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Da Organizzatori

Il 29 agosto 2019 l’ex cantante dei Modena City Ramblers si esibisce con la sua band per una tappa del suo Indiani e Cowboy Tour. Il 1° settembre gran finale con i Vulcanica.

Passare dal palco alla strada per i musicisti è un atto di coraggio. C’è un’interazione diretta con il pubblico, si annullano le distanze, cade ogni filtro. Come fece Lucio Dalla nel 1989, che sorprese il pubblico della seconda edizione del Ferrara Buskers Festival® suonando in Piazzetta San Michele, alla 32° edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada gli spettatori incontreranno personaggi noti, che hanno colto la sfida di esibirsi come buskers, a cappello.
Giovedì 29 agosto, Cisco Bellotti, ex cantante dei Modena City Ramblers suonerà dalle 21.30 con la sua band in versione musicista di strada e in acustico in Piazza Castello, vicino la Chiesetta San Giuliano. Una tappa insolita del suo “Indiani e Cowboy tour”, nella quale non si escludono sorprese. Con Cisco sulla strada ci saranno Simone Copellini alla tromba, Max Frignani alla chitarra, Bruno Bonarrigo al basso, Kaba Cavazzuti alla batteria.
Sono sulla piazza dal ’94 e sono considerati come i musicisti del primo gruppo italiano di percussionisti su Bidoni Industriali di livello internazionale, al pari di notissimi gruppi esteri come Stomp e Tambours du bronx. Il gran finale del Ferrara Buskers Festival® vedrà in Piazza Castello dalle 21.00 del 1° settembre, i Vulcanica. Il gruppo creato da Mario Zimei ha già suonato in ogni luogo e situazione possibile: sulla neve e in riva al mare, su un peschereccio e in un castello, all’Institut du Monde Arabe di Parigi e sui docks di Genova, al Palapartenope a Napoli, al Palaolimpico di Torino, e in tanti altri posti del mondo. A Ferrara porta un estratto dallo spettacolo “No Drums”, dall’impatto sonoro violento e coinvolgente, uno spettacolo dinamico diretto e dalla forza dirompente, in cui ogni percussionista riesce a liberare il suo talento creativo.
Prima dello show dei Vulcanica, che da Piazza Castello si muoveranno sul listone di Piazza Trento e Trieste, si esibiranno a partire dalle 20.00 diverse bande itineranti.

Per scaricare immagini in alta risoluzione:
http://ellastudio.it/comunicato-stampa/cisco-suona-in-strada-al-ferrara-buskers-festival/
Password: ellastudio

Per scaricare le immagini 2019: http://bit.ly/FerraraBuskers2019

Link Dropbox Ferrara Buskers Festival: http://bit.ly/FotoFBF

Link con luoghi e orari, da cui scaricare le mappe: 
https://www.ferrarabuskers.com/it/luoghi-ed-orari-coming-soon/
 
Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival®
Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara
Tel. 0532249337
E-mail:  r.bottoni@ferrarabuskers.com
russo@ferrarabuskers.com
Sito web: www.ferrarabuskers.com
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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