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Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio Ferrara

Govoni: “Valorizzare gli strumenti di proprietà industriale, imparare ad integrarli nelle proprie strategie, proteggerli e trarne vantaggio in termini economici, commerciali e di sviluppo diventano per le imprese elementi cardine per crescere ed espandersi sui mercati”. 5.340 sono i marchi e le invenzioni depositati a Ferrara, dal 2008 al 30 giugno di quest’anno, presso gli uffici della Camera di commercio.

Promuovere l’utilizzo dei diritti di proprietà industriale per valorizzare e sostenere la capacità innovativa e competitiva delle imprese, attraverso una apposita linea di finanziamento rivolta alle piccole e medie imprese. Questo l’obiettivo del bando promosso nelle scorse settimane dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con le Camere di commercio italiane.

Il bando, in favore del quale è destinato un finanziamento complessivo di oltre 16 milioni di euro, prevede due linee di intervento:
la prima misura ha l’obiettivo di sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei disegni/modelli industriali sui mercati nazionale e internazionale;
la seconda misura è rivolta ad una maggiore tutela del marchio nei mercati esteri, attraverso la registrazione dei marchi dell’Unione Europea presso l’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale) e la registrazione di marchi internazionali presso l’OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale.

Le richieste di contributo – ricorda la Camera di commercio – potranno essere presentate a partire:
per la prima misura, dalle ore 9.00 del 27 febbraio 2020 e fino all’esaurimento delle risorse disponibili;
per la seconda misura, dalle ore 9.00 del 30 marzo 2020 e fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

“Valorizzare gli strumenti di proprietà industriale – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – imparare ad integrarli nelle proprie strategie, proteggerli e trarne vantaggio in termini economici, commerciali e di sviluppo diventano per le imprese elementi cardine per crescere ed espandersi sui mercati. Per meglio fronteggiare la crisi – ha concluso il presidente della Camera di commercio – le imprese ferraresi hanno puntato maggiormente sulla diversificazione e ampliamento del portafoglio prodotti/servizi, registrando presso i nostri uffici un numero crescente di segni distintivi a rafforzamento dell’immagine di impresa – per difendersi dalla contraffazione ad esempio – nonché per la tutela o la conquista di nuovi spazi di mercato”.

Ferrara. 4395 marchi nazionali, 738 marchi internazionali, 126 invenzioni industriali, 81 modelli di utilità depositati a Ferrara, dal 2008 al 30 giugno di quest’anno, presso gli uffici della Camera di commercio. Prodotti di “largo consumo”, sistema moda, dispositivi elettronici, elettrici, ottici, digitali; occhiali; caschi; estintori. Sono gli ambiti più diffusi in cui le imprese ferraresi, tra il 2008 e il 2019, hanno chiesto – e ottenuto – la tutela delle proprie produzioni in Italia e in Europa attraverso la registrazione del marchio in Camera di commercio. L’ambito medico, il packaging e l’automotive quello in cui, invece, maggiormente si è espressa la genialità dei nostri concittadini, riconosciuta attraverso il brevetto UE.

Il Marchio è un “segno” usato per distinguere i propri prodotti/servizi da quelli della concorrenza. Rappresenta uno dei principali elementi dell’immagine dell’azienda e fornisce, agli occhi della clientela, garanzie di qualità e affidabilità.
I Disegni e Modelli sono i segni distintivi dell’aspetto esteriore dell’intero prodotto o di una sua parte che lo connota rispetto alla concorrenza.

Il bando, la modulistica e le istruzioni sono consultabili sui siti www.uibm.gov.it e www.unioncamere.gov.it. Per ogni altra informazione è possibile rivolgersi all’ufficio marchi e Brevetti della Camera di commercio (0532/783805-916; marchi.brevetti@fe.camcom.it).

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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