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Da: Organizzatori

A Ferrara, dal 12 al 14 dicembre 2019, si svolgerà il VII Convegno Nazionale di Antropologia Applicata, organizzato dalla Società Italiana di Antropologia Applicata (SIAA), in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e l’Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia (ANPIA), con il patrocinio del Comune di Ferrara.
I coordinatori di quest’anno sono: Giuseppe Scandurra (Università di Ferrara), Luca Rimoldi (Università di Catania) e Sabrina Tosi Cambini (Università di Firenze).

L’edizione ferrarese del convegno SIAA – che viene realizzato ogni anno in una città diversa – ha per titolo “La città. Antropologia applicata ai territori” e si propone di indagare diverse tematiche connesse al vivere urbano e al “fare città”.

Mara Benadusi, Presidente SIAA in carica, sottolinea che: “L’obiettivo generale di questo convegno è dimostrare come teorie e chiavi di lettura legate all’antropologia possono essere spese in diverse professioni, quali quelle mediche, scolastiche, legate al mondo cooperativo.”. “Per noi è importante uscire dell’Accademia – aggiunge Giuseppe Scandurra – e utilizzare le nostre competenze in mondi lavorativi che per funzionare al meglio hanno bisogno di leggere i bisogni della cittadinanza; e per questo hanno bisogno di studi e ricerche antropologiche.”

Il Convegno si svolgerà in più di venti sedi del centro storico cittadino. Parteciperanno circa 200 relatori, italiani e non, presentando interventi articolati in oltre venti conferenze, sei workshop, quattro tavole rotonde, una rassegna di film e documentari, due mostre fotografiche, tredici presentazioni di libri e una serata di “conferenza teatrale” in collaborazione con Ferrara OFF. Oltre ai 150 soci SIAA si contano già più di 500 iscritti e iscritte.

Durante le mattine di giovedì e venerdì presso la Sala Estense in Piazza Municipale si terranno le Lectio Magistralis a cui prenderanno parte: Alessia de Biase, architetto-urbanista e antropologa (Université de Paris-La Villette), con un intervento sulle città da ereditare e immaginare; Ayse Caglar (University of Vienna), che parlerà di migrazione e trasformazione urbana (intervento in inglese) e Antonino Colajanni (Presidente onorario SIAA), il quale interverrà con una prospettiva storico-antropologica su indios e città dell’America Latina.

I pomeriggi saranno densi di conferenze, tavole rotonde e workshop che coinvolgeranno studiosi di diverse discipline, professionisti, operatori e attori del territorio, nel confronto su diversi temi: dai legami fra città, pianura e montagna, soffermandosi sul passato, la storia, l’arte e la memoria, fino alle migrazioni, all’educazione e alla scuola, passando per le questioni dello spazio fisico urbano e quelle della sanità e del sociale, con dei focus anche sull’invecchiamento della popolazione e sulle calamità naturali. Inoltre verrà presentata presso l’auditorium Santa Lucia in via Ariosto la “Rassegna di etnografia e cinema” – cineforum di documentari e cortometraggi – e un documentario di studio sul rapporto fra bambini e città nelle metropoli messicane.

Durante la serata di giovedì 12 dicembre, a partire dalle 19.00, si terranno le presentazioni di tredici volumi in diversi spazi della città (librerie, locali e altro) che permetteranno, in dialogo con gli autori, di continuare ad approfondire le tematiche del convegno. Sempre nella stessa serata, alle 21.00 presso il Teatro Off, si svolgerà una conferenza-performance di Wu Ming 1 dal titolo “Blues per le terre nuove”, durante la quale si parlerà del Delta del Po, legando storia e attualità: la perenne lotta tra terra e acqua, da Alfonso II d’Este al riscaldamento globale.

Il Convegno è organizzato da SIAA, ANPIA, Laboratorio Studi Urbani (LSU) e Università di Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara, il contributo di Banca Etica, Fondazione Estense, ANOLF Ferrara, CIDAS, Cooperativa Sociale Matteo25 e inoltre con la collaborazione dell’Istituto di Cultura “Giorgio Cini”, Studio grafico Area 55, Centro Donna Giustizia Ferrara, Ferrara OFF Teatro e Arci Bolognesi.

Informazioni: ufficiostampa.convegnosiaa.fe@gmail.com
Link utili:Pagina Facebook Laboratorio di Studi Urbani di Ferrara; http://www.antropologiaapplicata.com/vii-convegno-siaa-2019/

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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