Skip to main content

Claudio Gattini presenta “Una vita non basta”

Articolo pubblicato il 5 Novembre 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Organizzatori

Giovedì 7 novembre ore 18, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino – Libreria Libraccio di Ferrara. Dialoga con l’autore Riccardo Vaccari.

Francesco, classe 1891, al tramonto della sua esistenza rammenta la sua vita, rievocando i ricordi durante la lettura degli appunti su un diario dalle pagine ingiallite scritto tra i primi del Novecento e il secondo dopoguerra. Attraverso il racconto intenso dello svolgersi della sua vita e di quella dei suoi cari, si rivivono le vicende storiche cui le loro esistenze si intrecciano. Sono gli anni difficili tra le due guerre mondiali, in cui si è costretti a scegliere da che parte stare. E così, una sorella di Francesco, Giovanna, ostetrica a Ferrara, coraggiosamente nasconde i dissidenti del regime mentre un’altra, Anna, sposa un funzionario del Partito fascista. Quando però vengono promulgate le leggi razziali del 1938, anche lei apre gli occhi e si pente delle scelte compiute, cercando di rimediare. La piaga della persecuzione razziale colpisce anche un amico di Francesco, Alfredo, con cui il protagonista ha condiviso le sofferenze del primo conflitto mondiale. Storie di vita segnatamente privata e intima che si fondono con uno dei periodi più travagliati della storia d’Italia, a testimonianza di quanto profondamente le condizioni politiche, economiche e sociali di un popolo incidano nella quotidianità degli individui.

Claudio Gattini vive e lavora a Ferrara. Per molti anni responsabile di impianti chimici e termici, esperto di normative in tema di sicurezza, attualmente svolge attività imprenditoriali nell’azienda di famiglia. Scrittore per passione, questo è il suo romanzo d’esordio.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani