Skip to main content

Commercio. In Emilia-Romagna posticipato a sabato 1 agosto l’inizio dei saldi estivi

Articolo pubblicato il 16 Giugno 2020, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: < 1 minuto


Da: Regione Emilia Romagna

È stata posticipata a sabato 1 agosto la data di inizio dei saldi estivi: anche in Emilia-Romagna slitta di un mese la stagione degli sconti, una decisione nata per andare incontro alle difficoltà che il settore commerciale sta attraversando a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus ed alle esigenze manifestate dagli operatori commerciali nella fase di ripartenza al termine della fase di lockdown.

Inoltre, per agevolare la ripartenza dei negozi dell’abbigliamento e delle calzature che sono stati soggetti a chiusura forzata fino al 18 maggio 2020, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di sospendere per il 2020 il divieto di effettuare vendite promozionali nei trenta giorni che precedono l’inizio dei saldi estivi per abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento.

Confermata invece la durata massima di sessanta giorni per le vendite di fine stagione che partiranno da agosto.

“Posticipare la data di avvio dei saldi estivi, in accordo con quando definito dalla Conferenza delle Regioni è una risposta necessaria alle legittime richieste di associazioni e rappresentanti del settore- spiega l’assessore al Commercio, Andrea Corsini-, una leva in più per cercare di far ripartire l’economia e dare respiro al commercio fortemente penalizzato dal lungo periodo di lockdown. Inoltre, la decisione della Regione di rendere possibili in via eccezionale promozioni e sconti nel periodo che precede i saldi veri e propri- chiude l’assessore- è una occasione in più per i consumatori e per far ripartire le vendite”.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani