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Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

«Se ci fosse da ridere si potrebbe dire “Mamma…li turchi”, ma purtroppo non c’è niente da ridere. Il Governo ha disatteso le promesse di nazionalizzare la Breda, la quale diventa di proprietà estera con una partecipazione parapubblica priva di una reale capacità di pesare e incidere nella nuova governance. In sostanza siamo di fronte all’ennesimo grande bluff». Commenta così il segretario e consigliere regionale PD Paolo Calvano la ricapitalizzazione della Industria Italiana Autobus, gruppo in crisi di cui fa parte l’ex Bredamenarinibus di Bologna.

«Gli slogan “prima gli italiani” e “nazionalizzaziamo la Breda” hanno portato a far sventolare da oggi su quello stabilimento la bandiera della nazione turca. Si deve agire, come ha fatto la nostra Regione per quanto di propria competenza, pensando prima di tutto ai lavoratori. Hanno fatto presidi, scioperi, mobilitazioni e si sono fidati delle promesse che sono state fatte loro. Oggi invece sono stati traditi dal Governo e si trovano di fronte a soluzioni confezionate in segrete stanze, senza condivisione e soprattutto lasciando incognite grandi come una casa sul loro futuro».

Commenti duri quelli del segretario regionale Calvano a cui si aggiungono le parole del capogruppo PD in Regione Stefano Caliandro.

«Il ministro Di Maio dice che sta dedicando giorno e notte per trovare una soluzione definitiva per rilanciare l’azienda, per dare garanzie. Eppure, cosa fa? Cerca soluzioni tampone all’estero che cancellano la storia di un’azienda che ha scandito l’evoluzione tecnologica dell’autobus italiano ed europeo dal 1919 a oggi. Di Maio e company hanno iniziato il mandato, riempiendo le pagine dei giornali e i social, con gli incontri con i lavoratori più deboli, i rider, ora non trovano nemmeno un minuto per parlare ai dipendenti di un’azienda storica del nostro territorio. Eppure, ad Industria Italiana Autobus in campagna elettorale aveva assicurato garanzie. Ora invece sotto gli occhi increduli di centinaia di lavoratori promette favole. Dalla Regione Emilia-Romagna continueremo a pretendere risposte per le famiglie coinvolte in questa crisi aziendale e soprattutto alziamo la voce contro un Governo di false promesse a cui chiediamo serietà».

A conferma dell’impegno nei confronti dell’ex Bredamenarini Calvano e Caliandro annunciano: «depositeremo un’interrogazione in Regione proprio per sostenere i lavoratori nella loro battaglia e proseguire il pressing al Governo per garantire un futuro concreto a questa azienda e a questo territorio e non favole e prese in giro».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it