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Da: Organizzatori

Quelli lievi in isolamento a domicilio sono 6.131 (-165). Salgono a 197.075 i tamponi effettuati: 4.940 in più rispetto a ieri. In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (- 36). I nuovi decessi sono 28

In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 26.016 casi di positività, 166 in più rispetto a ieri: incremento fra i più bassi in assoluto fra quelli registrati finora. I test effettuati hanno raggiunto quota 197.075 (+4.940).

Importante il dato sulle nuove guarigioni, che oggi sono 416 (13.329 in totale), e quello sul calo dei casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -278, passando dai 9.323 registrati ieri ai 9.045 odierni. Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 4.284, fra i più alti nel Paese.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 6.131, -165 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 197, pressoché in linea col dato di ieri (+1). Diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (- 36).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 13.329 (+416): 3.176 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 10.153 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 28 nuovi decessi: 19 uomini e 9 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.642.
I nuovi decessi riguardano 3 residenti nella provincia di Piacenza, 1 in quella di Parma, 5 in quella di Reggio Emilia, 3 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 6 a Ferrara, nessuno a Ravenna, 4 in quella di Forlì-Cesena (tutti nel forlivese), 1 nel riminese. Nessun nuovo decesso da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.214 a Piacenza (39 in più rispetto a ieri), 3.204 a Parma (5 in più), 4.765 a Reggio Emilia (32 in più), 3.737 a Modena (33 in più), 4.164 a Bologna (40 in più), 386 le positività registrate a Imola (3 in più), 934 a Ferrara (2 in più). In Romagna sono complessivamente 4.612 (12 in più), di cui 986 a Ravenna (3 in più), 904 a Forlì (2 in più), 695 a Cesena (2 in più), 2.027 a Rimini (5 in più).

La rete ospedaliera: 4.139 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente a oggi 4.139 posti letto attivati per i pazienti Covid-19: 3.712 ordinari (uno meno di ieri) e 427 di terapia intensiva (confermati quelli della giornata precedente). Nel dettaglio: 478 posti letto a Piacenza (di cui 34 di terapia intensiva), 894 a Parma (50 di terapia intensiva), 451 a Reggio Emilia (45 di terapia intensiva), 502 a Modena (70 di terapia intensiva), 925 tra Bologna e Imola, e dunque nell’area metropolitana (118 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 a Ferrara (38 di terapia intensiva), 567 in Romagna, di cui 72 per terapia intensiva. Nel dettaglio: 166 a Rimini (di cui 27 per la terapia intensiva), 88 a Ravenna (di cui 14 per la terapia intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 89 a Forlì (di cui 10 per la terapia intensiva), 73 a Cesena (di cui 11 per la terapia intensiva) e 30 posti letto a Villa Serena.

L’attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale
Questa notte non ci sono state consegne di dispositivi o materiali da parte del Dipartimento nazionale della protezione civile. Gli arrivi odierni sono previsti per il tardo pomeriggio e saranno rendicontati nel rapporto di domani.

Sui siti del Dipartimento e del Ministero della Salute, è possibile seguire l’aggiornamento quotidiano dei dati complessivi su DPI e apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome (sistema informatico ADA – Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/3cSrAci.

Nissan Italia ha messo a disposizione del sistema di protezione civile, in comodato d’uso gratuito, 244 vetture modello Qashqai per il periodo riferito all’emergenza. In Emilia-Romagna, sono state destinate 9 auto: 2 a San Lazzaro di Savena (Bo), 2 a Ravenna, 2 a Rimini, 2 a Modena e una a Parma.

Personale sanitario volontario da altre regioni
Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna 5 contingenti di infermieri (totale 84, di cui 15 giunti a Bologna tra l’1 e il 2 maggio) e 4 di medici (totale 56).

Volontariato
Sabato 2 maggio sono stati 819 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza; dall’inizio delle attivazioni del volontariato, si sono accumulate 38.762 giornate complessive. I coordinamenti provinciali con più volontari impegnati risultano quelli di Piacenza, Parma, Rimini e Reggio Emilia.
Tra le attività più rilevanti il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione; estesa su tutto il territorio regionale, questa attività ha coinvolto circa 540 volontari; il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e Anpas; 206 volontari).
Volontari di protezione civile sono occupati anche in funzioni di segreteria e supporto logistico presso i Centri operativi (Coc) dei vari Comuni o presso le sedi dei Coordinamenti provinciali; i volontari sono stati coinvolti nella distribuzione di generi alimentari, oltre che mascherine alla popolazione nel piacentino e nel bolognese (qui anche col supporto degli scout Agesci che su tutta la regione ieri erano 120); nel parmense, prosegue la sanificazione dei mezzi di soccorso. Nel reggiano è ripreso l’aiuto dei cuochi volontari presso la mensa Caritas. Un paio di volontari attivati direttamente dal Dipartimento nazionale ha proseguito l’attività di sorveglianza dei passeggeri in transito all’aeroporto Marconi di Bologna.

Drive Through e Pre-Triage
Sono 13 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione, approntate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile: da tempo sono attive postazioni a Parma (2, l’ultima presso il Campus universitario), Castelnovo ne’ Monti (Re), Guastalla (Re), due a Modena (di cui una davanti al PalaPanini per gli screening sierologici), Bologna, Imola (Bo), Cesena (FC), Forlì (FC), Bagno di Romagna (FC), Rimini (Rn) e Faenza (Ra). Strutture che si aggiungono alle altre presenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie.

Tali strutture si aggiungono a tutte le altrepresenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie.

Sono 34 i punti di pre-triage attivi in Emilia-Romagna (11 davanti alle carceri, 23 per ospedali e cliniche): 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); 2 in provincia di Rimini (Rimini città, fra cui quella appena montata davanti alla Casa di cura “Villa Maria”); 1 nella Repubblica di San Marino (la postazione davanti all’Ospedale di Stato è composta dal pre-triage per i pazienti in ingresso e dalla nuova tenda per gli screening sierologici alla popolazione).

Donazioni
I versamenti vanno effettuati sul seguente Iban: IT69G0200802435000104428964
Causale – Insieme si può: l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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