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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini e Simone Saletti: “Confermeremo anche per il prossimo anno il funzionamento di un servizio che ha sostenuto l’impresa, il commercio con il bando Vetrine, e coloro che hanno aderito al bando per la rigenerazione dei centri urbani”.

Quando un servizio funziona è lecito operare per il suo mantenimento. Soprattutto se quel servizio è uno sportello di consulenza e orientamento che permette alle imprese del territorio di accedere a contributi comunali e di livello superiore, allo scopo di rilanciare il tessuto economico. E’ con questo spirito che la Giunta ha riconfermato la funzione e i principi dello “Sportello per l’attrattività e competitività del territorio”, ovvero quello che per semplificazione è stato chiamato in passato “Sportello Sipro”, per effetto della convenzione che ne ha regolato le funzioni fino ad oggi. «Il fatto di avere per un giorno intero alla settimana un ufficio dedicato – dicono il sindaco Fabio Bergamini e il vicesindaco con delega alle attività produttive, Simone Saletti – ha permesso a tante aziende di vedere semplificato il loro percorso, soprattutto nella richiesta di contributi. In questi giorni, il discorso vale per i fondi riferiti alla stabilizzazione del lavoro precario e per l’intercettazione dei contributi per il terzo “Bando Vetrine”, mentre nei mesi scorsi diverse realtà si sono rivolte allo Sportello Imprese per accedere ai fondi regionali per la “rigenerazione dei centri urbani” colpiti da sisma. Il lavoro che è stato fatto da questo “sportello” – continuano Bergamini e Saletti – è stato ottimo, anche grazie alla grande professionalità di Anna Fregnan, che ne ha curato i contenuti». Una specifica delibera approvata dal Comune prevede il mantenimento del servizio anche per tutto il prossimo anno, allo scopo di agevolare la candidatura di progetti, bandi e finanziamenti esterni per il supporto alle imprese del territorio. Le funzioni dell’ufficio, per il quale potrebbe essere mantenuta la giornata del giovedì (dalle ore 9 alle ore 16,30) rimangono quelle dell’individuazione degli strumenti finanziari finalizzati alla realizzazione delle varie iniziative dell’amministrazione; funzioni di “attrattività e pacchetto localizzativo”; e programmazione economica. I risultati dell’ufficio sono evidenti anche nei numeri, per quel che attiene il 2019: «Le domande per il “Bando Vetrine” – conclude il vicesindaco Saletti – sono state ben più delle 30 inizialmente finanziabili, anche grazie all’informazione che l’ufficio preposto ha saputo veicolare ai commercianti, ed alla fine abbiamo finanziato anche le domande ammissibili arrivate dopo, in un ordine cronologico. Mentre per il bando sulla rivitalizzazione dei centri urbani, alla riapertura della finestra temporale utile, in poche ore sono andati esauriti i posti disponibili. Tutto questo è stato anche merito dello “Sportello Attrattività e competitività” che – in funzione dei nuovi bandi per commercio e stabilizzazione del lavoro – riteniamo essere strategico».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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