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Da: Ufficio Stampa Agire Sociale

Dalla fusione di Associazione Servizi per il Volontariato di Modena e Agire Sociale, le due associazioni che gestivano i Centri di Servizio per il Volontariato rispettivamente di Modena e Ferrara, è nato Csv Terre Estensi. Questi due centri, ciascuno con una specifica storia e un forte radicamento territoriale, dal 2020 saranno un unico Centro di Servizio per il Volontariato che vedrà collaborare insieme i professionisti del terzo settore delle due province, all’insegna di una rinnovata sinergia che mette insieme competenze ed esperienze diverse e numerose, a servizio delle mondo del terzo settore.

Il presidente di Csv Terre Estensi è Alberto Caldana, la vicepresidente è Laura Roncagli (già presidente di Agire Sociale) e la direttrice è Chiara Rubbiani.

Il 19 dicembre 2019, dopo aver deliberato lo scorso ottobre in assemblea dei soci questo cambiamento importante, c’è stata la firma dell’atto di fusione davanti al notaio e ciascun portavoce delle due province ha espresso così il proprio pensiero: “Inizia per noi una nuova avventura che siamo sicuri continuerà a garantire, ai rispettivi territori, ciò che più ci preme: professionalità e vicinanza al mondo del terzo settore” dice il presidente Alberto Caldana.

“Si avvia un percorso che è la naturale prosecuzione di un lavoro di squadra riuscito, che ci ha visto collaborare proficuamente insieme negli scorsi mesi, come da Riforma del Terzo Settore, e che nei prossimi anni ci vedrà crescere e affrontare nuove e stimolanti sfide” dice la direttrice Chiara Rubbiani.

La vicepresidente Laura Roncagli di Ferrara evidenzia inoltre come il CSV Terre Estensi “sia anche un’opportunità per metterci in gioco e cogliere insieme le sfide e i bisogni del volontariato dei territori, alla prova della riforma del terzo settore. Iniziamo all’insegna della positività e dell’energia, per un centro di servizi accogliente sempre di più al fianco delle associazioni e del volontariato”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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