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Da ufficio stampa

All’Emilia-Romagna oltre 10 milioni di euro di fondi comunitari per potenziare i servizi sociali e le infrastrutture informatiche. La vicepresidente Elisabetta Gualmini: “La gestione delle nuove misure di contrasto alla povertà, richiedono una diversa organizzazione del lavoro e numerose risorse umane dedicate. L’Emilia-Romagna non si fa trovare impreparata e anzi anticipa”.

Bologna- Rendere più efficienti gli sportelli sociali, anche assumendo nuovo personale ad essi dedicato. Aggiornare e potenziare le infrastrutture informatiche dei servizi sociali. Migliorare il funzionamento gli uffici e i sistemi di comunicazione con l’ utenza.
Sono solo alcuni degli interventi che, in Emilia-Romagna, saranno finanziati con oltre 10 milioni di euro del Programma operativo nazionale del Fondo sociale europeo (PON inclusione), che riguarda gli interventi finalizzati al contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

Sul provvedimento, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, ha espresso ampia soddisfazione: “Sono molto contenta che le risorse per il personale siano finalmente arrivate ai distretti e ai comuni. La gestione delle nuove misure di contrasto alla povertà, il Sostegno all’ inclusione attiva (SIA) e il  Reddito di solidarietà (RES), richiedono una diversa organizzazione del lavoro e numerose risorse umane dedicate. I Comuni stanno facendo uno sforzo notevole per erogare al meglio le nuove misure, e di questo li ringrazio. Con le risorse che oggi sono state deliberate per 11 distretti, e poi lo saranno per i restanti territori, si potrà assumere personale a tempo determinato e anche affidare servizi a enti esterni. La direzione è quella giusta; la legge delega sulla povertà prevede l’ingresso del SIA  nei Livelli essenziali delle prestazioni e quindi è un percorso che sarebbe comunque cominciato. Come sempre l’Emilia Romagna non si fa trovare impreparata e anzi anticipa.”

Il provvedimento

Con l’approvazione del Decreto direttoriale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, vengono finanziati i primi 11 progetti presentati dagli Ambiti territoriali (che nella nostra regione corrispondono ai distretti socio sanitari) per circa 4 milioni di euro complessivi. Oltre a questi, ne seguiranno altri 20, e altri ancora. Saranno 38 in tutto, finalizzati a supportare l’attuazione della misura nazionale di contrasto alla povertà, il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), che in Emilia Romagna sarà affiancato dal Reddito di Solidarietà (Res). La gestione dell’iter di erogazione di entrambe le misure, necessitano, infatti, di una macchina amministrativa efficiente in termini di personale e tecnologie.

Nel primo gruppo di progetti approvati (presentati a novembre) rientrano quelli del Comune di Bologna, Comune di Modena, Nuovo Circondario Imolese, Distretto di Levante (PC), Comune di Piacenza, Distretto di Carpi, Comune di Reggio Emilia, Comune di Forlì, Distretto Pianura Ovest (BO), Distretto di Porretta Terme, Distretto Pianura Est (BO).

I finanziamenti sono assegnati attraverso avvisi pubblici predisposti dall’Autorità di Gestione, funzione che – per il Piano operativo nazionale-Inclusione – viene svolta dalla Direzione generale per l’inclusione e le politiche sociali del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Per ricevere i finanziamenti, i Comuni e/o gli Ambiti hanno predisposto delle proposte progettuali rivolte al rafforzamento dei servizi loro dedicati, coerenti con gli indirizzi nazionali fissati dal ministero d’intesa con le Regioni. La prossima settimana si riunirà la Commissione di valutazione che valuterà i 20 progetti della nostra Regione presentati entro il 31 dicembre 2016, cui seguirà un altro Decreto direttoriale di approvazione./Ti.Ga

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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