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Da: Organizzatori

Il bilancio di previsione triennale 2020-2022 ha passato l’esame dell’aula, nel consiglio comunale di giovedì sera. Un bilancio che l’assessore Emanuele Cestari ha presentato come all’insegna della riduzione dell’indebitamento, ridotto di 7 milioni dal 2011 al 2019, ma anche con uno slancio verso la ricostruzione post-sisma: con 700mila euro per il restauro del municipio, 517mila euro per il nuovo stralcio della Rocca Possente, 2 milioni e 260mila euro per la ricostruzione di Ponte Rana, senza dimenticare la manutenzione dei plessi scolastici e culturali: 75mila euro per scuole per l’infanzia e le primarie, 110mila euro per il museo civico di Stellata, 80mila euro per il rinnovamento degli spogliatoi del centro sportivo Bihac, 150mila euro per la bocciofila. Inoltre, ci saranno 120mila euro per i cimiteri, finanziamenti per i ponti dell’Argine Diversivo e Santa Bianca (circa 900mila euro per il ponte Bailey, finanziato in gran parte con fondi statali). «Puntiamo anche sul commercio – ha detto l’assessore al bilancio, Emanuele Cestari – con il bando “vetrine”, il lavoro, l’agricoltura e l’inserimento occupativo degli over 40. Il tutto, a fronte di un governo che cancella la “cedolare secca” sugli affitti dei negozi e cancella il regime dei minimi». Secca la critica di Tommaso Corradi (Pd): «Esiste una situazione di gestione ordinaria dell’amministrazione comunale, al tempo stesso emergono criticità dal punto di vista economico e sociale. La più importante della quale è il lavoro. Vedremo in seguito se il nuovo insediamento produttivo che è arrivato nell’area ex zuccherificio avrà un impatto importante, anche sul patrimonio locale. Credo che un rilancio cui possiamo ambire nel medio periodo – puntualizza Tommaso Corradi – è quello di investire sul patrimonio, per consentire ai cittadini di risiedere nel territorio. Elementi che non trovano adeguato spazio nel Dup che abbiamo approvato in fase di bilancio di previsione. Occorre, insieme agli enti di livello superiore (Stato centrale e Regione), mettere in campo un piano di spesa che vada oltre le possibilità del Comune». Si passa quindi ai voti sui singoli provvedimenti: i sei emendamenti del Pd (sulla ciclabile e il baby-parco di Borgo Scala, Spazio 29, le misure sul patrimonio e la manutenzione viaria) vengono respinti dall’aula e la manovra economica passa con i voti della maggioranza.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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