• Home
  • COMUNICATI STAMPA
  • Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia Romagna: 1.847 nuovi positivi, di cui oltre 800 asintomatici. Aumentano i guariti (+1.325). Vaccinazioni: 331 mila dosi somministrate
Pubblicato il 22 Febbraio 2021

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia Romagna: 1.847 nuovi positivi, di cui oltre 800 asintomatici. Aumentano i guariti (+1.325). Vaccinazioni: 331 mila dosi somministrate

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia Romagna: 1.847 nuovi positivi, di cui oltre 800 asintomatici. Aumentano i guariti (+1.325). Vaccinazioni: 331 mila dosi somministrate

Pubblicato il 22 Febbraio 2021

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Home
  • COMUNICATI STAMPA
  • Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia Romagna: 1.847 nuovi positivi, di cui oltre 800 asintomatici. Aumentano i guariti (+1.325). Vaccinazioni: 331 mila dosi somministrate

 

2.312 i tamponi effettuati da ieri. Il 94% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 40,3 anni. 23 decessi

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 247.856 casi di positività, 1.847 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.312 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 15%, non indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni).

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 331.328 dosi; sul totale, 130.737 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 821 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 445 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 711 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,3 anni.

Sugli 821 asintomatici452 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing54 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione,16 con gli screening sierologici8 tramite i test pre-ricovero. Per 291 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 518 nuovi casi e Modena (331); poi Rimini (167), Reggio Emilia (159), Imola (125), Ferrara (124), Parma (119), Ravenna (117) e Cesena (112); seguono le province di Forlì (58) e Piacenza (17).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.504 tamponi molecolari, per un totale di 3.292.245. A questi si aggiungono anche 3.808 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.325 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 200.972.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 36.516 (+499 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 34.305 (+410), il 93,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 23 nuovi decessi: 2 a Piacenza (una donna di 86 anni e un uomo di 81 anni); 3 nella provincia di Parma (due donne di 77 e 87 anni e un uomo di 83); 3 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 96 e due uomini di 86 e 91 anni); 2 nella provincia di Modena (una donna di 94 anni e un uomo di 74); 3 nella provincia di Bologna (una donna di 93 anni e due uomini di 72 e 79 anni); 2 nel ferrarese (due donne, entrambe di 91 anni); 2 in provincia di Ravenna (due uomini, di 73 e 95 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 94 anni e un uomo di 90 anni); 4 nel riminese (due donne di 88 e 89 anni e due uomini di 76 e 94 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.368.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 194 (+10 rispetto a ieri), 2.017 quelli negli altri reparti Covid (+79).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (+1),17 a Reggio Emilia (+1), 44 a Modena (+1), 56 a Bologna (+),13 a Imola (+1), 18 a Ferrara (+4), 3 a Ravenna (+1), 2 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 14 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:19.602 a Piacenza (+17 rispetto a ieri, di cui 12 sintomatici),17.127 a Parma (+119, di cui 80 sintomatici), 31.916 a Reggio Emilia (+159, di cui 59 sintomatici), 43.278 a Modena (+331, di cui 228 sintomatici), 50.257 a Bologna (+518, di cui 272 sintomatici), 8.641 casi a Imola (+125, di cui 59 sintomatici), 14.405 a Ferrara (+124, di cui 27 sintomatici), 18.596 a Ravenna (+117, di cui 68 sintomatici), 9.413 a Forlì (+58, di cui 40 sintomatici), 11.189 a Cesena (+112, di cui 84 sintomatici) e 23.432 a Rimini (+167, di cui 97 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 11 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Periscopio

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica dell’oggetto giornale [1], un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare il basso e l’altocontaminare di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono” dentro e fuori di noi”, denunciare il vecchio che resiste e raccontare i germogli di nuovo,  prendere parte per l’eguaglianza e contro la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo..

Con il quotidiano di ieri, così si dice, ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Tutto Periscopio è free, ogni nostro contenuto può essere scaricato liberamente. E non troverete, come è uso in quasi tutti i quotidiani,  solo le prime tre righe dell’articolo in chiaro e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica, ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni” . Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e ci piacerebbe cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori) a tutti quelli che coltivano la curiosità, e non ai circoli degli specialisti, agli addetti ai lavori, agli intellettuali del vuoto e della chiacchera.

Periscopio è di proprietà di una S.r.l. con un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratico del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome ferraraitalia [2], Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Conta oggi 300.000 lettori in ogni parte d’Italia e vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma anche e soprattutto da chi lo legge e lo condivide con altri che ancora non lo conoscono. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Francesco Monini

[1] La storia del giornale è piuttosto lunga. Il primo quotidiano della storia uscì a Lipsia, grande centro culturale e commerciale della Germania, nel 1660, con il titolo Leipziger Zeitung e il sottotitolo: Notizie fresche degli affari, della guerra e del mondo. Da allora ha cambiato molte facce, ha aggiunto pagine, foto, colori, infine è asceso al cielo del web. In quasi 363 anni di storia non sono mancate novità ed esperimenti, ma senza esagerare, perché “un quotidiano si occupa di notizie, non può confondersi con la letteratura”.

[2] Non ci dimentichiamo di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno il giornale si confeziona. Così Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it


L'INFORMAZIONE VERTICALE

CONTATTI
Articoli e informazioni a: redazione@periscopionline.it
Lettere e proposte di collaborazione a: direttore@periscopionline.it
Sostenitori e sponsor a:
Periscopio
Testata giornalistica online d'informazione e opinione, registrazione al Tribunale di Ferrara n.30/2013

Seguici: