Skip to main content

Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 

Approvato il bando per le attività di promozione e informazione dei regimi di qualità dei prodotti agricoli sui mercati interni e nei Paesi dell’Unione europea. Rivolto alle associazioni e organizzazioni di produttori, alle reti d’impresa, alle cooperative, e ai consorzi di Tutela delle Dop e Igp. Domande ammesse entro il 16 ottobre 2020

 L’agricoltura, l’arte del fare e del comunicare. Il bando ‘Attività di promozione e informazione da gruppi di produttori sui mercati interni’, previsto dal Piano di sviluppo rurale e approvato con delibera della Giunta regionale, punta proprio a questi obiettivi: incentivare iniziative di promozione sul mercato internopromuovere azioni di informazione che mettano in luce i vantaggi dei regimi di qualità e le caratteristiche nutrizionali dei singoli prodotti, favorire l’integrazione di filiera e rendere consapevole il consumatore della positiva ricaduta ambientale delle produzioni ottenute con tecniche rispettose dell’ambiente e con metodo biologico.

“L’Emilia-Romagna è la regione italiana che vanta più Dop e Igp- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi. I nostri prodotti sono di alta qualità e devono essere sostenuti attraverso una promozione efficace, in grado di dare valore a tutto il sistema agroalimentare e metterne in evidenza i punti di forza. E’ per questa ragione che abbiamo stabilito di finanziare i progetti che hanno l’obiettivo di promuovere le nostre Dop e Igp; si tratta di prodotti in grado di valorizzare e promuovere un intero territorio, una storia di identità e cultura agricola che sa raccontare davvero la nostra terra. Inoltre promuoviamo i prodotti ottenuti con pratiche agricole rispettose dell’ambiente primi fra tutti quelli ottenuti da agricoltura biologica. Il nostro impegno nella promozione continua e si rafforza anche per cogliere le opportunità della ripartenza dopo il periodo di lockdown”.

Il bando prevede contributi per oltre 1 milione e 200mila euro e si rivolge alle associazioni e alle organizzazioni di produttori, ai consorzi di tutela delle Dop, Igp -compresi quelli del settore vitivinicolo-, alle reti di imprese o alle associazioni temporanee finalizzate al progetto.

regimi di qualità ammissibili al sostegno sono Dop e Igp (prodotti alimentari e vini), produzione biologicaqualità controllatasistemi di qualità nazionale produzione integrata e zootecnia.

Sono ammessi progetti che prevedono la realizzazione di materiale informativo e promozionale, compresi siti web e social, seminari informativi (in presenza o in modalità multimediale), la partecipazione a fiere ed esposizioniLe attività devono svolgersi nel periodo compreso tra il 1 febbraio 2021 e il 30 giugno 2022.

Il sostegno riconosciuto è pari al 70% della spesa ammessa, ed è possibile ottenere un anticipo fino al 50% del contributo concesso. Le attività devono essere attuate nel mercato interno e nei Paesi dell’Unione europea.  Il sistema dei criteri di selezione favorisce i progetti che interessano più produzioni, più settori produttivi e realizzati in più Paesi europei.

Possono partecipare anche associazioni con sede legale al di fuori dell’Emilia-Romagna, purché intendano favorire il tessuto economico emiliano-romagnolo e associno almeno il 10% di imprese regionali o rappresentino almeno il 10% della produzione in Emilia-Romagna.

Le domande devono essere presentate, entro le ore 13 del 16 ottobre 2020, esclusivamente on line attraverso il SIAG – Sistema Informativo Agricolo di AGREA, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura.

 

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it