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Da Partito Democratico Emilia Romagna

Non appena il Parlamento approverà la Legge di Bilancio 2018, il fondo nazionale di ristoro per gli azzerati delle banche, compresi quindi gli ex azionisti Carife, sarà formalmente istituito.

Durante la discussione in Assemblea Legislativa del bilancio regionale, i consiglieri Paolo Calvano, Marcella Zappaterra e Alan Fabbri hanno presentato una risoluzione bipartisan con cui impegnano la Regione a istituire a sua volta un fondo a sostegno delle spese di istruttoria affinché gli ex azionisti Carife possano adire al fondo nazionale per ottenere i rimborsi.

Questo intervento fa il paio con quello già attuato a favore degli ex obbligazionisti che lo scorso anno ha determinato un sostegno di 400.000 euro, erogato ai risparmiatori attraverso le principali associazioni dei consumatori. Per gli ex azionisti l’impegno di spesa e le modalità di erogazione saranno analoghe.

«L’istituzione del fondo nazionale di ristoro è una scelta che abbiamo sollecitato e concretizzato portandolo a 100 milioni, ovvero il doppio rispetto alla dotazione inizialmente prevista. Ora, alla luce di questa opportunità, la Regione ha formalizzato l’impegno, già anticipato nei mesi scorsi dal Presidente Bonaccini alle associazioni dei consumatori, ad attivarsi a sua volta per stare vicino agli ex risparmiatori Carife e dare loro sostegno nel percorso che auspichiamo possa portare tanti piccoli risparmiatori a recuperare una parte consistente dei loro risparmi» commentano i consiglieri Pd Calvano e Zappaterra.

«La maggioranza ha accolto la nostra richiesta di istituzione del fondo – ricorda il capogruppo regionale Ln, Alan Fabbri – che sostenga le spese di istruttoria degli azionisti di Carife, come era avvenuto lo scorso anno per gli obbligazionisti. In quanto abbiamo sempre ritenuto una battaglia di civiltà, quella di considerare tutti i risparmiatori danneggiati dalla vicenda del “salvataggio” della banca sullo stesso piano. Lo spirito bipartisan dimostrato, anche in questa occasione, è la testimonianza di come (sui grandi temi) un clima di reciproco ascolto e collaborazione sia utile e costruttivo».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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