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da: ufficio stampa Jazz club Ferrara

Il Torrione è il punto di partenza del nuovo tour di Dado Moroni che sabato 1° febbraio (ore 21.30) presenterà Five for John, suo personale omaggio al grande Coltrane. Per l’occasione, il pianista genovese sarà affiancato da un “cast” stellare: Max Ionata al sassofono, Joe Locke al vibrafono, Marco Panascia al contrabbasso e Alvin Queen alla batteria.

Sabato 1° febbraio (ore 21.30) il Jazz Club Ferrara ospiterà la prima tappa del tour del quintetto di Dado Moroni che presenterà Five for John, personale omaggio al grande Coltrane in uscita questo mese per Jando Music (in collaborazione con Via Veneto Jazz).
Per la realizzazione di questo speciale progetto e in occasione del cinquantesimo compleanno, l’apprezzato pianista genovese si è avvalso di uno stuolo di virtuosi del proprio strumento. In front-line troviamo infatti il sassofono di Max Ionata, collaboratore di lunga data di Moroni da annoverare tra i migliori sassofonisti italiani e Joe Locke, autentico maestro del vibrafono. A completare la sezione ritmica invece troviamo il timing di Marco Panascia al contrabbasso e un’icona del drumming come Alvin Queen che con Coltrane ha peraltro militato.
Il repertorio trattato prevede l’alternanza di brani come Naima – che Coltrane amava spesso eseguire – a composizioni di autori quali McCoy Tyner e Gerschwin e a originali del leader del quintetto come Sister Something, all’insegna di un omaggio toccante e raffinato che da un lato conserva l’aura dello storico sassofonista e dall’altro è permeato dello stile impeccabile di Moroni coadiuvato dalla verve dei compagni.
Questa è semplicemente l’ultima delle creazioni ideate da un pianista e compositore che è parte della scena jazzistica nazionale ed internazionale da oltre trent’anni. Era la fine degli anni ’70 quando Moroni intraprende, non ancora ventenne, le prime collaborazioni con Tullio De Piscopo e Franco Ambrosetti per approdare, nel corso del tempo, a fianco di altri protagonisti quali Freddie Hubbard, Clark Terry, Ron Carter, Oscar Peterson ecc.

SABATO 01 FEBBRAIO 2014 – TORRIONE SAN GIOVANNI – ORE 21.30
Dado Moroni Quintet “Five for John”
Max Ionata, sassofoni;
Joe Locke, vibrafono;
Dado Moroni, pianoforte;
Marco Panascia, contrabbasso;
Alvin Queen, batteria

INFORMAZIONI
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
Non si accettano pagamenti POS

DOVE
Tutti i concerti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

ORARI
Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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