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Da: Adelmo Rossini.

Leggo con incredulità la “nota” della Curia, molto “piccata” per le affermazioni di Alcide Mosso.
Siamo seri : la Diocesi non poteva essere all’oscuro dell’arrivo dei feretri e sta mendicando scuse poco credibili per giustificare il proprio comportamento. Chi avrebbe impedito a un religioso di buona volontà di presenziare all’arrivo delle salme? In tempi di emergenza ci voleva l’invito in carta bollata per Sua Eccellenza? La Curia accusa Mosso di “pregiudizio ideologico”. Ma come si permette? A parte il fatto che vorrei invitare l’estensore della nota a ricordare l’ammonimento evangelico (“Non giudicate e non sarete giudicati”) mi sembra che il pregiudizio, evidentemente, ce l’abbia Mons. Perego, a mio parere ispiratore della nota inutilmente e poco cristianamente polemica e velenosetta,che invece di replicare con toni pacati ad una legittima richiesta di chiarimenti ha approfittato dell’occasione per “vendicarsi” delle critiche che, in passato, gli sono state rivolte – con pieno fondamento,a mio modesto parere, ma qui siamo sul terreno dell’opinabile – da Alcide Mosso.

Purtroppo non sarebbe la prima volta (vedi il caso “Sacra Famiglia”) che Mons. Perego, il quale ostenta la sua tolleranza e il suo spirito democratico – si dimostra allergico alle critiche, specie se rese pubbliche e riportate dai media cittadini.

Rammento infine che anche Deanna Marescotti (già “assessora” con il sindaco Tagliani ed esponente della sinistra) si è posta lo stesso interrogativo di Mosso, chiedendosi, dinanzi all’arrivo dei feretri : “Perchè invece manca un prete?”(1)

Caro Mons. Perego, risponda alla mia domanda : anche la Marescotti è condizionata dal “pregiudizio ideologico”? O non è forse Lei ad avere un pregiudizio ideologico nei confronti del consigliere leghista?

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it