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Coronavirus. Dalla Regione ristori economici anche per le attività artigianali di lavorazione e vendita alimenti, dalle gelaterie alle piadinerie. Colla-Corsini: “Già al lavoro per stanziare le risorse necessarie”

“Nell’ambito del confronto aperto con le categorie economiche, abbiamo deciso di raccogliere la sollecitazione di ristoro anche per questi esercizi, che come ristoranti e bar hanno dovuto rispettare le medesime limitazioni d’orario previste dalle norme nazionali e dalle ordinanze regionali”. Anche in questo caso bandi nelle province delle Camere di Commercio

Bologna – La Regione si prepara a prevedere ristori economici anche per le attività artigianali di lavorazione e vendita alimenti alle prese con le conseguenze delle restrizioni previste dalle misure anti-Covid: gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, gastronomie, piadinerie ed esercizi analoghi.

Un ampliamento dell’azione regionale che già prevede il sostegno a ristoranti e bar, per i quali dal 20 gennaio apriranno i bandi fatti dalle Camere di Commercio in ogni provincia, per complessivi 21 milioni di euro stanziati dalla Regione.
“Nell’ambito del confronto aperto con le categorie economiche- affermano gli assessori regionali Vincenzo Colla (Attività produttive) e Andrea Corsini (Commercio)- abbiamo deciso di raccogliere la sollecitazione a prevedere ristori economici anche per tali attività artigianali, così importanti per la nostra economia, che al pari di ristoranti e bar hanno dovuto rispettare le medesime limitazioni d’orario previste nelle norme nazionali e nelle ordinanze regionali”.

“Siamo già al lavoro con l’assessore al bilancio per stanziare le risorse necessarie e – proseguono- e con le associazioni degli artigiani per definire platee e criteri di accesso. Ci sarà una chiamata dedicata a questa tipologia di esercizi, ricorrendo sempre a bandi nei territori gestiti dalle Camere di Commercio. Anche su questo, infatti, abbiamo già acquisito la disponibilità di Unioncamere regionale ad agire in tal senso”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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