a Copparo

da: organizzatori

Anche quest’anno, dal 17 al 20 Giugno a Copparo si svolgerà il Summer Days Festival, giunto oramai all’ottava edizione.
Il Summer Days Festival è una rassegna di musica e sporta dedicata a Franco “Franchino” Bolognesi, appassionato di basket e musica prematuramente scomparso: i suoi compagni di squadra, amici e compaesani da otto anni a questa parte risvegliano il sonnolento paesino della bassa padana, ricordando il loro amico celebrando le sue grandi passioni: il basket e la musica.
L’evento si svolge presso il Parco Verde di Villa Zardi in via Garibaldi 106 a Copparo.
ll Summer days quindi è un festival di musica e di sport che si tiene a Copparo tutte le estati nel mese di Giugno, un festival giovane, nonostante quest’anno compia nove anni.
Ma qual è la storia di questo festival? La nascita è legata ad un episodio triste per la comunità copparese: Franco Bolognesi –“Franchino”- dieci anni fa perdeva tragicamente la vita in un incidente d’auto. Franco era un ragazzo molto amato e attivo nella comunità Copparese: talento in diverse discipline sportive (calcio e basket in primis) ed educatore nella parrocchia locale.
Il grande vuoto lasciato da Franco ha spinto gli amici e i compagni delle varie squadre in cui ha militato a chiedersi come ricordarlo. Il primo anno dopo la sua morte, si decise di organizzare un torneo di basket organizzato dall’Antares.
L’anno dopo si aggiunse il torneo di calcio e, data la grande affluenza dei partecipanti, si decise di aggiungere all’evento una dimensione musicale, altra grande passione di Franco. Le serate musicali, che negli anni hanno visto alternarsi sul palco alcuni dei gruppi di punta del panorama indipendente italiano che hanno reso il festival un evento dell’estate in provincia, ma soprattutto hanno reso possibile l’incontro tra diverse generazioni di giovani del territorio copparese, base per la comunità del futuro.
Il festival è organizzato da un gruppo ex compagni e amici, ai quali, negli anni, si sono affiancati ragazzi più giovani in un range di età che va dai 35 ai 18 anni.
Il luogo in cui si svolge il festival non è casuale, il parco che ospita il playground e il campo di calcio in cui si svolgono i tornei è stato riprogettato di recente dall’amministrazione comunale per favorirne la fruizione e garantirne la sicurezza.
Tra le nuove piantumazioni una è stata dedicata proprio al cittadino scomparso, una quercia, l’albero dominante della nuova configurazione spaziale del parco. Un festival che, nel celebrare la memoria di un ragazzo scomparso, è diventato un esempio di aggregazione sociale e rivitalizzazione della comunità locale.
La relazione fra il livello “locale” e quello “nazionale” è testimoniata anche dal fatto che come detto Durante le varie edizioni il festival si è andato connotando musicalmente per l’alternanza fra “musica suonata” e dj set di artisti locali e quella di nomi affermati a livello nazionale e internazionale (hanno suonato nelle scorse edizioni, fra gli altri: La Quiete, Altro, Bologna Violenta, Ninos Du Brasil, The Secret, Gazebo Penguins…).
Quest’anno in evidenza le serate del venerdì e sabato che vedranno sul palco tra gli altri
DEATH ON/OFF, gruppo di Ferrara con membri degli Impact (storico gruppo punk ferrarese attivo dagli anni ’80), che si stanno affermando a livello nazionale e non solo col loro grind-core estremo.
LE BIRRETTE- 9 ragazze amanti del Rocksteady, dello Ska e della Soul music, che non mancheranno di conquistare il pubblico ferrarese amante di questi generi SI NON SEDES IS, gruppo metalcore nato dai leggendari CONCRETE di Roma

I CONCERTI SONO GRATUITI (INIZIO ORE 22 E SI FINISCE ENTRO LE 00.30)
I BAR E STAND DELLE PIADINE SONO ATTIVI DALLE 18 (PREZZI ANTICRISI ANCHE SE SI PAGA IN EURO)
Pagina:
https://www.facebook.com/pages/Summer-Days-Festival-Memorial-Franchino-Bolognesi/176773869113993?fref=ts
evento con il programma intero:
https://www.facebook.com/events/834722903229586/

PROGRAMMA INTERO
MERCOLEDÌ 17:

COPPARO VIOLENTA con:
* Paogo Ameschi
* Tibe
* Checo Roots
* #CHM
…e amici a sorpresa!

GIOVEDÌ 18:

* BITTER COCONUT DEADFIRE
funk’n’roll ferrarese

* FOUR GREEN BOTTLES
da Padova con furore

VENERDÌ 19:

* BLUTARSKY
Birra ghiacciata, rutto libero, lo-fi e distorsori

* DEATH ON/OFF
macelleria grind ferrarese con membri di Impact

Dalle ore 15:00 “Trash Amateur Skate Contest”.
Per info: Mimmo 340 8978909.

SABATO 20:

DALLE 17 ALLE 21
MINI-MARATONA DI BASKET
partecipazione aperta a tutti, più siamo meglio stiamo!

* LE BIRRETTE
Rocksteady/ska/soul big rude grrlz band da Bologna
[Durante il concerto happy hour sulle birre]

* SI NON SEDES IS
dalle ceneri fumanti dei Concrete, per gli amanti della robba pesante

DOMENICA 21:

* NITWITS’ MUM IS ALWAYS PREGNANT
ultima data di sempre, per fortuna!

* OgopogO ORCHESTRA
probabilmente prima data di sempre

Con la Collaborazione Continua di:
CHECO STRICTLY ROOTS
PAOGO AMESCHI

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Contributi alluvione 2014 e tromba d’aria 2013: prorogate le scadenze

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Alluvione 2014 e tromba d’aria 2013: prorogata la scadenza per concludere i lavori e presentare la documentazione di spesa. Al via la liquidazione dei contributi relativi alla tromba d’aria 2014

Prorogata con un’ordinanza a firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dal 30 giugno al 30 settembre 2015 la scadenza per concludere i lavori relativi agli interventi di ripristino delle abitazioni principali distrutte o danneggiate e alla riparazione/sostituzione dei beni mobili relativamente ai danni generati dalla tromba d’aria 2013 e dell’alluvione 2014. Quindi entro il 30 settembre, pena esclusione dal contributo, dovranno essere conclusi e anche rendicontati al Comune tutti i lavori e gli acquisti eseguiti.

A oggi, delle 2.588 domande ammesse a contributo per circa 28.272.000 euro, sono state liquidate 1.646 domande per quasi 12 milioni di euro.
In particolare sono state liquidate tutte le domande di contributo relative ai beni mobili registrati per i quali la scadenza per presentare la documentazione di spesa era il 31/12/2014, e tutte le pratiche per cui era stata presentata documentazione di spesa contestualmente alla presentazione della domanda stessa.
Tra le pratiche che dovranno essere liquidate nei prossimi mesi sono ricompresi molti degli interventi più complessi che riguardano intere unità immobiliari, con le relative pertinenze e i cui proprietari devono finire i lavori e consegnare la documentazione di spesa.

Tromba d’aria 2014
Sempre con la stessa ordinanza commissariale sono stati inoltre erogati ai comuni di Castelfranco Emilia e Nonantola i fondi necessari a liquidare i danni causati dalla tromba d’aria del 30 aprile 2014. I Comuni hanno pubblicato nel mese di maggio gli elenchi dei cittadini ammessi a contributo per i danni ai beni immobili, mobili e mobili registrati.
Si tratta di 8 domande di contributo ammesse a Castelfranco Emilia per complessivi 78.508 euro e di 71 domande di contributo ammesse a Nonantola per 424.412 euro.
Con questa ordinanza i Comuni avranno le liquidità necessarie a erogare i primi contributi ai cittadini che, contestualmente alla presentazione della domanda, hanno anche allegato la documentazione delle spese sostenute.
Per chi non avesse ancora sostenuto le spese occorre ricordare che l’acquisto o la riparazione dei beni mobili registrati devono essere eseguiti e rendicontati al Comune entro il 30/06/2015, mentre i lavori di riparazione dei beni immobili e di riparazione o sostituzione dei beni mobili dovranno essere conclusi e rendicontati entro il 31/12/2015.

Un nuovo esperimento: il primo concerto al “Teatro-Giardino” dell’Associazione Fonè

da: organizzatori

L’associazione “Fonè Scuola di Teatro”, nonostante abbia appena concluso i corsi di recitazione, subito si è messa all’opera per una nuova sfida: questo venerdì 19 giugno, alle ore 21, si inaugurerà, nell’intima cornice del cortile dell’Associazione Fonè, in via Arianuova 128, il primo evento musicale dedicato al violino e alla chitarra.

Il repertorio musicale per violino e chitarra vede un notevole incremento tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento dovuto soprattutto alla fiorente classe borghese che tra Italia, Francia, Austria ed Inghilterra si appassiona sempre più alla musica.
Nasce così un vastissimo numero di componimenti musicali per dilettanti, – ovvero per coloro che appassionati di musica, la praticano su uno strumento talvolta anche con molto virtuosismo -, che si dilettano a suonarla da soli e insieme. A grandi linee si possono distinguere due filoni di componimenti, quelli originali, scritti ad hoc per questi due strumenti, e le trascrizioni provenienti da altri organici strumentali.

Il concerto che – Angioletta Iannucci Cecchi, violino; e Giulio Arnofi, chitarra, – presentano, abbraccia entrambi i generi di componimenti: composizioni originali per violino e chitarra di N. Paganini (noto non solo come virtuoso violinista ma anche come chitarrista) e trascrizioni dal mondo operistico contemporaneo di M. Giuliani e F. Carulli su composizioni e arie celeberrime di G. Rossini, C. W. Gluck e D.Cimarosa. Al concerto seguirà un momento conviviale con un calice di vino offerto da Fonè.

Ricordiamo a coloro che volessero partecipare che il costo dell’ingresso sarà di 5 euro, con tessera Arci obbligatoria.
Visto il numero limitato di posti sarebbe gradita una prenotazione al numero 3486930707.

LA RIFLESSIONE
A debito e a credito: la doppia faccia della moneta e il tranello dell’euro

di Stefano Di Francesco e Fabio Conditi

La guerra per l’emissione di una moneta commemorativa su Waterloo, condotta senza esclusione di colpi tra il Belgio e la Francia, ci permette di domandarci qual è la reale natura dell’euro e se gli Stati che lo hanno adottato come moneta, abbiano davvero perduto la propria sovranità monetaria oppure non la stanno utilizzando.
I belgi non hanno potuto emettere una moneta commemorativa da 2 euro, ma hanno utilizzato la propria sovranità monetaria nazionale per emettere una moneta da collezione da 2,5 euro.
Infatti, secondo il Tfue (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea), tutti i paesi dell’eurozona possono ancora coniare monete diverse da quelle valide in tutti i paesi dell’eurozona, che sono stabilite dalla Bce e che riguardano le monete da 1,2,5,10,20 e 50 centesimi, e le monete da 1 e 2 euro. L’euro infatti non è una moneta unica, ma la sommatoria di tante monete nazionali, tutte riconoscibili e diverse l’una dall’altra, che, per effetto della firma del Tfue, hanno la stessa unità di misura (un euro italiano = un euro tedesco) ed un rapporto di cambio fisso (un euro italiano avrà sempre lo stesso valore di un euro tedesco). Le monete in euro italiane sono riconoscibili non solo per i disegni rappresentati su una delle facce (Dante, l’uomo vitruviano, ecc.), ma soprattutto per un simbolo “R+I”, che corrisponde alle iniziali della Repubblica italiana. In realtà ci sono molti paesi che utilizzano ancora la propria sovranità monetaria, coniando monete da collezione di valore superiore a 2 euro, in alcuni casi utilizzando oro o argento, ma in altri realizzando le monete in metalli meno pregiati, che hanno corso legale solo nel paese di emissione.
La Finlandia ad esempio dal 2003 emette regolarmente ogni anno monete da collezione da 5 euro, ma così fa anche la Slovenia con monete da 3 euro, il Portogallo con monete 2,5 – 5 – 7,5 – 10 euro, e la vicina Austria con monete da 10 euro in rame. Abbiamo chiesto alla Banca centrale finlandese chiarimenti sulle loro monete da 5 euro, in particolare se rientrano nella somma totale fissata dalla Bce per ogni paese, se hanno corso legale in Finlandia e se possono essere depositate presso le banche commerciali finlandesi.
La risposta della Banca Centrale Finlandese è stata: “5 € special commemorative coins are Finnish collector coins and Mint of Finland can decide itself how much they will mint coins. The European Central Bank (ECB) approves the amount of coins put into circulation in euro area member states. Euro coins issued in Finland are minted by Mint of Finland. These special coins are legal tender just in Finland and commercial banks in Finland accept them as a legal tender also.” Tradotto in italiano, “Le monete commemorative da 5 € speciali, sono monete da collezione finlandesi e la Zecca di Finlandia può decidere quante ne saranno coniate. La Banca centrale europea (Bce) approva la quantità di monete messe in circolazione negli stati membri dell’area dell’euro. Le monete in euro emesse in Finlandia, sono coniate dalla Zecca di Finlandia. Queste monete speciali hanno corso legale solo in Finlandia e le banche commerciali in Finlandia le accettano anche come moneta a corso legale.”
Questa conferma sconvolgente, chiarisce inequivocabilmente che gli Stati nazionali hanno ancora la propria sovranità monetaria, ma non la esercitano appieno. Infatti le monete metalliche sono l’unica moneta legale a “credito”, perché la loro emissione da parte dello Stato, non comporta aumento del debito pubblico e non richiede un pagamento di un interesse, anzi costituiscono denaro utilizzabile senza alcun costo, se non quello di realizzazione. Le banconote, invece, sono una moneta legale a “debito”, perché emesse dalla Banca centrale europea e prestate, ad interesse quasi nullo, solo al sistema bancario; lo Stato, se ha bisogno di denaro, è costretto ad emettere titoli di debito sui mercati finanziari, sui quali deve pagare continuamente un interesse che genera un debito pubblico inestinguibile. A queste due monete si affianca la moneta bancaria, che è denaro creato dal nulla dalle banche quando fanno prestiti (Quarterly bulletin 2014, Bank of England), e che quindi è anch’essa moneta a “debito”, visto che per utilizzarla è necessario pagare continuamente un interesse, che contribuisce ad aumentare il Debito Pubblico e Privato.
Lo Stato però, per finanziarsi, non utilizza la moneta a “credito”, visto che è solamente lo 0,3% del totale, ma si finanzia principalmente con la moneta a “debito”, cioè banconote e moneta bancaria, che corrispondono al 99,7% del totale. Questa scelta sciagurata, comporta l’aumento continuo del proprio debito pubblico e costringe lo Stato al pagamento di interessi per ben 75 mld di euro in un anno (dati per il 2014 ricavati dal Def 2015), che corrispondono al 4,6% del nostro Pil.
I dati reali, infatti, confermano che il debito pubblico dal 1980 al 2014 è aumentato di 2.000 mld di euro, passando da 114 mld a 2.135 mld di euro, nonostante le cospicue privatizzazioni e svendite del patrimonio pubblico, oltre all’aumento delle tasse e la riduzione dei servizi. Questo è avvenuto perché, nonostante si siano realizzati nello stesso lasso di tempo avanzi primari di bilancio superiori ai 640 miliardi di euro, gli interessi passivi pagati sul Debito Pubblico sono stati pari a 3.447 mld di euro.
Lo Stato, come abbiamo verificato, può ancora emettere moneta a “credito”, senza limiti di valore e di quantità, con la quale immettere denaro direttamente nell’economia reale, evitando le privatizzazioni e riducendo le imposte ed il taglio dei servizi. Ma per far questo è necessario che i cittadini e la classe politica, acquisiscano la consapevolezza di quali siano le reali cause della crisi economica, al fine di realizzare finalmente politiche che abbiano come obiettivo principale il raggiungimento del benessere collettivo e della piena occupazione.

Fabio Conditi, 53 anni di Zola Predosa (BO), laureato in Ingegneria civile edile presso l’Università di Bologna, studioso di sistemi monetari, fondatore del sito Moneta 5 stelle [vedi], divulgatore di temi monetari con all’attivo più di 30 incontri in tutta Italia.

Stefano Di Francesco, 45 anni di Ascoli Piceno, laureato in Economia e commercio presso l’Università politecnica delle Marche, analista tecnico-quantitativo, sviluppatore di sistemi di trading e di gestione del portafoglio, opera dal 2002 come trader sui mercati finanziari, esperto di sistemi monetari e finanziari.

ECOLOGICAMENTE
I rifiuti, un bene pubblico da valorizzare

Il settore dei rifiuti è sottoposto ad una forte fase di ristrutturazione per ridurre l’impatto ambientale sul territorio e soprattutto per arginare una situazione di criticità che si protrae da molti anni. Da una situazione in cui la gestione del rifiuti in molti comuni si limitava alla raccolta ed alla discarica, si sta passando ad una situazione in cui, per raggiungere gli obiettivi ambientali, serve un livello di gestione che sappia affrontare in modo integrato tutte le fasi del ciclo dei rifiuti (raccolta, trattamento, smaltimento) in rapporto al recupero e al riciclaggio delle materie presenti nei rifiuti. E’ necessario sviluppare una forte cultura del riciclo e favorire un processo di crescita qualitativa.
La composizione merceologica dei rifiuti urbani (in peso e in volume) sta cambiando negli ultimi anni con la crescita delle frazioni secche (carta, plastica, vetro, metalli) rispetto alla frazione organica. Da un confronto di diverse analisi sulla composizione in peso dei rifiuti, l’organico rappresenta circa il 30%, plastica e gomma rappresentano circa il 13-15%, carta e cartoni il 25-27%, il vetro il 5-7% e i metalli il 3-5% dei rifiuti urbani.
Sulla base di analisi condotte direttamente nella fase della raccolta (al cassonetto), la parte organica, comprendente legno e verde, rappresenta il 30-35% del totale dei rifiuti urbani e varia in funzione della grandezza dei comuni (è minore nelle aree urbane e metropolitane, mentre è crescente al decrescere del numero di abitanti). La carta e i cartoni variano, sulla quantità totale di rifiuti, dal 20% al 25%, mentre le plastiche variano dal 10% all’13%, i metalli dal 2,5% al 3,5%, il vetro dal 6,5% al 7,5% Purtroppo, nonostante sia il metodo di rilevazione più diffuso, l’analisi dei rifiuti in peso non è sufficiente per mostrare l’importanza dei diversi materiali nella generazione dei rifiuti.
L’analisi della densità e del volume medio delle diverse tipologie di rifiuti produce infatti una differenza sostanziale di presenza dei diversi materiali registrati nei cassonetti: la plastica rappresenta circa il 55% in volume, del totale del volume di Rsu mentre la carta circa il 18%. Complessivamente carta e plastica rappresentano il 70% del volume dei rifiuti alla raccolta. All’opposto, l’organico, che in peso è circa il 30% degli Rsu, in volume occupa circa il 10%; il vetro, che in peso rappresenta il 7%, occupa in volume solo l’1,5%.
Spero possa essere utile ricordare qualche altro numero: il 44% della carta nella nostra regione finisce nell’indifferenziato (e va molto meglio che da altre parti); in media se ne raccolgono infatti 70 kg per abitante che viene avviato a recupero. Il costo medio di raccolta negli ultimi anni è passato dai 140 euro a tonnellata agli attuali 190 euro, mentre il corrispettivo del Conai è rimasto invariato sui 90 euro. In Italia ne sono stati raccolti oltre tre milioni di tonnellate ogni anno; la carta e l’organico insieme rappresentano oltre il 65% della raccolta differenziata.
I dati Comieco dicono che gli Imballaggi cellulosici immessi al consumo sono 4,1 milioni di tonnellate e che il consumo stimato pro-capite di imballaggi cellulosici in Italia è di circa 68 kg per abitante. Raccolta complessiva di macero in Italia (provenienza domestica ed industriale): 6,1 milioni di tonnellate pari a 100 kg/ab-anno. In sintesi gli obiettivi raggiunti sono stati: riciclo 86% (imballaggi cellulosici conferiti a riciclo: 3,5 milioni di tonnellate), recupero 93 % (imballaggi cellulosici recuperati 3,8 milioni di tonnellate). Dal riciclo della carta si ottengono e si producono scatole, giornali, prodotti di cartoleria, libri, ma anche molto altro tra cui materiali per l’edilizia, scatoloni, mobili, etc.
Di vetro ne raccogliamo da sempre una quantità elevata (la resa di intercettazione è del 78%) e solo un quarto lo perdiamo nei rifiuti indifferenziati. A livello nazionale ogni anno se ne raccolgono circa poco meno di due milioni di tonnellate. Il Emilia Romagna ne raccogliamo circa 35 kg a testa per un totale di oltre 140.000 tonnellate; il costo medio di raccolta è di circa 100 euro a tonnellata. Di plastica ne raccogliamo circa 20 kg procapite (il doppio che a livello nazionale ma la resa di intercettazione è solo del 25%); il costo medio di raccolta (dati Federambiente) si valuta in circa 350 euro a tonnellata.
La valorizzazione del prodotto rifiuto, come occasione di nuova attività economica e quindi di impresa, non può essere costruita partendo dal rifiuto come una normale merce in un libero mercato. Il rifiuto, la cui quantità non può variare in rapporto ai prezzi di mercato mentre può essere determinata da obiettivi ambientali, deve essere comunque raccolto e riciclato. Da queste considerazioni emerge la necessità di definire il contenuto economico del rifiuto in quanto bene di interesse pubblico che deve essere riciclato in un quadro di obiettivi e limiti ambientali, che indirizzano le scelte economiche e il mercato.

IMMAGINARIO
Sì, viaggiare.
La foto di oggi…

Viaggiare, sì. Magari in bici, moto o treno. E – perché no – anche in bici e in treno, o in auto con la bici sopra, o a piedi, in aereo, in tandem. A ognuno il suo viaggio. Nella foto il viaggio breve di una signora in abito rosso elegante, in treno con la sua bici in tinta. Borse declinate in toni analoghi, pronte a passare dal manubrio al polso in un bar, in una sala conferenze o in una galleria commerciale. Buoni viaggi!

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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Treno più bici come scelta di viaggio (foto Giorgia Mazzotti)

 

GERMOGLI
Deserto
L’aforisma di oggi

Proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni unite per la prima volta nel 1994, la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione è nata per coinvolgere l’opinione pubblica sul problema della siccità e per promuovere, grazie alla collaborazione di tutti i Paesi, buone pratiche che possano contribuire a ridurre l’entità del grave problema della desertificazione, in particolare nel continente africano.

Deserto
Buddha

Come può l’inquieto, che è spossato da fame, sete e mortificazioni e la cui mente non si regge per lo sforzo, raggiungere quel risultato che la mente deve raggiungere? (Buddha)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

ACCORDI
Stravinsky
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Igor Stravinsky – L’uccello di fuoco

Nasceva oggi, nel 1882, Igor Stravinsky, pianista e direttore d’orchestra considerato tra i più grandi maestri della musica internazionale del novecento. Grazie alla sua capacità di recuperare gli stili classici e tradizionali e mischiarli con la modernità, Stravinsky ha acquisito nel tempo la fama di innovatore del balletto, ambito dal quale emerge il suo capolavoro, L’uccello di fuoco.