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Da: Regione Emilia Romagna

Salute. Influenza, al via lunedì 5 novembre in tutta l’Emilia-Romagna la campagna di comunicazione della Regione per la vaccinazione gratuita. L’assessore Venturi: “Vogliamo proteggere dalle gravi complicanze le persone più a rischio”

“Non farti influenzare: proteggi la tua salute” lo slogan scelto. Disponibili locandine, uno spot video e una pagina web con tutte le informazioni utili per i cittadini. L’anno scorso 681.400 persone colpite da influenza e oltre 735.500 vaccinate, ma si può fare di più

Bologna – “Non farti influenzare: proteggi la tua salute”: il messaggio, forte e chiaro, arriva dalla campagna di vaccinazione gratuita del Servizio sanitario regionale, che prenderà il via lunedì 5 novembre in tutta l’Emilia-Romagna.

Uno spot video diffuso on line e sui social media, una pagina web con le informazioni utili, una locandina distribuita negli ambulatori vaccinali, dei medici e pediatri di famiglia, ma anche nelle sedi delle Aziende sanitarie, nei punti Cup, nelle Case della salute, nelle farmacie e nei Centri anziani del territorio regionale. Materiale pensato e realizzato con un preciso obiettivo: sensibilizzare i cittadini più a rischio sull’importanza della vaccinazione per proteggersi dall’influenza, che ormai è alle porte e può provocare complicanze anche gravi.

Bambini e adulti con patologie croniche, donne in gravidanza, anziani, persone con più di 65 anni, operatori sanitari e socio-sanitari, donatori di sangue: queste le principali fasce di persone per le quali la vaccinazione è raccomandata e gratuita. Ad effettuarla sono i medici e i pediatri di famiglia e i servizi vaccinali delle Aziende Usl, dove stanno arrivando i primi 815mila vaccini; meglio muoversi per tempo, tra novembre e dicembre, perché i picchi epidemici si raggiungono tra gennaio e febbraio.

Sono state circa 681.400, in Emilia-Romagna, le persone colpite da influenza nella scorsa stagione (2017-2018), il 15,3% della popolazione residente; sul totale, 82.000 erano bambini tra 0 e 4 anni: quasi la metà (45,7%) di questa fascia d’età. 135, tra tutti gli ammalati, sono stati i casi gravi, per la maggior parte si trattava di persone over 55enni e con fattori di rischio, e 48 i decessi. In crescita il numero deivaccinati, 735.527, mentre erano stati 722.937 la stagione precedente (2016/2017). L’incremento delle vaccinazioni antinfluenzali riguarda soprattutto gli over 65enni, che si attestano al 53,1%: un risultato comunque lontano dal 73% raggiunto nel 2009/2010 e dall’obiettivo del 75% posto dal livello nazionale.

“La vaccinazione è un mezzo sicuro ed efficace per prevenire l’influenza e per ridurne le possibili complicanze, temibili soprattutto per le persone con malattie croniche o anziane e per le donne in gravidanza- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Insisto su questo, perché si tende a considerarla come una malattia di stagione, innocua e passeggera, ma non sempre è così. È bene che i cittadini conoscano i rischi e sappiano che il Servizio sanitario regionale è a disposizione per dare tutte le informazioni necessarie”.

Per avere chiarimenti, infatti, si può contattare il numero verde gratuito 800-033033 (tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13), rivolgersi al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, consultare la pagina web dedicata (online da lunedì 5 novembre all’indirizzo: http://www.vaccino-antinfluenzale.it/). È stato inoltre predisposto del materiale specifico per gli operatori dei servizi socio-sanitari, per i quali la vaccinazione è fortemente raccomandata.

Cosa c’è da sapere
La vaccinazione antinfluenzale (gratuita per determinate categorie di persone) viene effettuata negli ambulatori dei medici e dei pediatri di famiglia e dei servizi vaccinali delle Aziende Ausl. Quest’anno la Regione offre gratuitamente anche quella contro l’Herpes Zoster, il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio” per i 65enni (quindi i nati nel 1953): si tratta di una vaccinazione che conferisce una protezione duratura e pertanto viene eseguita una sola volta nella vita e si effettua solo negli ambulatori di igiene e sanità pubblica. I cittadini interessati sono stati contattati con una lettera dell’Azienda Usl di residenza.

Infine, rimane gratis, sempre per i 65enni residenti in Emilia-Romagna ma anche per le persone con patologie croniche di tutte le età, anche quella contro lo pneumococco, un batterio che può provocare malattie gravi come polmoniti, meningiti e sepsi. La vaccinazione, che è possibile fare recandosi dal proprio medico di famiglia, sarà riproposta ogni anno, sempre gratuitamente, per tutti i 65enni residenti in Emilia-Romagna, così come quella contro l’Herpes Zoster; inoltre, i cittadini nati dal 1952 in poi, conservano la gratuità anche se eseguono la vaccinazione negli anni successivi alla chiamata. La nuova campagna di vaccinazione gratuita contro lo pneumococco è rivolta a 51.116 donne e uomini di 65 anni, cioè tutti gli emiliano-romagnoli nati nel 1953, che riceveranno una lettera a casa inviata dalle Aziende sanitarie. A differenza della vaccinazione contro l’influenza, che le persone a rischio devono ripetere tutti gli anni, quella contro lo pneumococco viene fatta una sola volta nella vita perché conferisce una protezione duratura.

Come riconoscere e prevenire la diffusione dell’influenza
Nel materiale della campagna sono indicate anche alcune semplici misure di protezione personale per prevenire la diffusione dell’influenza: lavarsi spesso le mani con il sapone; coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce, usare fazzoletti monouso, gettarli e poi lavarsi le mani; in caso di sintomi influenzali, limitare i contatti con altre persone. Per quanto riguarda la diagnosi, naturalmente è sempre importante contattare il proprio medico, ma tra i sintomi più importanti ci sono tosse, mal di gola, febbre, mal di testa, inappetenza, dolori muscolari o articolari. I sintomi respiratori (tosse, mal di gola e raffreddore) possono presentarsi anche in caso di altre infezioni virali, non dovute al virus dell’influenza.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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