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Avviso destinato ad Associazioni di Promozione sociale o di Volontariato iscritte ai registri regionali, Istituzioni culturali, Comuni e Unioni. Le domande solo on line dalle ore 10 di lunedì 8 marzo alle ore 16 di mercoledì 31 marzo 2021. Ampliati del 20% i margini massimi del contributo per i progetti

Eventi musicali, teatrali, circensi, iniziative che riguardano cinema, videoarte e letture. Parte il bando regionale per ottenere contributi per iniziative di promozione culturale: un altro filone di finanziamento regionale oltre a quelli offerti dalla legge sullo Spettacolo e quella sul Cinema, per continuare a sostenere la cultura in tutte le sue forme in un anno reso difficilissimo dalla pandemia.

L’Avviso [Vedi qui] è stato approvato dalla Giunta regionale e pubblicato sul Burert, con risorse disponibili pari a 2,5 milioni di euro per il 2021. E’ rivolto alle Associazioni di promozione sociale o di volontariato iscritte ai registri regionali con sede nel territorio regionale, Istituzioni culturali, Comuni e Unioni comunali.

Pur avendo caratteristiche analoghe alle precedenti edizioni il bando recepisce tuttavia le problematiche sorte in quest’ultimo anno a causa del Covid, che hanno inciso profondamente nella programmazione in ambito culturale. Per questo motivo sono stati ampliati, di un 20% in più, rispetto allo scorso anno, i margini massimi del contributo regionale alle associazioni.

L’obiettivo della Regione resta quello di continuare a promuovere, soprattutto in questo momento di crisi generalizzata del settore a causa del Covid, la produzione, la diffusione e la fruizione di attività culturali nella massima varietà delle espressioni e delle iniziative artistiche, sia sostenendo manifestazioni e attività che nel tempo si sono consolidate nel territorio regionale, con il coinvolgimento di più soggetti pubblici e privati, sia appoggiando nuove proposte.

La Regione sostiene in particolar modo progetti e iniziative di dimensione sovralocale, promuovendo la realizzazione di progetti integrati e favorendo l’aggregazione e l’interazione tra vari soggetti anche ai fini dell’ottimizzazione della spesa.

Come richiedere un contributo

Possono essere presentati sia progetti in forma singola, sia di rete, che si avvalgono cioè della compartecipazione e collaborazione di più soggetti.

La presentazione delle domande e dei progetti dovrà avvenire esclusivamente per via telematica tramite l’applicativo web SIB@C. Per potere accedere è necessario essere accreditati al gestore delle identità SPID con livello L2.
La presentazione delle domande di contributo e dei progetti potrà avvenire dalle ore 10,00 di lunedì 8 marzo alle ore 16,00 di mercoledì 31 marzo 2021.
Il link per accedere alla piattaforma Sib@c è il seguente: https://servizifederati.regione.emilia-romagna.it/SIBAC

Per informazioni relative ai contenuti e chiarimenti inerenti l’Avviso è possibile scrivere a:
promocultura@regione.emilia-romagna.it

In fase di compilazione della domanda su piattaforma informatica, nel caso dovessero presentarsi difficoltà di tipo informatico è possibile contattare l’assistenza via mail:infosibac@regione.emilia-romagna.it

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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