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Da: Organizzatori

Bondeno

La ripresa delle attività lavorative è vincolata alle risposte che potranno essere date alle famiglie, dopo la sospensione dell’attività scolastica. Uno spiraglio si apre per i Centri Estivi Fse, se il Governo ne autorizzerà la riapertura nelle prossime settimane. Intanto, l’Amministrazione comunale di Bondeno, nell’ambito del Distretto Ovest, ha approvato una Delibera che va nella direzione di favorire per le famiglie la conciliazione vita-lavoro, attraverso uno strumento che trae finanziamento da un fondo sociale europeo gestito dalla Regione Emilia-Romagna. “L’idea alla base della misura” – dice il Sindaco facente funzioni Simone Saletti – “è quella di conciliare esigenze di vita quotidiana e lavoro per aiutare le famiglie. Stiamo lavorando per farci trovare pronti appena saranno chiari i parametri stabiliti entro i quali operare, per consentire una organizzazione, che sollevi finalmente le famiglie, dando la possibilità ai ragazzi di trovare una formula di aggregazione reale e non virtuale.” La volontà dell’amministrazione “è quella di consentire ai bimbi che dopo le scuole materne si accingono a frequentare quelle dell’obbligo di essere accompagnati in quel passaggio che ad oggi non è stato possibile attuare, per l’emergenza sanitaria”. -aggiunge l’Assessore con delega alla Cultura ed alle Pari Opportunità, Francesca Aria Poltronieri- “La Condizione di accesso al contributo è il possesso di Isee inferiore o uguale a 28mila euro per l’agevolazione all’iscrizione dei propri figli a progetti ricreativi-culturali estivi.” – Il contributo totale massimo previsto è di 336 euro, per la frequenza a quattro settimane di percorso educativo. Tra i requisiti educativi richiesti ai gestori stessi: l’accoglienza di tutti i bambini richiedenti fino ad esaurimento dei posti utili (almeno 20 posti), l’accoglienza dei bambini diversamente abili, la possibilità di erogare diete speciali sulla base delle esigenze dei bambini; ed altre caratteristiche riguardanti l’articolazione della giornata ricreativa-educativa destinata ai giovani utenti dei centri estivi.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it