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Da: Ufficio Stampa Baldanza

Domenica 12 gennaio, alle ore 11.00, nel Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, l’Ensemble con strumenti antichi La Pifarescha esegue il concerto dal titolo “Di guerra e di pace”, con un programma appositamente studiato per Ferrara e la Pinacoteca.

Nel Rinascimento la guerra e la pace scandiscono in ciclica alternanza il passare del tempo. Le campagne militari sono frequentissime e la guerra rappresenta una fase pressoché inevitabile. La guerra si inserisce con (tragica) naturalezza nella vita dell’uomo, contrapponendosi in maniera dirompente alla pace e a tutto ciò che le appartiene.

Forse anche per esorcizzare questa drammatica esperienza di morte, la musica del tempo si intrattiene spesso, anche tra gioco e scherzo, con temi guerreschi. Così come si intrattiene con i temi legati alla pace e alla festa, contrapponendosi all’esperienza bellica con esplosioni di… dolcezza, frenesia e spensieratezza.

Il programma musicale proposto si muove in maniera identica, con un’alternanza tra brani rappresentativi delle due situazioni, e si ispira a un repertorio molto ampio, che comprende quello tematico degli omaggiati compositori di corte e quello appartenente alla viva tradizione popolare.

Ecco dunque che i titoli guerreschi, celebrativi, o legati alla vita quotidiana cortigiana o di piazza, si abbinano al fragore e ai ritmi della battaglia, alla quiete quasi introspettiva dei momenti di raccoglimento, ai ritmi delle danze, al celebratissimo tema dell’amore, da sempre in (dis)equilibrio tra guerra e pace.

La Pifarescha nasce come formazione di Alta cappella, organico strumentale di fiati e percussioni. L’Ensemble unisce ed alterna le ricche ed incisive sonorità dell’ “alta” con quelle più morbide della “bassa cappella”, attraverso l’utilizzo di un ampio strumentario: tromboni, cornetti, trombe, bombarde, cornamuse, ghironda, dulciana, flauti, viella, viola da gamba, percussioni, salterio e molti altri. Inoltre, segue la progressiva evoluzione che porterà il gruppo di alta cappella a trasformarsi nel consort nobile per eccellenza tra Rinascimento e Barocco: i “cornetti e tromboni”. Questa formazione diventa un’altra caratteristica distintiva delle possibilità di organico de La Pifarescha, e viene ulteriormente ampliata con l’integrazione di strumenti a tastiera, archi e voci, in piena aderenza con i canoni estetico-stilistici del repertorio del XVI e XVII secolo.
Attiva in vari settori dello spettacolo e presente in importanti Festival Internazionali, La Pifarescha ha inciso per CPO, Classic Voice, Dynamic, Arts e Glossa.

Al concerto si accede con il biglietto d’ingresso alla Pinacoteca (da 6 euro a 2 euro).

Per info: 0532 205844

www.gallerie-estensi.beniculturali.it/pinacoteca-ferrara/

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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