Skip to main content

 

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su oltre 36 mila tamponi effettuati, 2.560 nuovi positivi, di cui 1.120 asintomatici. 1.839 i guariti. Vaccinazioni: 661mila dosi somministrate.

Il 94,5% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. In calo (-27) i pazienti ricoverati nei reparti Covid. L’età media nei nuovi positivi è di 43,1 anni. 47 decessi.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 314.526 casi di positività, 2.560 in più rispetto a ieri, su un totale di 36.549 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Inoltre da ieri, venerdì 19 marzo, su autorizzazione di Aifa, sono riprese le prenotazioni e le somministrazioni vaccinali per le persone dai 75 ai 79 anni, dopo il via libera dell’Agenzia europea dei medicinai (Ema) sul vaccino AstraZeneca. Sempre nella giornata di ieri, i cittadini della stessa fascia di età che avevano l’appuntamento per essere vaccinati fissato dalle ore 15 e nei giorni successivi, hanno potuto – e potranno – presentarsi regolarmente ai punti vaccinali indicati. Chi aveva avuto l’appuntamento sospeso riceverà la comunicazione di una nuova data.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 661.401 dosi; sul totale, 228.739 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.120 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 660 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 940 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,1 anni.

Sui 1.120 asintomatici, 605 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 45 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 38 con gli screening sierologici, 11 tramite i test pre-ricovero. Per 421 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 630 nuovi casi, poi Modena (440); seguono Reggio Emilia (245) e Ravenna (231). Poi Ferrara (196), Rimini (184), Cesena (168), Parma (159), Forlì (129), Imola (117). Infine Piacenza, con 61 nuovi casi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 21.731 tamponi molecolari, per un totale di 3.812.106. A questi si aggiungono anche 150 test sierologici e 14.818 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.839 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 229.697.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 73.439 (+674 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 69.519 (+686), il 94,5% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 47 nuovi decessi: 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 40 anni); 3 nella provincia di Parma (una donna di 80 anni e 2 uomini, di 69 e 72 anni); 4 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 94 anni e 3 uomini, di 60, 72 e 94 anni); 4 nella provincia di Modena (tutte donne, rispettivamente di 76, 77, 78, 90 anni); 28 nella provincia di Bologna (10 donne, rispettivamente di: 63, 67, 76, 79 anni – quest’ultima deceduta a Imola – poi 78, 83, 89, 3 di 97 anni; e 18 uomini: 47 anni – deceduto a Imola –, poi 54, 61, 63, 66, 2 di 73, 75, 76, 2 di 83, 85, 2 di 87, 88, 95, 96, 97 anni); 2 nel ferrarese (una donna di 82 anni e un uomo di 89); 2 in provincia di Ravenna (una donna di 89 anni e un uomo di 97); 3 nel riminese (tutte donne, di83, 85 3 89 anni). Nessun decesso in provincia di Forlì-Cesena.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.390.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 401 (+15 rispetto a ieri), 3.519 quelli negli altri reparti Covid (-27).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1), 27 a Parma (+1), 32 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 82 a Modena (+8), 119 a Bologna (+3), 33 a Imola (invariato), 34 a Ferrara (invariato), 19 a Ravenna (+1), 9 a Forlì (-1), 9 a Cesena (invariato) e 27 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.209 a Piacenza (+61 rispetto a ieri, di cui 37 sintomatici), 21.219 a Parma(+159, di cui 115 sintomatici), 38.330 a Reggio Emilia (+245, di cui 146 sintomatici), 54.230 a Modena (+440, di cui 290 sintomatici), 67.940 a Bologna (+630, di cui 335 sintomatici), 11.047 casi a Imola (+117, di cui 45 sintomatici), 18.268 a Ferrara (+196, di cui 37 sintomatici), 24.361 a Ravenna (+231, di cui 132 sintomatici), 12.439 a Forlì (+129, di cui 105 sintomatici), 15.479 a Cesena (+168, di cui 89 sintomatici) e 30.004 a Rimini (+184, di cui 109 sintomatici).

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it