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Cerimonia di consegna premi di studio Giorgio Ravalli e Matteo Giari

Da Consorzio di Bonifica di Ferrara

Sabato 18 novembre alle ore 11.00 ci sarà la cerimonia di consegna dei premi di studio Giorgio Ravalli e Matteo Giari, presso Ferrara Fiere in occasione di Futurpera, il primo salone internazionale dedicato alla valorizzazione della filiera pericola (sala al primo piano tra il pad.3 e pad.4), dove il Consorzio sarà presente anche con uno stand.
Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara, ha istituito per l’anno accademico 2016/2017, il premio di studio Giorgio Ravalli, dedicato a una delle figure più autorevoli del mondo della bonifica ferrarese, Direttore Generale e Presidente del 2° Circondario Polesine di San Giorgio fino al 1995 e il premio di studio Matteo Giari, per onorare la memoria di un grande tecnico della bonifica, Direttore Generale del Consorzio di bonifica I° Circondario Polesine di Ferrara fino al 2008.
Il premio di studio Giorgio Ravalli conferito ad una tesi di laurea magistrale discussa presso l’Università degli Studi di Ferrara, avente carattere storico, economico o giuridico, su argomenti riguardanti la bonifica idraulica, le tecniche agricole, il territorio (in particolare Ferrarese) e le tecniche di gestione e sfruttamento della risorsa idrica è stato vinto da Alberto Grando con la tesi dal titolo “Litoranea”.
Il premio di studio Matteo Giari conferito ad una tesi di laurea magistrale discussa presso l’Università degli Studi di Ferrara, avente carattere tecnico e/o scientifico, su argomenti riguardanti la bonifica idraulica, le tecniche agricole, la gestione del rischio idraulico e le tecniche di gestione e sfruttamento della risorsa idrica è stato vinto da Elisa Brunelli con la tesi dal titolo “Modellazione idrologica e idraulica e applicazioni progettuali del bacino Acque Basse in sinistra idraulica del Canale Collettore Burana”.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)