Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia Romagna: 7 marzo 2021
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Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su 25.888 tamponi effettuati, 3.056 nuovi positivi, di cui 1.399 asintomatici. 522 i guariti. Vaccinazioni: quasi 480mila dosi somministrate
Il 94% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. Scende l’età media nei nuovi positivi: 41 anni. 31 i decessi
Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 279.646 casi di positività, 3.056 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.888 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 11,8%, non indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, poi gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e le forze dell’ordine.
Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-
Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 479.455 dosi; sul totale, 153.989 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.399 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 698 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 819 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41 anni.
Sui 1.399 asintomatici, 706 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 172 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 23 con gli screening sierologici, 21 tramite i test pre-ricovero. Per 477 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 916 nuovi casi e Modena con 460; poi Rimini (276), Ravenna (267), Reggio Emilia (258), Parma (206), Cesena (198), Ferrara (184). Seguono il territorio di Imola (129), il circondario di Forlì (117) e la provincia di Piacenza (45).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.491 tamponi molecolari, per un totale di 3.538.159. A questi si aggiungono anche 46 test sierologici e. 9.397 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 522 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 213.934.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 54.935 (+2.503 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 51.839 (+2.435), il 94,3 % del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 15 in provincia di Bologna (7 donne, di 78,81,86,87, 88, 90, di cui una di 82 nell’imolese e 8 uomini, di 72, 80, 87, 90, 97 di cui 3 nell’imolese di 89,89,90 anni), 5 in provincia di Modena (5 uomini di 73,80,86,90,95 anni); 5 in provincia di Rimini (4 donne di 78,80,89,91 e un uomo di 88 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (tutti uomini di 81,91,96), 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 86 e un uomo di 91 anni) e 1 uomo di 70 anni in provincia di Ferrara. Nessun decesso nelle province di Piacenza, Parma e Ravenna.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.777.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 283 (+8 rispetto a ieri), 2.813 quelli negli altri reparti Covid (+60).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (-1), 26 a Reggio Emilia (+2), 54 a Modena (+1), 84 a Bologna (+5), 23 a Imola (-1), 27 a Ferrara (+1), 11 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (-1), 7 a Cesena (invariato) e 22 a Rimini (+2).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.430 a Piacenza (+45 rispetto a ieri, di cui 23 sintomatici), 19.054 a Parma (+206, di cui 114 sintomatici), 35.130 a Reggio Emilia (+258, di cui 126 sintomatici), 48.772 a Modena (+460, di cui 238 sintomatici), 58.407 a Bologna (+916, di cui 528 sintomatici), 9.994 casi a Imola (+129, di cui 58 sintomatici), 16.140 a Ferrara (+184, di cui 29 sintomatici), 21.389 a Ravenna (+267, di cui 161 sintomatici), 10.661 a Forlì (+117, di cui 92 sintomatici), 13.283 a Cesena (+198, di cui 109 sintomatici) e 26.386 a Rimini (+276, di cui 179 sintomatici).
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Cari lettori,
dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .
Tanto che qualcuno si è chiesto se i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.
Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
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