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Da Conservatorio Frescobaldi Ferrara

Martedì 5 dicembre 2017 | Teatro Comunale Claudio Abbado
Ferrara ore 20.30, ingresso libero

L’ARLÉSIENNE I GEORGES BIZET
Direttore d’orchestra: maestro Luisa Russo

Musica come ingegno, tenacia, fantasia. Musica come tecnica, studio, esercitazione. Martedì 5 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara va in scena L’Arlésienne di Georges Bizet, con l’Orchestra del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico (a ingresso gratuito). A dirigere l’orchestra, composta da quasi 70 elementi, sarà Luisa Russo, docente di Esercitazioni Orchestrali al Conservatorio di Ferrara.

Bizet adattato al contesto. Per l’occasione, Luisa Russo, docente di Esercitazioni Orchestrali, ha riscritto la strumentazione della composizione di Bizet per l’Orchestra del Conservatorio. “La scelta di ristrumentare il Melologo dell’Arlésienne, – spiega il direttore dell’Orchestra – nasce dall’esigenza pratica di dover sostituire la sezione dei tromboni, al momento non presenti al Conservatorio di Ferrara, con studenti della classe di sassofono”. Quando l’organico non garantisce la fattibilità dei brani di studio, la docente interviene fornendo trascrizioni e arrangiamenti per l’organico effettivo disponibile. “Legittimata dal fatto che lo stesso Bizet aveva inserito il sassofono solista quale incarnazione della figura dell’Innocente – aggiunge –, ho pensato di coinvolgere un quartetto di sassofoni per realizzare i piccoli interventi, i Mélodrames, sopra i quali si dipana la recitazione del testo di Daudet, proposto in traduzione italiana, con la partecipazione di Grazia Fogli come voce narrante”. Luisa Russo ha così voluto offrire un contrasto netto tra gli episodi musicali delle due Suites di Bizet, che verranno eseguite in versione integrale con tutta l’orchestra e le sezioni con la voce recitante.

L’Orchestra del Conservatorio di Ferrara. È formata dagli studenti iscritti ai corsi di Esercitazioni Orchestrali, ai Laboratori di formazione Orchestrale, al Corso libero di orchestra, con la collaborazione dei docenti di strumento che coordinano la preparazione delle sezioni. L’idea di Russo è quella di dar vita a un’orchestra, che veda gli allievi protagonisti. Nel suo organico comprende una sessantina di elementi ed è aperta anche studenti esterni al Conservatorio.

Il concerto. Si terrà martedì 5 dicembre alle 20:30 al Teatro Comunale di Ferrara (corso Martiri della Libertà 5). Per informazioni: 0532.207412 o produzioni@consfe.it. Ingresso libero. Il programma degli altri appuntamenti del Conservatorio Frescobaldi è consultabile sul nostro sito, www.consfe.it.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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