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da: organizzatori

Spettacolo unico dalle 17.00 alle 20.00. Poi dalle 21.30, spettacoli on stage per la BuskersNight.

Dal cuore di Ferrara al cuore del Centro Italia.
Il ricavato del Grande Cappello di domenica sarà devoluto alle popolazioni colpite dal sisma. Il Grande Cappello è l’iniziativa di solidarietà di IBO Italia e l’associazione Ferrara Buskers Festival®, che consiste nel raccogliere fondi alle “porte ideali” del centro storico estense a sostegno della manifestazione e a favore di importanti progetti sociali. Quest’anno i fondi sono destinati alla Tanzania e ai bambini disabili. Ma in seguito al terremoto del Centro Italia, IBO e gli organizzatori del Festival hanno deciso che tutto ciò che gli spettatori della manifestazione doneranno domenica sarà inviato alle persone dei paesi distrutti.

Più di 100 spettacoli e 1000 artisti in città.
I 20 gruppi di musicisti invitati (cartello blu e bianco) e gli accreditati invadono di note il centro storico di Ferrara dalle 17.00 alle 20.00.
Buskers on stage
10 gruppi invitati si esibiscono sul palco del Puedes Summer Night (nel Sottomura, ingresso da via Bologna 1) dalle 21.30.

Continua “On the Road”, la mostra di acquerelli di Mirka Perseghetti.
Nella galleria Spazio d’arte l’Altrove di via dei Romei 38, continua la mostra di acquerelli di Mirka Perseghetti, creatrice del manifesto del Ferrara Buskers Festival®. L’esposizione racconta gli artisti di strada del passato e del festival ed è visitabile tutti i giorni della manifestazione dalle 17 alle 20.00.

La mostra fotografica nel Castello Estense.
Continua la mostra fotografica del Fotoclub Ferrara BFI che racconta il Ferrara Buskers Festival® nel Castello Estense. È visitabile fino ad oggi dalle 10.30 alle 20.00.

La Scuola documenta il Festival.
Per il secondo anno consecutivo, gli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Alda Costa di Ferrara saranno i piccoli reporter del Ferrara Buskers Festival®. Foto e testi dello scorso anno si possono vedere nell’atrio della scuola primaria statale in via Previati 31 fino ad oggi dalle 9.30 alle 12.30.

Tango
Piazzetta San Nicolò dalle 18.00 a mezzanotte si trasforma in Plaza de Tango: le scuole di tango di Ferrara aprono le danze a tutti i visitatori con esibizioni e una milonga sotto le stelle.

Il Workshop di fotografia “Il Ritratto in Strada”.
Continuano le lezioni del fotografo Joe Oppedisano che fino ad oggi è al Cinema Boldini (dalle 15.00) per accogliere tutti gli appassionati di comunicazione visiva e sperimentare con loro le arti e le tecniche della ritrattistica, dell’informatica digitale e le regole della fruizione musicale in uno spazio pubblico.

Il Giardino degli Artisti Artigiani Itineranti.
Nello splendido Giardino delle Duchesse, la VII edizione del mercatino artigianale in collaborazione con la CNA, associazione Provincia di Ferrara. Artigiani selezionati espongono dalle 11.00 alle 21.00 le più creative e variegate produzioni di arte artigianale.
Sapori Vicini@Ferrara Buskers Festival®
Dalle 17.00 alle 20.00, Ferrara Store offre gratuitamente assaggi di specialità enogastronomiche ferraresi e del territorio, come: bruschette con aglio di Voghiera, salame all’aglio, zia ferrarese, ciccioli, pane ferrarese, riccioli di riso, torta tenerina. Lo stand si trova in Piazza della Repubblica 23/25. L’iniziativa che vuole valorizzare i prodotti locali e a km0 rientra nel Progetto EcoFestival.

Cibo Amico
Dalle 18.00 alle 20.00, presso il Gazebo Hera, in piazza Trento e Trieste, informazioni sul progetto CiboAmico, per la riduzione degli sprechi alimentari, in collaborazione con i volontari di “Viale K”. Ogni giorno nelle mense della città, grazie al Gruppo Hera e Elior, vengono donate alle associazioni del territorio, il cibo che non viene somministrato. Il progetto si avvale della collaborazione di Last Minute Market.

Musici di strada dai tempi di Niccolò ai Buskers di oggi.
Alle 20.00 nel Cortile del Castello, il Ferrara Buskers Festival® darà spazio al Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Ferrara, per parlare dell’evento “24 ore alla corte di Niccolò. Musicisti di corte e di strada dai tempi di Niccolò ai Buskers di oggi”. Un’iniziativa a cura di Francesca Cappelletti, Stefania De Vincentis e Chiara Guerzi, per far conoscere a un pubblico più vasto uno dei nodi cruciali della civiltà estense: il governo di Niccolò III d’Este (1393-1441), quando Ferrara era ricca di cultura ed artisti, come durante il Ferrara Buskers Festival®. A partire dal pomeriggio del 21 settembre 2016, prenderanno il via una serie di attività di approfondimento scientifico e di intrattenimento musicale, teatrale e gastronomico.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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