Da Generali Italia un corso di alta formazione per gestire il rischio in agricoltura
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FERRARA, 13 dicembre 2021 – La gestione del rischio d’impresa nel settore agricolo è diventato sempre più complesso, anche a causa delle molte problematiche fitopatologiche e climatiche. Consapevoli delle difficoltà degli agricoltori, l’agenzia di Ferrara di Generali Italia Spa organizza il corso di alta formazione aperto ai giovani, totalmente gratuito, dal titolo “Risk Management delle imprese Agricole”. Il percorso formativo, presentato in anteprima in occasione di FuturPera, Salone Internazionale della Pera, è una delle molte iniziative che l’assicurazione ha scelto di mettere in campo in occasione dei 190 di presenza sul territorio: come dimostrano gli archivi storici, infatti, Generali ha aperto il suo primo ufficio a Ferrara il primo gennaio del 1832.
“L’imprenditoria agricola ferrarese vive in un contesto complesso – spiega Michele Poccianti, agente Generali – caratterizzato dai cambiamenti climatici che provoca ingenti danni colturali e da una richiesta sempre maggiore di sostenibilità che riduce i mezzi di difesa a disposizione. Una situazione che rende necessario un forte cambio di passo da parte delle aziende, che devono saper analizzare e gestire in maniera efficace il rischio d’impresa.
Il corso di alta formazione, aperto a venti giovani imprenditori del territorio, ha il principale obiettivo di promuovere una cultura gestionale avanzata, con l’expertise del nostro istituto assicurativo e di docenti specializzati. Nel dettaglio – continua Poccianti – vogliamo favorire la competitività, anche grazie al supporto di un ecosistema sul territorio fatto dall’imprese, dal mondo associativo, dalle istituzioni e naturalmente da noi; spiegare come analizzare i rischi imprenditoriali e come delegarli all’impresa di assicurazione, in una partnership che faccia crescere l’impresa. E poi, non ultimo, vogliamo accompagnare l’impresa attraverso il passaggio generazionale,
anche attraverso l’innovazione e le nuove tecnologie. Siamo consapevoli che si tratta di un progetto ambizioso, ma crediamo che un’azienda con una tradizione come la nostra, che lavora sul territorio da quasi 200 anni, non possa fare a meno di valorizzarlo e guardare al futuro”.
Il futuro dell’agricoltura e delle nuove generazioni è essenziale anche per Angela Travagli, assessore a
Personale, Lavoro, Attività Produttive, Patrimonio, Fiere e Mercati del Comune di Ferrara.
“Insieme alla Camera di Commercio di Ferrara abbiamo supportato le nostre aziende agricole – ha detto Travagli – perché il nostro settore primario è in difficoltà e stiamo assistiamo a un allontanamento dei giovani dalla terra.
Il progetto proposto da Generali è importante perché ci sono tantissimi ragazzi interessati al settore agricolo che però devono essere indirizzati, formati e devono ricevere la giusta attenzione e coinvolgimento. Ferrara ha molte potenzialità tra cui cultura e turismo, ma occorre valorizzare anche le eccellenze del nostro settore primario attraverso lo sviluppo di sapere e conoscenze. L’idea vincente di Generali è affiancare al corso di formazione anche un affiancamento e una borsa di studio per essere inseriti in azienda, creando un’opportunità straordinaria di occupazione: la strada giusta per aiutare i giovani nella loro crescita professionale. Si tratta di una visione ampia e collaborativa per il territorio, un approccio positivo e portatore di buoni principi da condividere”. Da gennaio sul sito www.giovecca.it/ saranno pubblicate le modalità di partecipazione al corso.
Riceviamo e pubblichiamo
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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
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