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Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Al via il nuovo bando regionale: possono partecipare enti locali, singoli o associati o soggetti privati che li gestiscono. Il contributo massimo è di 500 mila euro. Le domande entro il 25 maggio

Bologna- In Emilia-Romagna lo spettacolo si fa (più) bello.La Regione mette a disposizione 5 milioni di euro dal Fondo per lo sviluppo e la coesione per ristrutturazione, restauro, innovazione tecnologica, messa a norma, ripristino dell’agibilità e fruibilità di teatri di proprietà di Enti locali, singoli o associati, e di soggetti privati che gestiscono sedi di spettacolo di proprietà pubblica nel territorio regionale. E’ quanto prevede il nuovo bando approvato dalla Giunta e dal prossimo 18 aprile pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale.

“La Regione Emilia-Romagna- afferma l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti- mette a disposizione la copertura finanziaria in applicazione della legge regionale sullo spettacolo, e in coerenza con gli obiettivi indicati nel Programma regionale in materia di spettacolo per il triennio 2016-2018. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio regionale delle sedi di spettacolo, rendendolo più fruibile e sicuro per gli utenti: un patrimonio che spesso riguarda sedi di valore storico e architettonico”.

Il bando rimarrà aperto fino alle ore 20 del 25 maggio 2018. Per ogni soggetto il contributo regionale non potrà eccedere la percentuale del 50% della spesa ritenuta ammissibile, con un contributo massimo di 500 mila euro.

La domanda di contributo, completa della documentazione richiesta, dovrà essere presentata, utilizzando i modelli allegati, esclusivamente per Posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo servcult@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Le richieste di informazioni nel merito dei contenuti progettuali vanno inviate via mail all’ indirizzo: investimenti@regione.emilia-romagna.it.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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