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Da: Ufficio Stampa Madeeventi

Un altro venerdì di eventi a Comacchio e Lidi, con ben due appuntamenti del cartellone Comacchio Summer Experience organizzato da Made Eventi con il sostegno del Comune di Comacchio.

Venerdì 21 alle ore 18, prosegue la rassegna “Musica in Salina”, organizzata in collaborazione con AMF-Associazione Musicisti di Ferrara, con la raffinata musica del duo “D’Altro Canto”, formato da Francesca Marchi (voce) e Corrado Calessi (tastiere).
Due musicisti con formazioni differenti si incontrano sulla strada della musica jazz, blues e della musica italiana d’autore. Il passo è deciso, alla ricerca di un connubio fra le varie influenze stilistiche e di genere che hanno accompagnato l’evoluzione artistica di ognuno di loro. Un percorso in costante divenire all’insegna di una lettura personale della musica tradizionale statunitense (poi tramutatasi in standard del repertorio jazzistico) che accoglie anche la canzone italiana d’autore fotografata tra gli anni ‘40 e ’60, con l’esplicito intento di ricercarne e valorizzarne le opportunità musicali, a volte nascoste, in un esplicito connubio con le sonorità jazz. L’elaborazione e la rilettura degli originali conducono a nuove soluzioni volte ad esaltare le caratteristiche tecniche, dinamiche ed espressive; il risultato è un raffinato dialogo con la voce accompagnata da un pianoforte che ha il sapore di una elegante musica da film.
Per info e prenotazioni Salina di Comacchio info@salinadicomacchio.it 345-3080049

Sempre venerdì 21 agosto alle ore 21.30 in Piazzale Caravaggio, a Lido di Spina, appuntamento con lo spettacolo di magia del Mago Bondes, una serata organizzato in collaborazione con l’Associazione Lido di Spina, ad ingresso gratuito. Vedere lo spettacolo del Mago Bondes è come ritornare bambini e rimanere “a bocca aperta”. Lo show, divertente e magico, miscela sapientemente l’illusionismo alla magia, ed è stato creato pensando ad ogni tipo di pubblico. Lo spettacolo si articola infatti in numerosi trucchi e il pubblico diventa a tratti protagonista a tutti gli effetti, creando così una complicità artistica tra chi partecipa allo spettacolo ed il mago, generando una carica di energia ed improvvisazione, che intratterrà i presenti a 360 gradi.

Continuando anche i venerdì musicali all’Arena di Palazzo Bellini, sempre alle 21.30 ad ingresso gratuito, con il concerto di Ingadi Sound, band di recente formazione che presenta un repertorio costituito dai grandi classici del mondo della black music, da Bob Marley a Michael Jackson, passando per Amy Winehouse e John Legend.

Alla guida del progetto e alla voce Annalisa Ali Vassalli, insegnante di canto moderno e propedeutica musicale presso la Civica Scuola di Musica di Comacchio, accompagnata da Andrea Marke (basso), Emanüele Vassalli (tastiere), Antonio Casalino (batteria), Emanuele Zullo (chitarra), Luca Marcello (percussioni) e Annalisa Ali Vassalli (voce).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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