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Da: Coldiretti

COLDIRETTI: RINVIATE LE SCADENZE PER LA REVISIONE DELLE MACCHINE AGRICOLE.

Trattori e macchine operatrici saranno revisionate con nuove scadenze e con modalità da determinare per non gravare sulle imprese pur assicurando le condizione di sicurezza nell’uso.

Slittano le revisioni dei tratttori. Per le macchine agricole ed operatrici immatricolate entro il 31 dicembre 1983 la revisione è fissata entro il 30 giugno 2021, per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1983 al 31 dicembre 1995 la scadenza è entro il 30 giugno 2022, per quelli dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2018 revisione entro il 30 giugno 2023 e infine per le immatricolazioni dopo il 1° gennaio 2019 la revisione deve avvenire al quinto anno entro la fine del mese di prima immatricolazione.

E’ questo il nuovo calendario stabilito dal decreto del ministero delle Infrastrutture di concerto con il Mipaaft pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 giugno relativo alla revisione periodica delle macchine agricole ed operatrici secondo quanto fissato dal decreto legislativo 285 del 1992.

Il decreto ricorda che dal 2016 è scattata la revisione obbligatoria delle macchine agricole e operatrice, ma che essendo necessaria una particolare disciplina tecnica la cui normativa tecnica ha evidenziato difficoltà ed essendo scaduti i tempi sono state fissate nuove date per evitare che scattassero sanzioni per il mancato rispetto dei termini.

Un primo risultato dunque, commenta la Coldiretti, è stato raggiunto con il rinvio delle scadenze anche per evitare che venissero elevati verbali agli imprenditori agricoli in assenza del previsto decreto tecnico necessario per effettuare le revisioni.

La Coldiretti, da parte sua, garantisce l’ impegno nella messa a punto del decreto per rendere “possibile” la revisione di macchine agricole anche molto vecchie ma che sono ancora particolarmente utili alle imprese agricole associate.

Da: Coldiretti

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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