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Da: Regione Emilia-Romagna

In partenza Biografilm Festival, da domani 5 al 15 giugno, il primo festival internazionale visibile gratuitamente su tutto il territorio nazionale con più di 40 film, eventi online e una speciale serata conclusiva dal vivo. Il festival si apre online domani con Faith di Valentina Pedicini, si chiude con un evento dal vivo, a Bologna, dentro la sala cinematografica Popup Cinema Medica Palace.

“Sono orgogliosa di dirigere il primo festival di cinema italiano che propone una versione online a cui può accedere chiunque si trovi in Italia, ma è davvero fantastico avere una reale proiezione dal vivo l’ultimo giorno del festival– ha commentato la direttrice Leena Pasanen– è un segno di speranza che ci porta verso la normalità, seppure dobbiamo considerare che l’uso dell’online non è necessariamente negativo e potrà darci nuove possibilità anche in futuro”.

Un aspetto, questo sottolineato anche dall’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, che ha partecipato oggi alla presentazione del Festival con l’assessore del Comune di Bologna, Matteo Lepore: “Sono felicissimo di presentare questo festival, che ho visto affermarsi in pochi anni in un panorama e un mercato del settore molto competitivi. La frontiera del digitale che stiamo apprezzando in questo momento, mostra come il mondo culturale si possa evolvere e impreziosirsi grazie alle nuove tecnologie”.

La cerimonia di premiazione

L’ultima giornata del festival, lunedì 15 giugno, è dedicata alla consegna dei premi ai film vincitori. Si potrà finalmente tornare al cinema e Biografilm non perde l’occasione di ritrovare il suo pubblico e i suoi partners, istituzionali e non, nel suo luogo naturale, con un evento finale nella sala cinematografica più grande di Bologna: il Popup Cinema Medica Palace, per l’occasione Biografilm Hera Theatre.

Dopo la cerimonia, sarà proiettato in sala Gli anni che cantano di Filippo Vendemmiati (Italia, 2020, 90′), in anteprima mondiale nella sezione Biografilm Art&Music. Il progetto, prodotto anche con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, racconta la storia de “Il Canzoniere delle Lame”, gruppo bolognese di musica politica e impegno sociale ed è stato scelto per questa particolare serata per il suo valore culturale, per il suo richiamo ad una esperienza artistica e civile collettiva e aggregativa, cresciuta a Bologna e maturata in appuntamenti internazionali.

Durante la cerimonia, la giuria del Concorso Internazionale di Biografilm 2020, composta da Luca Ragazzi (regista e critico cinematografico), Shelly Silver (artista e videoartista), Martijn te Pas (programmer di festival e esperto di documentari), assegnerà i seguenti premi: Best Film Unipol Award | Biografilm Festival 2020, il premio della giuria al miglior film del Concorso Internazionale e Premio Hera “Nuovi Talenti” | Biografilm Festival 2020, ilpremio della giuria alla migliore opera prima del Concorso Internazionale.

La giuria del Concorso Biografilm Italia, formata da Roberta Mattei (attrice di cinema e teatro), Cristina Rajola (produttrice di documentari ed esperta di coproduzioni internazionali), Ester Sparatore (artista e documentarista), assegnerà il Best Film Award | Biografilm Italia 2020, premio della giuria al miglior film del Concorso Biografilm Italia.

Sarà inoltre consegnato l’Audience Award | Biografilm Festival 2020, il premio del pubblico al miglior film di Biografilm Festival 2020.

«Ci mancherà il tappeto rosso della serata inaugurale, i grandi schermi dei cinema, le visioni collettive nel buio e nel silenzio assorto delle sale, ma anche in streaming Biografilm Festival ci catturerà per il programma ricco di opere di autori emergenti e di film che parlano delle storie di persone, di tanti Paesi, di tante condizioni. Ancora una volta Unipol Gruppo ha voluto esserci come Main Partner. Quindi, anche a casa, spegniamo le luci e immergiamoci nel magico mondo del festival. Buona visione a tutti», ha commentato Vittorio Verdone, direttore corporate communication and media relations Gruppo Unipol.

La struttura del festival

Nella sedicesima edizione del festival, sono 25 i Paesi rappresentati nelle produzioni dei 41 film selezionati. Il 34% del programma è composto da opere prime e il 39% da film con registe donne.

La nuova sezione di quest’anno: Meet the Masters, è composta dalle ultime opere di tre filmakers che il festival vuole mettere in evidenza. Ciascuna di queste tre proiezioni sarà seguita da un’intervista con il regista, per approfondire la sua visione del mondo e del cinema attraverso l’ultimo film realizzato.

Nella sezione Biografilm Art & Music, amata e attesa dal pubblico, si trovano film che raccontano storie intense e vere che spaziano dalla fotografia, alla musica, all’arte, alla pittura, alla letteratura, al cinema.

Con documentari nuovi e potenti, la sezione Contemporary Lives offre prospettive inconsuete sulla nostra contemporaneità. Così Biografilm propone al suo pubblico una riflessione su ciò che sta accadendo del mondo. Quest’anno, in particolare, si interroga sul potere, sui suoi meccanismi, sui privilegi che derivano dal suo esercizio e su cosa accade a chi, da questi privilegi, è escluso.

Le due sezioni competitive del Festival, come sempre, presentano il meglio della produzione documentaria del momento. Biografilm Italia si concentra sui film di produzione italiana, dando spazio alle opere più interessanti e innovative, proponendo una lettura non scontata e sfaccettata dell’Italia di oggi. Attraverso lo sguardo e la sensibilità degli autori e delle autrici, incontriamo storie potenti, particolari e universali.

Il Concorso Internazionale raccoglie i documentari più affascinanti e attesi provenienti da tutto il mondo, Italia compresa. I film selezionati per questa sezione ci regalano prospettive inedite su vite, mondi e vicende che vale la pena conoscere.

Non solo film – arrivano i Directors Notes

L’incontro diretto del pubblico con gli autori e le autrici dei film in programma è uno dei valori del festival, quest’anno mantenuto in modalità digitale grazie al nuovo format Directors Notes. Per approfondire la visione dei film, sulla piattaforma saranno disponibili interviste informali con i registi, per scoprire meglio la loro visione del mondo e del cinema attraverso l’ultimo film realizzato e presentato a Biografilm Festival 2020.

Di seguito le autrici, gli autori e i protagonisti che condivideranno con il pubblico le proprie note di regia:

Valentina Pedicini, regista di Faith. Interviene Caterina Mazzucato, Italian programmer per Biografilm Festival.
Mika Kaurismäki, regista di Master Cheng (Mestari Cheng). Interviene Leena Pasanen, direttrice di Biografilm Festival.
Rithy Panh, regista di Irradiated (Irradiés). Interviene Fabrizio Grosoli, consulente senior per Biografilm Festival.
Sophia Luvarà, regista di Parola d’onore (Sons of Honour), e con Roberto Di Bella, ex Presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria. Interviene Elisa Palagi, coordinatrice dell’ufficio della direttrice per Biografilm Festival.
Iryna Tsilyk, regista di The Earth is Blue as an Orange (Zemlia blakytna niby apel’syn). Interviene Anton Calleja, consulente per Biografilm Festival.
Jørgen Leth, regista di I Walk. Interviene Jannik Splidsboel, consulente per Biografilm Festival.
Francesco Cannavà, regista di Because of My Body, e con Claudia Muffi, protagonista di Because of My Body. Interviene Elisa Palagi, coordinatrice dell’ufficio della direttrice per Biografilm Festival.
Thomas Balmès, regista di Sing Me a Song. Interviene Charlotte Micklewright, programmer per Biografilm Festival.
· Filippo Vendemmiati, regista di Gli anni che cantano, e con Janna Carioli, protagonista di Gli anni che cantano. Interviene Caterina Mazzucato, Italian programmer per Biografilm Festival.
Marcus Vetter, regista di The Forum (Das Forum). Interviene Anton Calleja, consulente per Biografilm Festival.
Per seguire i film e gli incontri, occorre prenotare un posto nella sala virtuale del festival, accedendo al sito www.mymovies.it e creando un account. Sarà possibile fruire la visione nell’arco delle 24 ore successive all’inizio della proiezione.

I film e gli incontri con gli autori sono disponibili gratuitamente, in lingua originale con sottotitoli in italiano, per le persone che si collegano alla piattaforma dal territorio italiano, fino a esaurimento posti.

Biografilm Festival si svolge con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Comune di Bologna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con la Main Partnership di Gruppo Unipol.
Con la partnership di Emilia-Romagna Film Commission, Gruppo Hera, CO.TA.BO e Cannamela.
Con la main media partnership di Sky Cinema, Sky Arte e Mymovies.it e la media partnership di Birdmen Magazine.
Biografilm Festival fa parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna.
www.biografilm.it

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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