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da: Delta Input s.a.s.

Questo weekend vini e cibi doc, calcetto, aperibike e il soul&funky di Manuela&Luca

Arriva al Lido di Volano “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”, il cartellone-contenitore di appuntamenti promozionali itineranti della grande kermesse dedicata alla ‘regina delle valli’ coordinato da Delta Input e realizzato con il contributo di Comune di Comacchio, Provincia e Cciaa di Ferrara. Nel week end che precede la Festa della Repubblica verranno infatti recuperate le iniziative calendarizzate nel più settentrionale dei sette Lidi di Comacchio per inizio maggio e rinviate causa avverse previsioni meteo. Si parte venerdì 30 maggio alle 20,30 al Ristorante “Da Checo”, in via Spiaggia 8, con il Welcome Dinner con i ‘doc delle sabbie’, cena con menu territoriale abbinato ai vini del Bosco Eliceo che propone tavolozza di antipasti con gamberi in rosa; granchio; gamberone; polipo e seppie al vapore; cozze in salsa dolce e sarda in saòr; grigliata mista dell’Adriatico (sogliola, spiedino di gamberi; scampi e cappasanta) con misticanza di verdure; sorbetto; crema catalana alla “maniera di Checo” accompagnati ai vini della Tenuta Garusola – cooperativa Giulio Bellini (info: 0533 355126). Sabato 31 a partire dalle 14,30 eppoi per tutta la giornata di domenica in piazzale Volano Centro sarà allestito il campo da calcetto sul quale si disputeranno gli incontri del Trofeo Sicura GruppoA2A ‘due contro due’, torneo a tappe di calcetto per master e amatori, grandi e piccini, senior e coppie (info: 366 3561236). Sempre sabato 31 maggio, con ritrovo alle 17 di fronte all’ufficio turistico, appuntamento per appassionati delle escursioni su due ruote con l’Aperibike, minitour gratuito in bicicletta – che sarà concluso con un aperitivo – nel corso della quale una guida accompagnerà grandi e piccini alla scoperta di storia e curiosità del Lido di Volano: dalla pineta alla chiesetta del patrono dei forestali, fino alla Torre della Finanza. Infine, domenica 1 giugno alle 12 ancora al Ristorante “Da Checo” (info 0533 355126) sarà Brunch in Jazz con un appetitosissimo menu che, dalla cucina, prevede fritto misto di calamari, gamberi e pesce azzurro spinato con calice di vino bianco, e dal palco la voce di Manuela Prioli che, accompagnata dalla chitarra di Luca di Luzio, presenterà un repertorio basato sulla tradizione afro americana, una miscela di soul e funky. Cantante riminese presente sul panorama musicale italiano da oltre dieci anni, Manuela Prioli è voce caratterizzata dalla timbrica delicata e dolce, alla ricerca delle radici della musica afro americana, si presenta in veste di jazz singer che interpreta con sonorità moderne una combinazione di ritmi swing, soul, funk. Luca di Luzio, chitarrista dalla formazione eclettica e dallo stile versatile. Suona l’elettrica, l’acustica, la classica e spazia dagli standard alla bossa nova fino al funky, passando per il fusion ed il blues. Ha un talento creativo ed è impegnato in numerosi progetti musicali in cui collabora con artisti internazionali. Nella formazione in duo con Manuela il rispetto per la tradizione si intreccia con la modernità, grazie all’uso di effettistica, loop station e vocal percussion, che forniscono all’esibizione grinta, ritmo e un groove tutto nuovo.
Il programma aggiornato degli appuntamenti di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla” è consultabile sul sito www.eventicomacchio.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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